Novità ebook: “L’importanza del fattore C” il romanzo d’esordio di Maria Nadia Stefano


MariaNadiaStefano-L-importanza-del-fattore-C-Musicaos-Editore-CMaria Nadia Stefano
“L’importanza del fattore C”
(Musicaos Editore)

“L’importanza del fattore C” è la storia tragicomica di Anna, una giovane donna alle prese con i problemi dei nostri giorni, tra cui la precarietà e le attenzioni moleste da parte di uomini senza scrupoli che si fanno scudo della loro posizione di potere per chiedere favori sessuali in cambio di un posto di lavoro, la quale, grazie alla sua caparbietà e all’appoggio di un gruppo di amiche squinternate che le stanno vicino nei momenti più bui, riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi e a realizzare le sue aspirazioni.

Anna, novella Bridget Jones di estrazione proletaria che coltiva il sogno – che parrebbe quasi irrealizzabile – di un lavoro dignitoso, di una casa e di una famiglia ha una sorella, Alice, bella e ‘un po’ stronza’, che fa la modella e il cui destino è legato a doppio filo a un fidanzato ricco e alla di lui famiglia. Due vite che fin dall’inizio procedono sui binari paralleli condizionate inesorabilmente dal fattore C che Alice possiede e Anna no.

Ed ecco il punto: il fantomatico fattore C, da cui, secondo nonna Gina, dipende la felicità di ciascuno di noi e che Anna scoprirà solo in ultimo che non ha proprio niente a che fare con le teorie strampalate della simpaticissima e vivacissima nonnina.
Dopo aver collezionato una serie di brutte avventure lavorative e di drammi personali e soprattutto innumerevoli storie fallimentari con uomini egoisti e inaffidabili che l’hanno fatta molto soffrire, Anna troverà la forza per mutare il suo destino e finalmente riuscirà a imbattersi nell’uomo della sua vita.

“Se cerchi una mano nel momento del bisogno, la trovi alla fine del tuo braccio”, dice Confucio. Una dura lezione che Anna dovrà, suo malgrado, imparare per sopravvivere in un mondo dove primeggiano i furbi, i raccomandati e i figli di… e quelle che l’amica Doriana chiama le ‘pantegane’, ovvero quelle disposte a ‘aprire le gambe’ per ottenere favori e una carriera lavorativa di tutto rispetto.

“L’importanza del fattore C” è un esempio spassoso di quanto anche in tempi di crisi – una crisi che in questo momento pare proprio non debba avere mai fine – essere positivi sia necessario per andare avanti e che non bisogna arenarsi ne arrendersi di fronte alle difficoltà per quanto queste ultime possano sembrare insormontabili. In modo scanzonato e facendoci allo stesso tempo riflettere, L’importanza del fattore C ci lascia infine con un messaggio importante: non dobbiamo mai rinunciare ai nostri sogni.

Maria Nadia Stefano Classe ’69, è giornalista e traduttrice. Nel 1992 ha vinto il premio giornalistico “Gino Tornese” – amore per il teatro. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui la rivista nazionale “La Protezione Civile Italiana”, edita da Edizioni Nazionali di Milano, di cui è stata corrispondente e direttore per la Puglia. Ha al suo attivo numerose collaborazioni come addetto stampa, la più recente con il centro di cultura “Raffaele Protopapa”. Dal 2006 collabora come traduttrice e valutatore di inediti con la casa editrice Besa di Nardò. Dal 2012 collabora come redattore presso la Iservice srl di Montecatini Terme.

Maria Nadia Stefano, prima di pubblicare il suo romanzo d’esordio “L’importanza del fattore C”, è stata premiata come finalista nella sezione racconti dei seguenti premi nazionali:

[2009] – XII° Premio Nazionale “Domenico Rea – ed. Ibiskos-Ulivieri – Empoli
[2010] – Menzione speciale – Premio Nazionale “Sembrava fosse amore…invece” – Enrico Folci Editore – Roma
[2010] – Premio Nazionale “Emozioni in bianco e nero – ed. Del Poggio – Poggio Imperiale (Fg)
[2010] – 7° classificata – Premio Nazionale “Superbia non avrei mai immaginato che..” – Enrico Folci Editore – Roma
[2011] – Premio Nazionale “Scrittura e Immagine” – ed. Amande – Casier (Tv)

Informazioni e contatti

“L’importanza del fattore C” è disponibile in formato elettronico su tutti gli store digitali.

https://www.bookrepublic.it/book/9788899315283-limportanza-del-fattore-c/

https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/l-importanza-del-fattore-c

http://www.amazon.it/Limportanza-fattore-Maria-Nadia-Stefano-ebook/dp/B015GMZ8R6/ref=sr_1_18?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1442554022&sr=1-18&keywords=musicaos

Musicaos Editore
http://www.musicaos.org

info@musicaos.it
www.musicaos.org/catalogo
www.musicaos.org/distribuzione

Anteprima: 19 Settembre 2015 – Bergamo – Giuseppe Goisis presenta “Le cento care. Variazioni nel tema” presso l’ex Monastero del Carmine


Giuseppe-Goisis-Le-cento-care-Variazioni-nel-tema-Musicaos-EditoreCompagnia Brincadera

Bergamo
ex Monastero del Carmine
(Via Colleoni – Corsarola 19, città alta)

19 Settembre 2015 – Ore 20.30

Giuseppe Goisis
presenta
“Le cento care. Variazioni nel tema”
(Musicaos Editore)

Sabato 19 Settembre 2015, alle ore 20.30, presso il Monastero del Carmine a Bergamo, si terrà la prima presentazione nazionale del nuovo libro di Giuseppe Goisis, intitolato “Le cento care. Variazioni nel tema”, edito da Musicaos Editore.

