I nostri titoli: “Il pensiero metacreativo. Nuovi percorsi della mente”, di Gianluca Conte


“Il pensiero metacreativo.
Nuovi percorsi della mente (Itinerari metacreativi, 1)
di Gianluca Conte

Il-pensiero-metacreativo-Gianluca-Conte-musicaos-editoreUn affascinante percorso alla scoperta di un modo differente di intendere la creatività rispetto alla concezione tradizionale del momento creativo.

Una nuova idea che nasce da un modello di pensiero laterale, il pensiero metacreativo, che si pone al di là dell’immaginazione creativa come tendenza alla realizzazione di contenuti inessenziali, per muovere alla ri-scoperta del pensiero intuitivo, dell’aspetto prelogico del nostro universo/multiverso, delle forme originarie ed elementali della creatività e dell’arte.

Un cammino che, stimolando il nostro lato interiore, ci porterà a conoscere una nuova dimensione creativa e a guardare noi stessi e il mondo da altre prospettive.

Quale potrebbe essere il punto d’inizio di un cammino verso la ri-scoperta del nostro lato intuitivo e metacreativo? A nostro avviso, uno dei primi passi da compiere in tale direzione dovrebbe essere quello di ri-trovare (e rinnovare) la nostra relazione con la fantasia. La fantasia può essere interpretata come un’espressione immaginativa che si trova in stretta relazione con il pensiero metacreativo, un pensiero che, attraverso una conoscenza immediata della realtà, è capace di creare nuove forme ideative.

  • L’importanza della dimensione ludica, al di là della tradizionale valenza catartico-liberatoria; pensiero e atto creativo, ri-creativo, metacreativo.
  • L’intuizione come forma di conoscenza diretta della realtà e della propria interiorità (dall’antichità alle più recenti teorie e pratiche filosofiche, spirituali, creative). Un primo approccio al pensiero metacreativo come modello di pensiero laterale che va oltre la tradizionale concezione del momento creativo.
  • La riscoperta di tre aspetti imprescindibili della dimensione umana, spesso in contrasto con l’aspetto logico-razionale dell’individuo a causa delle idee preconcette “dettate” dalla cultura dominante.
  • Un approfondimento dell’intuizione come forma di conoscenza immediata del mondo e del proprio Sé, anche attraverso una riscoperta della dimensione fantastico-immaginativa.
  • La rilevanza di un ritorno all’idea primordiale di pensiero creativo, (propria dell’infanzia), attraverso una ricerca che sappia porre in relazione le varie forme di conoscenza con l’intuizione, l’immaginazione, la creatività. Simboli e rappresentazioni della metacreatività.
  • La storia personale dell’individuo come possibilità di arricchimento emotivo, creativo, conoscitivo. Le figure del pensiero metacreativo e la “sincronicità simbolica”.
  • L’arte e la creatività come momenti essenziali dell’interiorità e del benessere individuale e collettivo. Un percorso attraverso nuove forme artistiche e creative (intuizione, metacreatività, metazione) e correnti artistiche del passato che si erano avvicinate al momento metacreativo.
  • L’invito a intraprendere un cammino verso un modello di pensiero metacreativo, intuitivo, laterale, e verso pratiche rivolte alla riscoperta della nostra interiorità, del nostro spazio e del nostro tempo creativo.

GIANLUCA CONTE è nato a Galugnano, nel Salento, nel 1972. Laureato in filosofia, è poeta, scrittore, saggista, operatore culturale. È ideatore e curatore del progetto “Itinerari metacreativi”, di cui Il pensiero metacreativo è la prima pubblicazione. Cura un blog, Linea Carsica. È tra i collaboratori del blog Cammini Filosofici. Ha fondato, insieme a Michela Maria Zanon e Tiziana Pezzuto, l’associazione artistico-culturale “Eterarte”, con cui svolge una continua attività di ricerca sul territorio, interagendo con realtà nazionali e internazionali. Con la Zanon e con la musicista Cristina Cagnazzo ha dato vita al gruppo di lavoro “Apotema”, col quale porta avanti progetti culturali di ampio respiro, tra cui una Lectura Dantis performativa di cui è la voce. Da alcuni anni lavora a Madri a Est e Il segno di Caino, studi sulla situazione postbellica in Croazia e in diverse aree balcaniche, nati dai soggiorni e dagli incontri dell’autore in quelle terre; dal materiale di queste esperienze “in progress” sono tratti degli scritti inediti, alcuni dei quali diventati letture sceniche. L’autore, inoltre, collabora con diverse figure artistiche, tra cui Giuseppe Zilli, Sefora Cinzia Zippo, Alessandra Sessa, Luciano Pagano, Astragali Teatro e organizza conferenze, seminari e laboratori su argomenti di filosofia, simbologia, psicologia del profondo, creatività, arte.

Il pensiero metacreativo. Nuovi percorsi della mente, Gianluca Conte
Musicaos Editore, Itinerari metacreativi 1, isbn 9788899315108, pagine 128, €13,00
ebook isbn 9788899315214

I nostri titoli: “Amata tela” di Giulia Madonna


GiuliaMadonna-Amatatela-musicaoseditore-fablet03Un segreto tenuto nascosto per lunghi anni, una scoperta sconvolgente, un uomo di successo e una donna in carriera, un artista squattrinato ma geniale, autore di un quadro misterioso. Immersa nelle atmosfere di una Trieste nebulosa e di una Venezia dal fascino liquido, si agita l’intrigante storia di Eugenio e Francesca, amanti sanguigni, dolci quanto irascibili.

Amata tela” è un romanzo in cui le vicende dei protagonisti si tingono di passioni travolgenti, in un vortice senza fine che si abbatterà inesorabilmente sulle loro vite. Amore, sesso e arte, si mescolano nei luoghi del sogno e del sentimento.

