“Sulle rive del Sar”, Rosalía de Castro
(Vela Latina, 5, traduzione e cura di Diego Símini)
“Non importa che i sogni sian bugiardi,
dato che infine è vero
che è venturoso chi sognando muore,
infelice chi vive senza sogni„

Rosalía de Castro (1837-1885) è tra i nomi più importanti della poesia spagnola del XIX secolo. È opera sua la rinascita della letteratura in galego, la lingua dell’estremo lembo nordoccidentale della penisola iberica, già in auge nel Medioevo, poi tralasciata a vantaggio del castigliano.
Con le fondamentali raccolte «Cantares gallegos» (1863) e «Follas novas» (1880), Rosalía de Castro dimostra la vitalità della lingua vernacola e la possibilità di adoperarla anche in ambiti non folkloristici. Per questo motivo la poetessa è celebrata come la grande innovatrice del galego come lingua di cultura.
Autrice anche di numerosi racconti e romanzi (il più celebrato dei quali è El caballero de las botas azules), scrisse anche poesie in spagnolo. Le prime raccolte poetiche, «La flor» (1857) e «A mi madre» (1863), sono scritte nella lingua nazionale, così come in spagnolo sono scritti i componimenti di Sulle rive del Sar, pubblicato l’anno prima di morire, costituendo il qualche modo il testamento intellettuale di Rosalía. Nelle poesie di questo libro, la poetessa, dotata di un ammirevole senso ritmico e di una profonda espressività, dà libero sfogo alle pulsioni emotive dovute anche a una vita piena di sofferenze. In questa raccolta sono presenti componimenti di diverse tonalità e anche di diverse fasi esistenziali dell’autrice.
Pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1884, con la presente edizione Sulle rive del Sar è disponibile per la prima volta in edizione integrale italiana.
SULLE RIVE DEL SAR | ROSALĺA DE CASTRO
VELA LATINA, 5 | Traduzione e cura di Diego Símini
pagine 218, formato 12,7×20,3 cm, testo a fronte, €15

Quest’Opera è stata pubblicata con il sussidio ricevuto dal MINISTERO DELLA CULTURA E DELLO SPORT DELLA SPAGNA.