Le cento care. Variazioni nel tema” è la nuova prova narrativa di Giuseppe Goisis, attore, regista e scrittore. Una raccolta di sei racconti; sei universi nei quali Giuseppe Goisis scandaglia lo spazio profondo dell’essere umano, con la fluidità di un linguaggio “vero”, capace di entrare nelle pieghe più recondite della realtà, in particolare svelando, in ogni racconto, il rapporto cruciale fra vita e morte. Scegliendo questa prospettiva, questo rapporto, quale sua propria lettura del reale. Giocando nelle variazioni di essa.

Storie intense, di trama coinvolgente e sentimenti vibranti.
Lo spiccato realismo si sposa con scene surreali, sconfinando, alle volte, nel grottesco; la tragedia si mescola alla commedia; sono situazioni dalle tinte forti, quelle raccontate, di tensione viva, in cui il lettore rimane coinvolto senza soluzione di continuità, sospeso, nello spazio di una pagina, a interrogarsi su cosa accadrà immediatamente dopo.
Con poche pennellate decise, Giuseppe Goisis restituisce spaccati di vita, caratteri dei personaggi, luoghi e cose che acquistano vita propria; i più piccoli dettagli sono indispensabili, perché staccano dalla mera descrittività e acquisiscono valenza sostanziale.

I RACCONTI.

Un uomo di poco conto, probabilmente malato e certamente stanco, racconta la sua casuale esperienza al servizio di una compagnia teatrale, molti anni prima, e del rapporto con chi ne fu direttore, il “maestro”, rimpiangendo tutto ciò come l’occasione perduta per una vita diversa. (Uccelli di terre straniere)

Una donna insegna alle malate in terapia oncologica come truccarsi per fare che il proprio volto non mostri i segni della malattia, combattendo le proprie ritrosie, paure, e parlandone al gatto, a casa, la sera. (MAKEUP52)

Tobia, giocatore di slot-machine, e Giosuè, amico fraterno, affrontano la morte improvvisa del padre di quest’ultimo, investito da un pirata stradale, nel dubbio di Tobia sulle proprie responsabilità per l’accaduto. (Rosario)

Giugì, dopo la morte della moglie, è succube insieme alla famiglia dell’invadenza di Gertrude, “collaboratrice domestica”, che, in uno crescendo dai tratti kafkiani, costringerà la famiglia stessa ad abbandonare la villa e a ritirarsi, per sorvegliarla, in una tenda, sotto i salici del giardino. (Matrioška)

Marìa Inès Mejia vive in Colombia ed è la custode del Remanso, una discarica naturale, braccio del fiume Cauca, dove s’accumula di tutto, anche corpi morti, gente uccisa dai trafficanti, dalla guerrilla, dallo Stato. Un ruolo di estremo rischio e ordinaria crudezza, che Marìa assolve con devozione esemplare. (Remanso)

Gli Eroi dell’ultimo racconto, infine, non sanno di esserlo, né si conoscono tra loro. Non sono famosi e forse nemmeno brave persone. Sono 11 eroi, e lo sono per la forza quotidiana di resistenza. Come dice la quarta di copertina: per la loro capacità di “opporre, a ogni ingiustizia di Dio, o di chi per lui, una straordinaria dignità”. Il racconto ne è il ritratto. (Eroi)

Giuseppe-Goisis--__L’AUTORE. Giuseppe Goisis (1967) è nato a Bergamo. Dal 2001 è direttore artistico di Compagnia Brincadera, con la quale ha prodotto spettacoli di sala e per spazi aperti, reading musicali e performance teatrali. Ha pubblicato la raccolta di racconti “Un posto vale l’altro” (PeQuod, 2004 – finalista al premio Chiara), il romanzo “Senza replica” (Baldini Castoldi Dalai Editore, 2005), il romanzo “Il contrabbasso e la rosa” (Greco&Greco editore, 2011), il volume “Senza sparire – Verdello e la sua memoria” (Lubrina editore, 2013), oltre a racconti in antologie e riviste (La nuova prosa, Da un mondo all’altro, Maltese narrazioni, Dizionario affettivo della lingua italiana).
Varie le pubblicazioni per Teatro e Storia e Open Page.

“Le cento care. Variazioni nel tema” – Giuseppe Goisis, pp. 152, Musicaos Editore

Info: 338.8520819 – consigliata la prenotazione; ingresso libero fino a esaurimento dei posti
http://www.musicaos.it
info@musicaos.it