Amata tela” costruisce un’epica di esperienze umane, tra gioie e paure, attraverso un disegno sapientemente tracciato dalla penna di Giulia Madonna.

Amore, sesso, e arte si mescolano nei luoghi del sogno e del sentimento
24letture/Il Sole 24 Ore – Emanuela Bellotti

Una lettura che dovrebbe entrare in ogni biblioteca” Lorenza Morello – CinqueW News

Non c’è effetto speciale nella scrittura, nello scrivere fluido c’è solo la potenza semplice e inspiegabile dell’amore della passione, della sua incomunicabilità anche verso se stessi
Paolo Ignazio Marongiu
Sololibri.net

In uno stile piano, descrittivo ed elegante, l’autrice Giulia Madonna narra la storia di un ‘amore perfetto’
Ivana Tata

Nata a Pescara il 31 luglio del 1963, dopo la maturità scientifica, Giulia Madonna si è laureata in Architettura presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara. Ha collaborato con studi tecnici della sua città e presso Istituti Paritari è stata docente di corsi regionali di formazione professionale per “Arredatore d’Interni”. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “La stanza vuota” con cui ha vinto il premio della giuria, nel 2012, al “Cinque terre – Golfo dei poeti” (dove si è anche classificata al terzo posto con un racconto dal titolo “Ossessione”) e il premio della giuria “Val di Vara – Alessandra Marziale”. In seguito ha preso parte a diversi concorsi, riscuotendo un buon successo presso i lettori e aggiudicandosi, con un capitolo, il concorso di “Scrittura Collettiva” per la stesura di un romanzo collettivo, organizzato da 24letture, la pagina letteraria del Sole 24 Ore su Twitter. Nel 2014, con il romanzo “Amata tela”, si è classificata quarta al Premio Zingarelli; nel 2015 il romanzo ha vinto il Premio Speciale della Giuria FRANZ KAFKA ITALIA 2015, nel maggio 2016 il romanzo ha conquistato il 3° posto al Bookoria Fest 2016.

Amata tela, Giulia Madonna
Fablet 03 – formato 11,5 x 19 cm, pagine 180

Illustrazione di copertina:
“Senza Titolo”, 2005, acrilico su tela, di Fabio Colella,
fotografia Renato Colella

disponibile in formato cartaceo e ebook

Rassegna stampa

Emanuela Bellotti – Il Sole 24 Ore/24letture

Lorenza Morello – CinqueW News

Andrea Collalto – Container Radio

Alessandra Peluso – Affaritaliani.it

Dianora Tinti – Dianora Tinti, letteratura e.. dintorni

su La Fenice Book

Marina Guarnieri – Nuovi Orizzonti della Mente

su Kiukylandia

Paolo Ignazio Marongiu – SOLOLIBRI.NET

Irene Teyxeira – “Scrittura Mania”

Ivana Tata – “Poesia… Poesia”

su A Cute Queer Nerd World

Ferruccio Gianola – Otium

I nostri titoli: “I bassisti muoiono giovani”, di Francesco De Giorgi


Francesco-De-Giorgi-I-bassisti-muoiono-giovani-musicaos-editore-fablet02-coverI bassisti muoiono giovani” è la storia di un gruppo di ragazzi che decide di riunirsi, diversi anni dopo lo scioglimento della loro piccola band, per registrare – finalmente – i propri brani.

Il ritorno sui propri passi è guidato da Giorgio Mestrelli, uno dei critici musicali più influenti della rete, bassista del gruppo. Nonostante il destino abbia scelto strade differenti per i cinque, i “Plettrofolle” ritroveranno immutate, suonando insieme, le sensazioni di un tempo. Dovranno però fare i conti con un diverso contesto sociale che li metterà nuovamente alla prova.

Cinque ragazzi che formavano una band, una band che rappresentava un sogno, un sogno che avrebbe cambiato le loro vite. Se solo ne avessero avuto il tempo. Un affresco crudo e ironico.

Un racconto che è strutturato come un disco, centrato sulle passioni, sulla realizzazione personale e la contemporaneità. Un viaggio al ritmo di musica per scoprire l’importanza dei propri desideri.

Francesco De Giorgi è nato a Casarano (Le) nel 1984. Nel 2007 si è laureato in Scienze della comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena. Ha pubblicato i romanzi “Tu prepara il filtro” (Besa Editrice, 2011), “Una buona stella” (Lupo Editore, 2013).

Francesco-De-Giorgi-BassoI bassisti muoiono giovani, Francesco De Giorgi
Fablet 02 – formato 11,5 x 19 cm, pagine 244

Illustrazione di copertina:
Giovanni Matteo, ADDASTUDIO.IT

Disponibile in formato cartaceo
ISBN 9788899315054 e in
formato ebook ISBN 9788899315030

 

Rassegna stampa

18 Maggio 2015 – SulPalco.it – Sara Di Carlo

1 Giugno 2015 – QuiSalento – Laura Mangialardo

10 Giugno 2015 – Nuovo Quotidiano di Puglia – Elisabetta Liguori

I nostri titoli: “Il secondo giorno. Kiss for my angel” di Elisabetta Liguori


Elisabetta Liguori – “Il secondo giorno. Kiss for my angel

Elisabetta-Liguori-Il-secondo-giorno-Kiss-for-my-angel-musicaos-editoreLa giovane Gabriele vive a Roma, insieme ai suoi genitori, i coniugi Morris; Richard, originario dell’Oregon, poi trasferitosi a Manhattan e la moglie Elisabetta, “Liz”. Sta per cominciare un nuovo anno scolastico e la ragazza, insieme alla sua migliore amica, Audrey, torna sui banchi della prestigiosa American Overseas School of Rome.

