Strane voci al castello, Gianmichele Cautillo, Narrativa 44


“Strane voci al castello”, Gianmichele Cautillo

(Musicaos, narrativa, 44)


Delle misteriose urla provengono di notte dall’interno del castello di Ascoli Satriano, che è in corso di restauro. Potito Scaldatelli e il suo amico Orlando, dopo aver assistito a un’intervista del Sindaco del luogo, che fa riferimento a eventi storici del quattordicesimo secolo, si insospettiscono e decidono di indagare. Potito da bambino ha abitato nel castello e ne conosce i recessi, Orlando non è intrepido come il suo amico, forse, ma è altrettanto determinato. In passato il castello ospitava anche un vero e proprio carcere, gli ospiti del quale dicevano di sentire spesso strani rumori notturni. Così gli avvenimenti di oggi si mescolano, nel racconto, a quelli del passato, coinvolgendo re Luigi d’Ungheria, Santa Caterina da Siena, Nicholas Flamel, scienziato e alchimista, percorrendo l’Europa, sino ad Ascoli Satriano, dove la vicenda troverà compimento, coinvolgendo forze naturali e sovrannaturali, tenendo il lettore col fiato sospeso e stimolandone la curiosità con le notizie storiche relative alle vicende del borgo e alle sue tradizioni, “allargando” il campo d’interesse alla Puglia.

Gianmichele Cautillo nasce nel 1983 nel rione Castello di Ascoli Satriano, lo stesso castello protagonista di questo romanzo. Nel secolo successivo si trasferisce a Roma, innamorandosi degli studi umanistici che lo hanno persuaso a pubblicare i suoi primi due libri: Gli esami di Eduardo, per i tipi de Il Calamaio editore, e Il verbo, con la casa editrice Centro Culturale Polivalente. Ma è nel Salento che raccoglie la pietra dell’eterno amore. Oggi Gianmichele è professore in una scuola secondaria della capitale. Strane voci al castello è il suo primo romanzo.

“Strane voci al castello”, Gianmichele Cautillo
Musicaos, Narrativa, 44
formato 12,7×20,3 cm, pagine 126, isbn 9791280202970 prezzo €15,00

Musicaos Editore