“Movimento in do diesis”, ada garofalo, Poesia, 30


“Movimento in do diesis”, Ada Garofalo
(Collana Poesia, 30)

“Ho così scoperto che la natura profonda di Ada vibra al do diesis. Questa nota esprime perfettamente la dolcezza, la malinconia e allo stesso tempo la determinazione e la volontà di portare l’Amore e il bene verso il mondo. La tonalità musicale di do diesis è un caleidoscopio di sfumature emozionali e spirituali, unite alla necessità di creare qualcosa che rimanga nel mondo a testimonianza: una raccolta di poesie è l’icona perfetta per realizzare ciò”. Con queste parole Bruno Oddenino, ideatore del metodo BioArmon, nella prefazione scritta per la nuova raccolta di poesie di Ada Garofalo, spiega il significato del rapporto tra note musicali e esistenza spirituale. “Ciò che troverà il lettore, in questi versi, è un viaggio nei recessi dell’anima, a volte oscuri, a volte limpidi, netti, veridici come solo la poesia sa essere. È un viaggio al cui inizio non si arriva preparati, se non in virtù del bagaglio di esperienze proprie, di vita e di lettura.” Così scrive Luciano Pagano nella postfazione al volume. Un lungo viaggio poetico nella consapevolezza, una lezione che a partire dal suono è capace di coinvolgere l’intimità lirica di tutto ciò che ci circonda.

Ada Garofalo nasce il 18 maggio 1955 a Racale, in provincia di Lecce, dove attualmente vive. Dopo gli studi classici frequenta la Facoltà di Farmacia a Napoli, percorso che nel ’78 interrompe, sposandosi e trasferendosi a Milano, e laureandosi poi in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste. È madre di tre figli. Dipendente dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecce, lavora da sempre nel campo della neuropsichiatria infantile. Nel privato, fin dai primi anni novanta, si occupa di teatro e si appassiona alla lingua salentina, ricoprendo attualmente, e ormai da tempo, il ruolo di Presidente dell’Associazione Teatrale “Sinonimi e Contrarie” (ex Teatr’Insieme di Racale). È interprete e coautrice, insieme ai suoi storici compagni di viaggio (Maristella Gaetani, Gerardo De Marco, Franco Manni e, fino al 1996, Francesco Causo e Giampaolo Viva) di eccellenti lavori teatrali in vernacolo (a volte inediti, a volte liberissimi riadattamenti di opere già note), lavori rappresentati, con grande successo di pubblico e di critica, nei migliori teatri salentini: ‘A lingua t’‘a gente (1993); A ci tantu… a ci nenzi (1995); Gelosia … cci malatia (1996); Cchiù niuru te cusì… nu’ putia vanire (1998); T’aggiu spusata, sì… ma sapia ca eri murire (2000); Pelo e contropelo… e permanente per signora (2003); Quannu ‘u tiaulu ‘mpizza ‘a cuta (2004); Salvatore e i suoi fratelli. Lecce, Charleroi, Parigi, Toronto e ritorno (2010). L’Associazione “Teatr’Insieme”, poi “Sinonimi e… contrarie”, dal 1996 fa parte e partecipa alle iniziative organizzate dal “Centro Studi R. Protopapa 135per la difesa e la promozione del Teatro e della Cultura popolare Salentina”. Nel 2004, come componente del Centro Studi, Ada Garofalo partecipa insieme a Maristella Gaetani, ai lavori teatrali allestiti e rappresentati dai detenuti nella Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce (“Pe’ nu piezzu te pane” e “Il figlio dell’Altissimo” di Giacomo Profilo); successivamente è tra gli interpreti, con alcuni detenuti, del lavoro “Secondo Qoèlet, dialogo tra gli uomini e Dio”, di Luciano Violante, per la regia di Giacomo Profilo, rappresentato nel Comune di Campi Salentina e al Teatro “Politeama Greco” di Lecce. Nel 2005 partecipa al lavoro teatrale “Quannu foi ca muriu lu Pietru Lau”, liberamente tratto dai “Canti te l’autra vita” di Giuseppe De Dominicis, rappresentato al Teatro “Politeama Greco” di Lecce. Nel 2014 pubblica, per i tipi di Grauseditore, “Gallinelle e nodi. Sabbia e poesia”, una raccolta di testi in versi e prosa, definita come “un viaggio che si snoda tra le pagine per esplorare la vita” (Valeria Naviglio), o come “un volo pindarico… un viaggio tra i pensieri… particolarmente intenso e profondo… uno stile letterario raro e prezioso” (Paola Bisconti), o ancora “La rivoluzione della semplicità… una raccolta di liriche che trasudano vita… anche quando dall’italiano si passa a quel sanguigno pugliese, ritmato al punto da ricordare i grandi maestri greci” (Sabatino Di Maio), o infine “Una preghiera laica, insonne, sommessa, moderna, di una donna del XXI secolo… un libro che si regge sulla parola… delicato, intimista… intrigante” (Francesco Greco). Nel 2018 pubblica la raccolta di poesie, Quannu te cunta ’u core (Musicaos Editore), scritta in dialetto salentino.

“Movimento in do diesis”, Ada Garofalo
(Collana Poesia, 30)

introduzione Bruno Oddenino
postfazione Luciano Pagano, formato 12,7×20,3 cm, pagine 148, 9791280202048, euro 13

Musicaos Editore