Sembrerebbe una vita tranquilla, quella di Gabriele, e lo è fino al giorno in cui una sua parente, l’unica rimasta in America, “Zia Pupeet”, muore, lasciandole in eredità un segreto incredibile. Inizia così un percorso pericoloso, diviso tra la Roma dei Papi e gli intrighi nelle stanze segrete del Vaticano, la sfavillante isola di Manhattan, e il Salento, terra di origine della madre di Gabriele. È così che la protagonista, oltre a conoscere il proprio segreto, scoprirà la forza che si cela nel coraggio e nei sentimenti degli amici che la circondano.

Elisabetta Liguori – “Il secondo giorno. Kiss for my angel”, pagine 256, isbn 9788899315023, €18,00

Elisabetta-Liguori-photo-Rino-BianchoElisabetta Liguori è nata a Lecce nel 1968, dove vive e lavora, presso il tribunale per i minori. È laureata in giurisprudenza. Ha collaborato con la rivista “Nuovi Argomenti”, e per numerose altre riviste on line. Collabora con il “Nuovo Quotidiano di Puglia”, alla pagina della cultura, con una particolare attenzione per la letteratura al femminile. “Il credito dell’imbianchino”, è il suo romanzo d’esordio, finalista al Premio Berto 2005 e al Premio Carver 2005. Il secondo romanzo è del 2007, “Il correttore”, edito da peQuod di Ancona. Del gennaio 2010 è il terzo romanzo, scritto a 4 mani con Rossano Astremo, “Tutto questo silenzio” (Besa Editrice). “La felicità del testimone” è il titolo del suo romanzo uscito nel 2012 per Manni editori. Alcuni suoi racconti sono apparsi sulle riviste e in antologie tra le quali: “Mordi & fuggi” edito da Manni Editori, “Laboriosi Oroscopi” edito da Ediesse, “Il dizionario affettivo italiano” per Fandango editore, “È finita la controra” e “Sangu, racconti noir di Puglia” Manni editori 2011; “Nessuna più. Quaranta scrittori contro il femminicidio” (Elliot, 2013), nell’ambito della quale ha trovato spazio la sua attenzione e l’interesse per i personaggi femminili. Ha preso parte a progetti culturali internazionali, curando la stesura dei testi musicali e teatrali. Da aprile 2013 è in libreria una sua favola per bambini sul tema delle adozioni, dal titolo “Kora, una storia a colori” (Lupo Editore) con illustrazioni di Carlos Arrojo.

Photo Courtesy: Rino Biancho
Copertina: Adriana Adamo, ADDASTUDIO.IT

Rassegna stampa

11 Aprile 2015 – Veronica Clarizio – su LecceZON

16 Aprile 2015 – Anna Scarsella – SoloLibri.net

20 Aprile 2015 – Antonio Errico – Nuovo Quotidiano di Puglia

2 Maggio 2015 – Cosimo Argentina, Livio Romano, Antonio Errico, Musicaos.org

21 Giugno 2015 – Enzo Mansueto – Corriere del Mezzogiorno

3 Agosto 2015 – Francesco Caringella – La Gazzetta del Mezzogiorno

I nostri titoli: “Le vele incantate del cinema e lʼelogio della malinconia” di Vincenzo Camerino


“Le vele incantate del cinema e lʼelogio della malinconia” di Vincenzo Camerino

Vincenzo-Camerino-Leveleincantatedelcinemaelelogiodellamalinconia-musicaos-editore

Vincenzo Camerino nella prima parte di questo lavoro ci accompagna in un viaggio affascinante tra alcune delle figure di registi più importanti del secolo appena trascorso. Da Michalkov (Schiava d’amore – Oblomov) a Almodóvar, passando per Kusturica, Miklós Jancsó, Dassin, Tarkovskij, Godard, Renato Castellani, Michael Winterbottom, Pier Paolo Pasolini e altri. I saggi contenuti nella seconda parte affrontano, sempre a partire dalla suggestione della pellicola, alcune delle tematiche più urgenti legate alla società, alla cultura, alla politica. Dalle influenze del cinema sul Novecento al suo rapporto con la cultura e il senso della storia, fino alla funzione educatrice che la “settima arte” ha per una comunità, toccando il racconto di una terra, la Puglia e il Salento, attraverso i recenti lavori che l’hanno attraversata.

INDICE DEL VOLUME: Il cinema sovietico, la sorgente Michalkov, Schiava d’amore / La drammaturgia Oblomoviana e la Sopravvivenza dell’Umano / Quando il cinema “apre” l’Adriatico (e oltre) / Il cinema e la realtà nello sguardo amaro di Dassin / Breviario sul cinema di Pedro Almodóvar / Vivre sa vie. La pennellata semiologica / Lo sguardo filmico e militante di Gianfranco Mingozzi / Lo sguardo della Storia raccontato dalle mirabili regie di Miklós Jancsó / Renato Castellani, il cinema, Il Brigante / Jude di Michael Winterbottom / Così il cinema ha influenzato il Novecento / Il cinema delle origini tra cultura e senso della storia / Educare al linguaggio cinematografico è pensiero che si poetizza / A tutti coloro che ritengono che il cinema, oltre ad effondere profumi etici, possa accrescere democraticamente la coscienza di una Comunità. / Il cinema come periscopio ansiolitico e come progetto, e l’universale desiderio / Un dizionario per raccontare il cinema in Puglia, anche un lieto abbecedario in zona-socializzante / L’associazionismo cinematografico che, talvolta, volle farsi “guerrigliero” per debellare le sudditanze. / L’editoria cinematografica nel Salento, e dintorni / Sulle ali della Storia con il ritrovato e alquanto ammaccato Risorgimento.

