Sangue Femmina, Cristina Nori, Balbec 5


“Sangue Femmina”,  Cristina Nori
(Musicaos Editore, Collana Balbec, 5)​​

«Sangue Femmina» ospita i racconti narrati dalla voce palpitante del sangue delle donne, per secoli considerato una merce, simbolo da ostentare, esposto su un lenzuolo dopo la prima notte di nozze per dimostrare l’«acquisto» della sposa giusta.  È il sangue a cui si dà poco peso nelle sale parto, quello colpevolizzato quando si parla di aborto, quando una donna è spesso lasciata sola. È una voce che racconta la presa di coscienza di donne che hanno scoperto la propria forza tramite l’istruzione e l’indipendenza economica.  Le emozioni narrate in questi racconti incontrano la musica, da una canzone da tabarin accennata da una vecchia ballerina fra le bancarelle di un mercato in guerra, all’esplosione del metal anni novanta. Si muovono in una Torino che, con maestosa bellezza, osserva il passare degli anni e i passi delle donne lungo le strade ad angolo retto, dai viali alberati ai parchi in fiore, fino al dedalo di vicoli del centro storico, che di notte possono diventare più bui di un cielo senza luna. Vicende al femminile che si svolgono in un arco temporale dagli anni cinquanta a oggi, storie di resistenza, di piccole vittorie e grandi sconfitte.

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«Borsa nera» narra della resistenza di due sorelle durante la seconda guerra mondiale, quando gli uomini sono al fronte, i fascisti hanno spie ovunque e per sopravvivere bisogna arrangiarsi. Fra il rumore degli aerei e le corse negli scantinati, sopravvive la pietà per un’altra donna, una giovane madre col suo neonato.

In «Lettera e testamento» il sangue si fa rabbia. In un periodo denso di cambiamenti come il secondo dopoguerra, alle donne viene ancora negata la possibilità di autodeterminarsi, di scegliere gli studi, di gestire il denaro. I matrimoni vengono contrattati e il loro prezzo è la dote.

In «Scritto col gesso» il narratore scorre nelle vene della protagonista e l’accompagna nella sua discesa. Cercano di salvarsi, di aggrapparsi ad ogni scampolo di vita con tutte le forze, ma a volte il destino è maligno come una stupida scritta tracciata col gesso bianco sul marciapiede di una scuola. Il sangue ama la musica, la ascolta, la beve attraverso le vibrazioni del corpo che abita. I bambini percepiscono la musica sin dal ventre materno e, forse, iniziano ad amarla proprio da lì. 

«Nato con gli Stones» è il racconto di un momento meraviglioso e impagabile, la nascita, il cui ricordo però viene a volte offuscato da qualcosa che fino a pochi anni fa non aveva nome: la violenza ostetrica.

A quante domande va incontro una donna che sceglie di non formare una ‘famiglia tradizionale’ e di non essere madre? Il sangue riconosce quando le parole vengono usate come pietre e scagliate con tutto il loro peso contro persone di cui non si comprendono o condividono le scelte. «Sangue freddo» è il racconto più introspettivo, perché ancora oggi si deve spiegare la normalità dell’essere donne e non scegliere la maternità.

«Rosso e nero» narra del razzismo esplicito e violento e di quello insito fra comportamenti che nemmeno identifichiamo. Una donna nera italiana, con un nome particolare ma nata a Torino, cosa ha di diverso dalle sue coetanee? Nulla, eppure il dubbio di essere trattata diversamente in via di una qualche diversità è sottile, si insinua fra le parole, mina il ricordo delle gentilezze.

L’ultimo racconto dà il titolo alla raccolta, perché pone una questione scottante che viene dibattuta sulla pelle delle donne. Chi può arrogarsi il diritto di decidere quando una donna debba essere madre e quando non debba esserlo? Chi può ritenersi al di sopra della legge del nostro Stato, che tutela il diritto alla maternità e all’aborto come scelte libere, consapevoli e assunte con la massima serietà dalle donne? «Sangue Femmina» è il racconto di una battaglia che madri e figlie combattono da più di 50 anni nel nostro Paese con etica e consapevolezza.

Cristina Nori è nata nel 1975 a Torino, città in cui vive e lavora.  È autrice di racconti, podcast e recensioni, è appassionata di anime e manga giapponesi anni ottanta e ama il metal. Ha pubblicato la raccolta di racconti «Diario di una molecola psicoattiva» (2018, edizioni Suigeneris), è stata co-curatrice dell’antologia «Note d’inchiostro II» (2022, Le Mezzelane editrice), ha partecipato all’antologia «Live! Racconti di vita e concerti» (2023, Arcana editore). Collabora con il portale «ReadAndPlay.it»  per il quale scrive recensioni, realizza podcast e audioracconti.

“Sangue Femmina”, Cristina Nori
(Musicaos Editore, Collana Balbec, 5)​​
formato 12.7×20.3 cm, prezzo euro 18,00, isbn 979-12-81823-23-5, pagine 304

Musicaos Editore