“Incredibili vite nascoste nei libri”, Patrizia Caffiero presentazioni di marzo in Emilia-Romagna e in Puglia.


“Incredibili vite nascoste nei libri” di Patrizia Caffiero
presentazioni in Emilia-Romagna e Puglia

BOLOGNA · venerdì 09 marzo 2018
BORGO22 · 18.30h
(Bologna, Via Borgo San Pietro 22)
“Borgo22” e “Next Generation Italy” presentano
“Zoubida il mediatore, Nena la benefattrice”.
Saranno letti alcuni brani del racconto. A seguire buffet.

CENTO (BO) · sabato 10 marzo 2018
Libreria ALBATROS presenta, presso Art Cafè · 19.30h
(Cento, Corso del Guercino, 76)
Lisa Lambertini, scrittrice, dialoga con Patrizia Caffiero

MANDURIA (TA) · giovedì 22 marzo 2018
Liceo “F. De Sanctis · G. Galilei” · 14.30h
(Manduria, Via Sorani)
Luciano Pagano, editore, dialoga con Patrizia Caffiero

CASARANO (LE) · venerdì 23 marzo 2018
“la soffitta senza tetto” · 18.30h
(Casarano, Via Piave, 4)
Luciano Pagano, editore, dialoga con Patrizia Caffiero

BRINDISI · sabato 24 marzo 2018
“Camera a Sud” · 17.30h
(Largo Otranto, 2)
Presenta Rosella Apruzzi, docente.
Interventi di Luciano Pagano, editore.

SUPERSANO (LE) · domenica 25 marzo 2018
“Mubo’s Cafè” di Franco Greco· 18.30h
(Piazza IV Novembre, 5)
nell’ambito della Rassegna “DomenicAl Mubo’s”
Irene Mastrandrea dialoga con Patrizia Caffiero

Giro di presentazioni in Emilia-Romagna e in Puglia per Patrizia Caffiero e per la sua raccolta di racconti “Incredibili vite nascoste nei libri”, da poco uscita per Musicaos Editore. Si inizia venerdì 9 marzo 2018, a Bologna, presso il BORGO22 (in Via Borgo San Pietro 22), dove alle 18.30 si terrà un appuntamento organizzato da “Borgo22” e da “Next Generation Italy”; durante l’incontro si terrà una lettura di uno dei racconti, “Zoubida il mediatore, Nena la benefattrice”. Il giorno dopo, sabato 10 marzo, sarà la volta di Cento (BO), in un incontro organizzato dalla Libreria Albatros, presso l’Art Cafè di Cento, alle ore 19.30 in Corso del Guercino numero 76. A dialogare con l’autrice sarà la scrittrice Lisa Lambertini. La seconda parte delle presentazioni si terrà in Puglia, toccando le province di Taranto, Lecce e Brindisi, a partire da giovedì 22 marzo, quando Patrizia Caffiero sarà ospite di un incontro con gli studenti del Liceo “F. De Sanctis – G. Galilei” di Manduria (Ta), alle ore 14.30, in un dialogo con l’editore Luciano Pagano. Venerdì 23 marzo, alle ore 18.30, a Casarano (Le), si terrà una presentazione del libro presso i locali della libreria “La soffitta senza tetto” (in Via Piave, 4). Sabato 24 marzo, alle ore 17.30, Patrizia Caffiero presenterà “Incredibili vite nascoste nei libri” a Brindisi, nel caffè libreria “Camera a Sud” (Largo Otranto, 2), insieme alla docente Rosella Apruzzi e con l’editore, Luciano Pagano. L’appuntamento conclusivo per questo giro di presentazioni sarà ospitato a Supersano (Le), domenica 25 marzo, alle ore 18.30 presso il “Mubo’s Cafè” di Franco Greco (Piazza IV Novembre, 5), dove l’autrice dialogherà con Irene Mastrandrea in un incontro nell’ambito della rassegna culturale “DomenicAL Mubo’s” dedicata a parole, libri e musica.