Vincenzo Camerino, già docente di Storia e critica del cinema, nonché di Semiologia del cinema, presso l’Università del Salento, ha pubblicato diverse e svariate armonie cinematografiche. In precedenza: Nelle utopie del Sud e del cinema; I cristalli della regia; La subalternità della politica, l’orgoglio della cultura, le assonanze del cinema; Le sensualità cinematografiche e le sospensioni delle passioni. Il futuro?… Se l’incanto mentale si svolge secondo le stabilità tra il Vecchio e il Nuovo dei laboriosi sentimenti il possibile prosieguo: La bellezza e le piacevolezze oniriche, ovvero le divinità al femminile.

Vincenzo Camerino – Le vele incantate del cinema e lʼelogio della malinconia, pp. 228, isbn: 978-88-99315-009, €20,00

Articoli:

Claudia Presicce, su “Nuovo Quotidiano di Puglia”

Angela Leucci, su “La Gazzetta del Mezzogiorno”

I nostri titoli: “In bilico. Storie di animali terrestri” · Nuovi racconti italiani


“IN BILICO. STORIE DI ANIMALI TERRESTRI”
Nuovi racconti italiani

In bilico. Storie di animali terrestri” contiene dodici racconti inediti, scritti da Paolo Colavero, Gianluca Conte, Luigi De Gregorio, Marco Goi, Belisario Laveneziana, Angela Leucci, Valentina Luberto, Paolo Merenda, Antonio Montefusco, Annarita Pavone, Marina Piconese.

Questi nuovi racconti italiani, scritti da autori nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, descrivono la realtà del nostro paese, tra speranze, desideri, tra crisi del lavoro e volontà di cambiamento, in cerca di un nuovo possibile destino.

In-bilico-Storie-di-animali-terrestri-AAVV-Musicaos-Editore-Fablet01I RACCONTI

Cicchetto e l’Equilibrista Felice” è il racconto che apre la raccolta. Marina Piconese ci fa conoscere la realtà di una famiglia, quella di Felice e Paola, all’apparenza normalissima, ma in cui accadono episodi al limite del surreale. Cosa vuol dire vivere la contemporaneità, se non essere sempre in equilibrio su un filo sospeso a mezz’aria?

Sarah”, di Marco Goi, riporta alla mente la vicenda di una ragazzina del Sud, brutalmente assassinata nell’agosto di qualche anno fa; e costruisce la storia ponendo l’attenzione sul tritacarne mediatico che accompagnò il tragico evento; unʼesasperazione del famoso quarto d’ora di notorietà, che Goi racconta con ironia, nonostante la gravità della materia.

Cʼè qualcosa di peggiore dellʼattesa? Forse no, Angela Leucci, nel suo racconto “L’attesa”, ce ne dà conferma, soprattutto se l’attesa in questione è legata al corso della giustizia; perché, quando si ha a che fare con la dea bendata, tutto si può tingere di incertezza, fino a ritrovarsi nella più kafkiana delle situazioni.

Il cielo in un bicchiere” di Belisario Laveneziana è la storia di una separazione, cruda, terribile, tra una madre e un figlio. Un addio nato per caso, un giorno in cui il figlio precipitò in un abisso sconosciuto. Ma è anche la storia di una ricongiunzione, forse insperata, eppure possibile, perché il legame esistente tra una madre e un figlio rimane uno dei più forti, in ogni spazio e in ogni tempo.

Può uno scherzo trasformarsi in tragedia? Sì, alle volte può accadere. Ce lo dice, con un linguaggio schietto e tagliente, Valentina Luberto, che in “Un verde così acido da far diventar viola d’invidia anche Picasso” spinge al parossismo una burla: è proprio vero, il male può essere banale, e mortale, al di là delle intenzioni di chi lo fa.

Il precariato, come nuova dimensione dell’esistenza umana, è l’asse intorno al quale ruotano le vicende di “L’altro Sud” di Gianluca Conte. Tutto è precario: il lavoro, la politica, l’economia, i rapporti interpersonali, il senso civico; le uniche cose che sembrano restare sono la rassegnazione e l’adeguamento alla corrente; ma a ben guardare, non tutto è perso.

Nella magica, artistica e multietnica atmosfera della capitale francese, Antonio Montefusco tesse la trama del suo “Parigi sotto la pioggia di fuoco”, spruzzandola con dosi di humour e autoironia che, data la precarietà del mondo del lavoro, aiuta a non far perdere il coraggio a chi, come il protagonista, ha cercato fortuna lontano dal paese natale.

Con “Prede”, di Paolo Merenda, la raccolta si tinge di giallo. In questo racconto l’ispettore Sangiorgio, dovrà fare luce sulla scomparsa di due ragazzi. Una storia da scoprire, indizio dopo indizio, in cui tutti gli elementi sono tessere di un mosaico da comporre minuziosamente; una storia in cui si pone l’accento su problematiche riguardanti la società, come quelle legate all’uso improprio dei social network.

Come in un inarrestabile flusso di coscienza, “Rafting”, di Luigi De Gregorio, ci fa chiedere: qual è la vera normalità? E cosa significa essere normale? Che differenza c’è tra normalità e anormalità? Sono domande che, leggendo questa storia, catturano prepotentemente la nostra attenzione. E ancora: identità, apparenza ed essenza, magia e imprevedibilità della scrittura, dello scrivente, del raccontare. Un racconto da leggere tutto d’un fiato.

ʻUna vita da precarioʼ, potremmo provocare, piegando all’ironia un refrain di Luciano Ligabue. La precarietà è ciò che si fissa in mente come un ritornello leggendo “La terrazza di asfalto” di Annarita Pavone. L’eterna storia dell’emigrante, costretto in un modo o nell’altro a fare i bagagli e a cercare fortuna ad anni luce da casa propria. Quasi un destino che si ripete beffardo: se non hai lavoro non hai dignità, dunque non hai altra scelta se non quella di andare via.

