“C’è un cielo che vola in cielo, Celeste”, Guido Celli
(Musicaos, Poesia, 43)

Si tratta di un poema in prima persona, dove si racconta del cielo, della terra, e di Celeste, che è tramite per raggiungere /conoscere il corpo, “male di nervi”. È un cielo materiale, medievale e contemporaneo, quello di Guido Celli. Diafano a volte, ma non metafisico. Il “cielo” narrato è il campo della scrittura, realizzazione dello scenario terrestre. È un poema d’amore, in cui i colori e i momenti del mondo, a Celeste, addensano i molteplici riferimenti a elementi del paesaggio, del territorio, delle specie animali, dei pesci abitanti le acque. Un cielo nel cielo, speculare del cielo, in cui assistere al ciclo delle stagioni. L’Io narrante, il cielo, Celeste, il Sole, la Luna, il Mondo; c’è l’idea completa di un macrocosmo poetico, dove il poema percorre un’altra dimensione, quella del poema naturale. Laboratorio verbale di una scrittura accurata, assecondata dalla formula “C’è un cielo”, che richiama l’essere al proprio esistere, un pretesto narrativo che prelude alla prosecuzione del tutto, imprimendo movimento al dialogo, alla descrizione, con un crescendo che culmina nella proposta di una metamorfosi, Celeste. (Luciano Pagano)
Guido Celli, poeta e performer, nasce a Roma nel 1979. Ha collaborato con diversi artisti fra cui Flavio Giurato, Joe Lally, Arash Irandoust e Daniele Aristarco. Dopo aver lavorato come facchino, magazziniere, manovale, pulitore, essere stato pugile e giocatore di baseball, gira l’Italia mettendo in corpo e in voce i suoi poemi, le sue performance per voce sola. Con «Caterpillar« porta in scena la pièce «Era solo un ragazzo« (Per una pedagogia dei padri in poema) e lo spettacolo «Sem Plumas – Poesia carnale«. È la voce del gruppo spoken word «Cor:unedo», il responsabile della sezione poetica della rivista “L’Almanacco de La Terra Trema” e il fondatore della casa editrice «Sem Plumas». Fra le sue pubblicazioni: «Era solo un ragazzo» (Sensibili alle foglie, 2019), «Le spalle d’oro» (’round midnight, 2020), «Madre Materno» (Sensibili alle foglie, 2020), «M’ha detto Rachele» (Sem Plumas, 2020), «Specchio Sorella» (Sensibili alle foglie, 2021), «Camera d’Oriente» (Tic, 2021), «Pietra Madre» (Ferula Ferita/Verso Sud, 2021).
“C’è un cielo che vola in cielo, Celeste”, Guido Celli
(Musicaos, Poesia, 43)
illustrazione di copertina di Fabrizio Di Baldo
formato 12,7×20,3cm, pagine 72, prezzo €13,00, isbn 979-12-80202-888