INCREDIBILI VITE NASCOSTE NEI LIBRI.

Alessandro Vergari, sul blog “Zona di disagio” di Nicola Vacca ha scritto “L’incredibile del titolo è un’increspatura nel tessuto della realtà, un graffio, un microscopico rilievo o una lacrima nascosta, in attesa di un testimone per entrare in relazione dialogica con noi, e infine divenire storia.”

Cosa può accadere tra le mura di una casa, allʼinterno di quellʼequilibrio sottile costituito dalla famiglia, dalla convivenza di persone appartenenti a diverse generazioni, con desideri, emozioni e vite totalmente differenti? Storie di allontanamenti e ricongiungimenti, migrazioni, fughe, viaggi, vite costrette a fare i conti con una violenza cieca, dinanzi a cui si può solo resistere, uscendone stravolti, oppure scappare, in cerca di una redenzione. Rivoluzioni che attraversano il paese, nel nord e nel sud, e le famiglie, i costumi, le abitudini, i sogni: ci appartengono perché ci somigliano, ci sono vicine.

Incredibili vite nascoste nei libri” è il titolo della raccolta di racconti scritti da Patrizia Caffiero, punto di partenza di storie che attraversano lo spazio e il tempo per tramandare un’esistenza, vissuta al riparo dal mondo, oppure sconvolta dalle sue intemperie. Patrizia Caffiero, salentina di origini, emiliana di adozione, è scrittrice, operatrice culturale, bibliotecaria.

Maddi, Zoubida, Nena, Vince, Laura, Ilaria, Sarah, Cloe, il Signore e la Signora Flick, Allegra, Maria, Jacopo, Filippo, sono le “incredibili vite nascoste nei libri”, raccolte nei racconti di Patrizia Caffiero.

Ne “La casa” gli oggetti di una casa parlano del presente e del passato, raccontano senza parole le storie di famiglia; e Maddi non sa staccarsene. Non può vivere senza le sue opere d’arte e i suoi ricordi. In “Zoubida il mediatore, Nena la benefattrice” la protagonista, Zoubida, di origine marocchina, è un diamante grezzo, una ragazza dal sorriso affascinante, testarda e intelligente. Nena, dietro i suoi modi bruschi, è la dolce madre di tutti, e in particolare ha a cuore la giovane Zoubida. In “Prima colazione”, la famiglia per Vince, come per ogni bambino della terra, è tutto il mondo. Il piccolo ama suo padre, suo fratello, ed è innamorato della sua bellissima mamma. Come ogni bambino della terra, vorrebbe che lei fosse felice. Laura è una ragazza dotata di un grande talento, la pittura è il suo talismano, Laura è complessa, sensibile, capace di sognare, e persino di realizzare i suoi sogni, ne “Le strade di Laura” è raccontata la sua evoluzione.

La libreria” racconta dellʼunico desiderio di Ilaria: leggere. I libri sono una vera e propria ossessione per lei; ma, poiché è ancora una bambina, non ha i mezzi per procurarsi il sapere di cui ha necessità. Ecco perché Ilaria sogna di crescere in fretta. Ne “Il balcone” si racconta di Sarah, una donna di oltre settant’anni che si ammala, e non può più camminare. Ha superato in passato molte avversità, ma ora non si rassegna al nuovo corso degli eventi.

Cloe la parrucchiera” è una donna affascinante, vitale e generosa. Coltiva la propria consapevolezza e, senza darlo troppo a vedere, quella delle persone che hanno la fortuna d’incontrarla. “Il Signore e la signora Flick” stanno insieme da quando erano bambini. L’amore profondo che provano l’uno per l’altra è un fiume che si spinge oltre le mura domestiche, e diventa amore per la piccola comunità in cui vivono da sempre.