La strada da dentro” di Paolo Colavero è un viaggio all’interno delle nostre paure di “bravi cittadini”, dove un bar diviene il centro nevralgico di una città tentacolare, dove la violenza e l’insicurezza sociale sono il pane quotidiano dei quartieri. Con brevi ma precise pennellate l’autore ci mette in mezzo a una vita colma di tensioni, di curiose nevrosi, ma anche di ordinaria routine, come dire: eccovi servita la realtà.

Con “Vertigine da tacco a spillo”, ancora Paolo Colavero, torna a quella sensazione di indefinita angoscia, che accompagna tutti i momenti di vite vissute in bilico, come recita il titolo di questa raccolta, ma anche sospese in qualche forma di animalità, dove tutto, comprese le nostre esistenze, appare surreale, indecifrabile, inattuale.

§

“In bilico. Storie di animali terrestri” contiene i racconti scritti da:

Paolo Colavero, Gianluca Conte, Luigi De Gregorio, Marco Goi, Belisario Laveneziana, Angela Leucci, Valentina Luberto, Paolo Merenda, Antonio Montefusco, Annarita Pavone, Marina Piconese

“IN BILICO. STORIE DI ANIMALI TERRESTRI”
Nuovi racconti italiani
Musicaos Editore, fablet 01, 130 pagine, ISBN – 978-88-99315-01-6

www.musicaos.it – info@musicaos.it – Musicaos Editore

Rassegna stampa

Mangialibri https://www.scribd.com/doc/273039005/30-Luglio-2015-Mangialibri-Raffaello-Ferrante-recensisce-In-bilico-Storie-di-animali-terrestri

PugliaLibre https://www.scribd.com/doc/272827519/27-Luglio-2015-PUGLIALIBRE-recensione-di-In-bilico-Storie-di-animali-terrestri

iLibri – Alessandra Allegretti https://www.scribd.com/doc/271547882/15-Luglio-2015-iLibri-Alessandra-Allegretti-recensisce-In-bilico-Storie-di-animali-terrestri

Glama.it https://www.scribd.com/doc/251163878/28-Dicembre-2014-GLAMA-IT-Angela-Leucci-scrive-su-In-bilico-Storie-di-animali-terrestri-raccolta-in-uscita-a-Gennaio-2015

Domenica 14 gennaio 2018 – Leverano (Le) – Patrizia Caffiero presenta “Incredibili vite nascoste nei libri” presso la Torre Federiciana


Con il patrocinio del Comune di Leverano

Domenica 14 gennaio 2018 – ore 18.30
Torre Federico II
(Leverano, Via Vittorio Veneto, 7)

“Incredibili vite nascoste nei libri” (Musicaos Editore) di Patrizia Caffiero

Dialogo con:
Luciano Pagano

Il 14 gennaio, a Leverano, alle ore 18.30, presso la Torre Federico II, in via Vittorio Veneto 7, si terrà una presentazione del nuovo libro di Patrizia Caffiero, “Incredibili vite nascoste nei libri”, che raccoglie i racconti scritti dall’autrice tra il 2012 e il 2017. L’evento ha il patrocinio del Comune di Leverano ed è realizzato in collaborazione con il “parco culturale Girolamo Marciano”. L’autrice, Patrizia Caffiero dialogherà con l’editore Luciano Pagano.

Cosa può accadere tra le mura di una casa, allʼinterno di quellʼequilibrio sottile costituito dalla famiglia, dalla convivenza di persone appartenenti a diverse generazioni, con desideri, emozioni e vite totalmente differenti? Storie di allontanamenti e ricongiungimenti, migrazioni, fughe, viaggi, vite costrette a fare i conti con una violenza cieca, dinanzi a cui si può solo resistere, uscendone stravolti, oppure scappare, in cerca di una redenzione. Rivoluzioni che attraversano il paese, nel nord e nel sud, e le famiglie, i costumi, le abitudini, i sogni: ci appartengono perché ci somigliano, ci sono vicine.

Incredibili vite nascoste nei libri” è il titolo della raccolta di racconti scritti da Patrizia Caffiero, punto di partenza di storie che attraversano lo spazio e il tempo per tramandare un’esistenza, vissuta al riparo dal mondo, oppure sconvolta dalle sue intemperie. Patrizia Caffiero, salentina di origini, emiliana di adozione, è scrittrice, operatrice culturale, bibliotecaria.

Maddi, Zoubida, Nena, Vince, Laura, Ilaria, Sarah, Cloe, il Signore e la Signora Flick, Allegra, Maria, Jacopo, Filippo, sono le “incredibili vite nascoste nei libri”, raccolte nei racconti di Patrizia Caffiero.

Ne “La casa” gli oggetti di una casa parlano del presente e del passato, raccontano senza parole le storie di famiglia; e Maddi non sa staccarsene. Non può vivere senza le sue opere d’arte e i suoi ricordi. In “Zoubida il mediatore, Nena la benefattrice” la protagonista, Zoubida, di origine marocchina, è un diamante grezzo, una ragazza dal sorriso affascinante, testarda e intelligente. Nena, dietro i suoi modi bruschi, è la dolce madre di tutti, e in particolare ha a cuore la giovane Zoubida. In “Prima colazione”, la famiglia per Vince, come per ogni bambino della terra, è tutto il mondo. Il piccolo ama suo padre, suo fratello, ed è innamorato della sua bellissima mamma. Come ogni bambino della terra, vorrebbe che lei fosse felice. Laura è una ragazza dotata di un grande talento, la pittura è il suo talismano, Laura è complessa, sensibile, capace di sognare, e persino di realizzare i suoi sogni, ne “Le strade di Laura” è raccontata la sua evoluzione.

“La libreria” racconta dellʼunico desiderio di Ilaria: leggere. I libri sono una vera e propria ossessione per lei; ma, poiché è ancora una bambina, non ha i mezzi per procurarsi il sapere di cui ha necessità. Ecco perché Ilaria sogna di crescere in fretta. Ne “Il balcone” si racconta di Sarah, una donna di oltre settant’anni che si ammala, e non può più camminare. Ha superato in passato molte avversità, ma ora non si rassegna al nuovo corso degli eventi.

“Cloe la parrucchiera” è una donna affascinante, vitale e generosa. Coltiva la propria consapevolezza e, senza darlo troppo a vedere, quella delle persone che hanno la fortuna d’incontrarla. “Il Signore e la signora Flick” stanno insieme da quando erano bambini. L’amore profondo che provano l’uno per l’altra è un fiume che si spinge oltre le mura domestiche, e diventa amore per la piccola comunità in cui vivono da sempre.

Allegra, ne “La sposa rubata”, è una donna accogliente, simpatica, sempre indaffarata nella gestione di un bed & breakfast. Dietro le sue spalle, l’ombra di un matrimonio difficile, e il luogo nascosto dove può celarsi lo spirito di una donna.

“La prozia Maria” è stata una cantante celebre, molto amata dal marito. Maria ha attraversato una lunghissima vecchiaia ̶ ed è arrivata alla fine della vita ̶ nella solitudine e nel silenzio. Jacopo ha trent’anni, e ha sempre trattenuto i suoi sentimenti, la sua aggressività. Sogna una terribile rivalsa. “Tre pomeriggi e due sere” è il turno di baby-sitting in cui la protagonista del racconto accudisce Filippo, un bambino molto saggio: un poeta in nuce. A tre anni è costretto a riflettere su qualcosa che è molto più grande di lui…

“Ma un genio invisibile, quella sera, mi regalò anche la pazienza, grande come una immensa mongolfiera di tela bianca, tenera come marmellata fatta in casa, lunga come un cavo d’acciaio, come la corda dell’impiccato; una pazienza da cacciatore, da ladro, da capitano di una ciurma bastarda.”

Patrizia Caffiero, nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici, e lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.” S’interessa di cinema, teatro, letteratura; i suoi scrittori preferiti sono Maeve Brennan, Truman Capote, Karen Blixen, Jean Stafford, Paul Auster. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; sempre nello stesso anno, per la casa editrice Fernandel, un racconto per l’ antologia “Quote rosa”; nel 2009 un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni).

Aggiorna settimanalmente il blog letterario “Prima della pioggia” visitabile all’indirizzo:
https://testiappuntinotedablogs.wordpress.com/

Informazioni
Musicaos Editore
info@musicaos.it
tel. 0836.618.232
https://www.musicaos.org

Venerdì 12 gennaio 2018 · Lecce · Libreria Fahrenheit · Patrizia Caffiero presenta “Incredibili vite nascoste nei libri”


Venerdì 12 gennaio 2018 – ore 18.30
Libreria FAHRENHEIT
(Lecce, Via Don Bosco 26/B)

“Incredibili vite nascoste nei libri”
(Musicaos Editore)
di Patrizia Caffiero

Dialogo con:
Luciano Pagano

Il 12 gennaio, alle ore 18.30, presso la Libreria “Fahrenheit” di Lecce (Via Don Bosco 26/b) si terrà una presentazione del nuovo libro di Patrizia Caffiero, “Incredibili vite nascoste nei libri”, che raccoglie i racconti scritti dall’autrice tra il 2012 e il 2017.

Cosa può accadere tra le mura di una casa, allʼinterno di quellʼequilibrio sottile costituito dalla famiglia, dalla convivenza di persone appartenenti a diverse generazioni, con desideri, emozioni e vite totalmente differenti? Storie di allontanamenti e ricongiungimenti, migrazioni, fughe, viaggi, vite costrette a fare i conti con una violenza cieca, dinanzi a cui si può solo resistere, uscendone stravolti, oppure scappare, in cerca di una redenzione. Rivoluzioni che attraversano il paese, nel nord e nel sud, e le famiglie, i costumi, le abitudini, i sogni: ci appartengono perché ci somigliano, ci sono vicine.

“Incredibili vite nascoste nei libri” è il titolo della raccolta di racconti scritti da Patrizia Caffiero, punto di partenza di storie che attraversano lo spazio e il tempo per tramandare un’esistenza, vissuta al riparo dal mondo, oppure sconvolta dalle sue intemperie. Patrizia Caffiero, salentina di origini, emiliana di adozione, è scrittrice, operatrice culturale, bibliotecaria.

Maddi, Zoubida, Nena, Vince, Laura, Ilaria, Sarah, Cloe, il Signore e la Signora Flick, Allegra, Maria, Jacopo, Filippo, sono le “incredibili vite nascoste nei libri”, raccolte nei racconti di Patrizia Caffiero.

Ne “La casa” gli oggetti di una casa parlano del presente e del passato, raccontano senza parole le storie di famiglia; e Maddi non sa staccarsene. Non può vivere senza le sue opere d’arte e i suoi ricordi. In “Zoubida il mediatore, Nena la benefattrice” la protagonista, Zoubida, di origine marocchina, è un diamante grezzo, una ragazza dal sorriso affascinante, testarda e intelligente. Nena, dietro i suoi modi bruschi, è la dolce madre di tutti, e in particolare ha a cuore la giovane Zoubida. In “Prima colazione”, la famiglia per Vince, come per ogni bambino della terra, è tutto il mondo. Il piccolo ama suo padre, suo fratello, ed è innamorato della sua bellissima mamma. Come ogni bambino della terra, vorrebbe che lei fosse felice. Laura è una ragazza dotata di un grande talento, la pittura è il suo talismano, Laura è complessa, sensibile, capace di sognare, e persino di realizzare i suoi sogni, ne “Le strade di Laura” è raccontata la sua evoluzione.
“La libreria” racconta dellʼunico desiderio di Ilaria: leggere. I libri sono una vera e propria ossessione per lei; ma, poiché è ancora una bambina, non ha i mezzi per procurarsi il sapere di cui ha necessità. Ecco perché Ilaria sogna di crescere in fretta. Ne “Il balcone” si racconta di Sarah, una donna di oltre settant’anni che si ammala, e non può più camminare. Ha superato in passato molte avversità, ma ora non si rassegna al nuovo corso degli eventi.
“Cloe la parrucchiera” è una donna affascinante, vitale e generosa. Coltiva la propria consapevolezza e, senza darlo troppo a vedere, quella delle persone che hanno la fortuna d’incontrarla. “Il Signore e la signora Flick” stanno insieme da quando erano bambini. L’amore profondo che provano l’uno per l’altra è un fiume che si spinge oltre le mura domestiche, e diventa amore per la piccola comunità in cui vivono da sempre.
Allegra, ne “La sposa rubata”, è una donna accogliente, simpatica, sempre indaffarata nella gestione di un bed & breakfast. Dietro le sue spalle, l’ombra di un matrimonio difficile, e il luogo nascosto dove può celarsi lo spirito di una donna.
“La prozia Maria” è stata una cantante celebre, molto amata dal marito. Maria ha attraversato una lunghissima vecchiaia ̶ ed è arrivata alla fine della vita ̶ nella solitudine e nel silenzio. Jacopo ha trent’anni, e ha sempre trattenuto i suoi sentimenti, la sua aggressività. Sogna una terribile rivalsa. “Tre pomeriggi e due sere” è il turno di baby-sitting in cui la protagonista del racconto accudisce Filippo, un bambino molto saggio: un poeta in nuce. A tre anni è costretto a riflettere su qualcosa che è molto più grande di lui…

“Ma un genio invisibile, quella sera, mi regalò anche la pazienza, grande come una immensa mongolfiera di tela bianca, tenera come marmellata fatta in casa, lunga come un cavo d’acciaio, come la corda dell’impiccato; una pazienza da cacciatore, da ladro, da capitano di una ciurma bastarda.”

Patrizia Caffiero, nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici, e lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.” S’interessa di cinema, teatro, letteratura; i suoi scrittori preferiti sono Maeve Brennan, Truman Capote, Karen Blixen, Jean Stafford, Paul Auster. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; sempre nello stesso anno, per la casa editrice Fernandel, un racconto per l’ antologia “Quote rosa”; nel 2009 un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni).
Aggiorna settimanalmente il blog letterario “Prima della pioggia” visitabile all’indirizzo:
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Giovedì 4 Gennaio 2018 · Lecce · Officine Culturali ERGOT · “Senza riserve”, Raffaele Pappadà presenta con Alessandra Del Toro e Peppino Palaia


Giovedì 4 gennaio 2018 – ore 19.00
Officine Culturali Ergot
(Lecce – Piazzetta Falconieri 1/B)

“Senza riserve”
(Musicaos Editore)
di Raffaele Pappadà

Presenta:
Alessandra Del Toro
(giornalista di Telerama)

Interverrà:
Dott. Peppino Palaia
(responsabile Area Medica U.S. Lecce)

Giovedì 4 gennaio 2018, alle ore 19.00, presso le Officine Culturali Ergot di Lecce (Piazzetta Falconieri 1/b), si terrà la presentazione del romanzo “Senza riserve”, esordio del giornalista Raffaele Pappadà. L’autore dialogherà con Alessandra Del Toro, giornalista di Telerama, raccontando le vicende del suo primo romanzo, ambientato nel mondo del calcio e incentrato sulle vicende di Thomas, giovane portiere. Durante la serata un intervento d’eccezione, quello di Peppino Palaia, responsabile dell’Area Medica di U.S. Lecce, già medico sociale del Lecce per trentasei anni.

Chi è Thomas?

Thomas è un giovane portiere che dopo tanta gavetta attende ancora l’occasione per mettere in mostra il suo valore. Gioca nel Lecce, si allena in attesa del momento giusto, cresce nella lealtà come sportivo e come uomo, si innamora. Entra di slancio sugli eventi, spericolato e deciso. Il giorno così atteso arriverà. Thomas farà i conti con la passione, la gioventù, gli incontri e gli scontri con i più grandi campioni, la famiglia, l’amore. Un ultimo uomo, spesso solo con il suo destino. La vita per Thomas è una partita che va vissuta fino all’ultimo secondo, dentro e fuori dal campo, “senza riserve”, in un romanzo dove il calcio è visto dalla porta, dagli occhi di chi ha il compito di ostacolare ciò che tutti desiderano: il gol, decidendo le sorti di una stagione.

Dall’incipit del romanzo:

“Nello spogliatoio si sentiva solo il rumore, in lontananza, dei magazzinieri intenti a riempire i borsoni con panni sporchi e palloni.
Thomas era rimasto solo.
Succedeva sempre che arrivasse molto prima degli altri e che se ne andasse per ultimo. Rientrava nella parte di chi aveva scelto di essere, per molti versi, un uomo solo. Un ultimo uomo.
In quei momenti, seduto sulla panca, con l’accappatoio che gli limitava la visuale, la testa rivolta alle sue gambe, pensava un po’ a tutto.
Suo figlio Enrico era il pensiero più ricorrente. Poi pensava a quel momento della sua vita. A quelle due ore di allenamento. Sul polpaccio sinistro scendeva un piccolissimo rivolo di sangue. Roba da poco se non hai mai paura di mettere il viso, le braccia o altre parti del corpo pur di tenere il pallone lontano dalla rete.
Anche oggi i tifosi sulla tribuna lo avevano acclamato. Il mister, a fine allenamento, gli aveva dato la rituale pacca sulla spalla, quella che chiude ogni sessione soddisfacente. Daniele, scherzando, lo aveva mandato a quel paese per i tanti palloni che aveva tolto dagli angoli più difficili.
Si chiudeva un altro giorno di fatiche e speranze. Altri tre ne restavano, prima del grande giorno.”

Il volume contiene un’intervista a Massimiliano Benassi, già portiere del Lecce e attualmente portiere nelle file della Casertana, al quale sono ispirate le vicende del romanzo.

Raffaele Pappadà, giornalista professionista, laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, inizia il suo percorso professionale nel 2006 partendo da Telerama, dove nel 2010 diviene direttore della redazione sportiva. Nel 2012 si trasferisce a Milano per commentare le gare di Serie A per Infront e nel 2015 entra a far parte della squadra di telecronisti di Premium Sport, di cui è attualmente una delle voci del fútbol argentino, della Champions League e di altri campionati. È uno dei volti e delle voci di Serie A Tv. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e, nel 2009 e 2011, il Premio “Gemme dello Sport” come miglior giornalista sportivo salentino.

Fotografia di copertina, Emiliano Buffo

INGRESSO LIBERO –
tel. 0832.246074

“Senza riserve” su Facebook:
https://www.facebook.com/senzariserve/

Informazioni
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Martedì 2 Gennaio 2018 – Nardò (Le) – Raffaele Pappadà e “Senza riserve” ospiti della Libreria “I Volatori”


LIBRERIA “I VOLATORI” · MUSICAOS EDITORE · B&B ANTICA “DIMORA”

RASSEGNA “INCONTRI ALL’ORA DEL TÈ” – EXTRA

Martedì 2 gennaio 2018 – ore 19.00
Libreria I Volatori
(Nardò – Via Pellettieri, 19)

“Senza riserve”
(Musicaos Editore)
di Raffaele Pappadà

Presenta:
Loredana Giliberto

Martedì 2 gennaio 2018, alle ore 19.00, presso la Libreria “I volatori” di Nardò (Via Pellettieri, 19), tornano gli appuntamenti con la scrittura, gli autori e i lettori, con la Rassegna “Incontri allʼora del tè” organizzata dalla libreria “I volatori”, con il coordinamento di Loredana Giliberto, in collaborazione con il B&B “Antica Dimora” e Musicaos Editore.

Si parlerà di scrittura presso la storica libreria “I Volatori”, di Nardò, un luogo che, come ha avuto modo di esprimere il cantautore Mannarino “in un antro, nascosto nella pietra, continua ogni giorno in silenzio a salvare quel che resta del mondo”.

Il 2 Gennaio si terrà il primo incontro “extra” dell’anno, la presentazione del romanzo “Senza riserve”, esordio del giornalista Raffaele Pappadà. L’autore dialogherà con Loredana Giliberto, coordinatrice della rassegna “Incontri all’ora del tè”, e racconterà le vicende e i retroscena del suo primo romanzo, ambientato nel mondo del calcio e incentrato sulle vicende di Thomas, giovane portiere.

Chi è Thomas?

Thomas è un giovane portiere che dopo tanta gavetta attende ancora l’occasione per mettere in mostra il suo valore. Gioca nel Lecce, si allena in attesa del momento giusto, cresce nella lealtà come sportivo e come uomo, si innamora. Entra di slancio sugli eventi, spericolato e deciso. Il giorno così atteso arriverà. Thomas farà i conti con la passione, la gioventù, gli incontri e gli scontri con i più grandi campioni, la famiglia, l’amore. Un ultimo uomo, spesso solo con il suo destino. La vita per Thomas è una partita che va vissuta fino all’ultimo secondo, dentro e fuori dal campo, “senza riserve”, in un romanzo dove il calcio è visto dalla porta, dagli occhi di chi ha il compito di ostacolare ciò che tutti desiderano: il gol, decidendo le sorti di una stagione.

Dall’incipit del romanzo:

“Nello spogliatoio si sentiva solo il rumore, in lontananza, dei magazzinieri intenti a riempire i borsoni con panni sporchi e palloni.
Thomas era rimasto solo.
Succedeva sempre che arrivasse molto prima degli altri e che se ne andasse per ultimo. Rientrava nella parte di chi aveva scelto di essere, per molti versi, un uomo solo. Un ultimo uomo.
In quei momenti, seduto sulla panca, con l’accappatoio che gli limitava la visuale, la testa rivolta alle sue gambe, pensava un po’ a tutto.
Suo figlio Enrico era il pensiero più ricorrente. Poi pensava a quel momento della sua vita. A quelle due ore di allenamento. Sul polpaccio sinistro scendeva un piccolissimo rivolo di sangue. Roba da poco se non hai mai paura di mettere il viso, le braccia o altre parti del corpo pur di tenere il pallone lontano dalla rete.
Anche oggi i tifosi sulla tribuna lo avevano acclamato. Il mister, a fine allenamento, gli aveva dato la rituale pacca sulla spalla, quella che chiude ogni sessione soddisfacente. Daniele, scherzando, lo aveva mandato a quel paese per i tanti palloni che aveva tolto dagli angoli più difficili.
Si chiudeva un altro giorno di fatiche e speranze. Altri tre ne restavano, prima del grande giorno.”

Il volume contiene un’intervista a Massimiliano Benassi, già portiere del Lecce e attualmente portiere nelle file della Casertana, al quale sono ispirate le vicende del romanzo.

Raffaele Pappadà, giornalista professionista, laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, inizia il suo percorso professionale nel 2006 partendo da Telerama, dove nel 2010 diviene direttore della redazione sportiva. Nel 2012 si trasferisce a Milano per commentare le gare di Serie A per Infront e nel 2015 entra a far parte della squadra di telecronisti di Premium Sport, di cui è attualmente una delle voci del fútbol argentino, della Champions League e di altri campionati. È uno dei volti e delle voci di Serie A Tv. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e, nel 2009 e 2011, il Premio “Gemme dello Sport” come miglior giornalista sportivo salentino.

Fotografia di copertina, Emiliano Buffo

INGRESSO LIBERO

Informazioni
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