Allegra, ne “La sposa rubata”, è una donna accogliente, simpatica, sempre indaffarata nella gestione di un bed & breakfast. Dietro le sue spalle, l’ombra di un matrimonio difficile, e il luogo nascosto dove può celarsi lo spirito di una donna.

La prozia Maria” è stata una cantante celebre, molto amata dal marito. Maria ha attraversato una lunghissima vecchiaia ̶ ed è arrivata alla fine della vita nella solitudine e nel silenzio. Jacopo ha trent’anni, e ha sempre trattenuto i suoi sentimenti, la sua aggressività. Sogna una terribile rivalsa. “Tre pomeriggi e due sere” è il turno di baby-sitting in cui la protagonista del racconto accudisce Filippo, un bambino molto saggio: un poeta in nuce. A tre anni è costretto a riflettere su qualcosa che è molto più grande di lui…

“Ma un genio invisibile, quella sera, mi regalò anche la pazienza, grande come una immensa mongolfiera di tela bianca, tenera come marmellata fatta in casa, lunga come un cavo d’acciaio, come la corda dell’impiccato; una pazienza da cacciatore, da ladro, da capitano di una ciurma bastarda.”

Patrizia Caffiero, nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici, e lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università del Salento) con una laurea dal titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.” S’interessa di cinema, teatro, letteratura; i suoi scrittori preferiti sono Maeve Brennan, Truman Capote, Karen Blixen, Jean Stafford, Paul Auster. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; sempre nello stesso anno, per la casa editrice Fernandel, un racconto per l’ antologia “Quote rosa”; nel 2009 un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni).

Aggiorna settimanalmente il blog letterario “Prima della pioggia” visitabile all’indirizzo:
https://testiappuntinotedablogs.wordpress.com/

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“Il nostro tempo è terminato”, in distribuzione il nuovo romanzo di Salvatore Parise


“Il nostro tempo è terminato”, Salvatore Parise
(Musicaos Editore, Fablet, 9)

Una città senza nome, un futuro che è adesso. Un mondo in cui i rapporti personali sono dissolti nella nube dei network onnipresenti, delle applicazioni, in collegamenti istantanei e impersonali.
Tutto ruota attorno al controllo dei cittadini, gli spostamenti quotidiani, i consumi, i sentimenti, le abitudini, i giochi di ruolo. In questo scenario si consuma il dramma di una famiglia alienata.
Loser, padre di famiglia deluso, incastrato in un lavoro che lo strema psichicamente e fisicamente, innamorato della sua Vanity, moglie e madre di Ramy, il figlio taciturno e androgino.
Vanity incarna la superficialità assoluta, è dedita al divertimento, coinvolta dall’amica Titty in nuove avventure, per lei la famiglia è una gabbia di cui non è convinta e di cui farebbe a meno.
Ramy è un adolescente dotato di un’intelligenza straordinaria, e di un corpo a metà tra il rifiuto di ciò che è e il desiderio di divenire ciò che vuole essere.

Giovani e adulti con lo sguardo sugli smartphone, impegnati in un’esistenza superficiale, colma di istanti da condividere ma priva di momenti da ricordare. Rapporti familiari o domestici inesistenti, vissuti in case che sono basi di partenza e arrivo di una giornata in cui i momenti veri sono ridotti al minimo, dormitori dai quali raggiungere il luogo di lavoro, celle in cui chiudersi davanti a un terminale, per evadere nella vera realtà, quella fatta di autocelebrazione in cui sentirsi belli, esposti alla visione di uno schermo luminoso.

C’è qualcosa, tuttavia, che non tiene.
C’è qualcosa che non è stato ancora deciso.

IIl nostro tempo è terminato racconta la dissoluzione inevitabile dei rapporti umani in un mondo futuro che somiglia al nostro, nel quale Loser farà tutto ciò che è nelle sue forze per tenere unita la famiglia e recuperare l’amore di Vanity, in una vita dove nulla, fino all’ultimo momento, è come appare.

Salvatore Parise, scrittore calabrese, vive a Crotone. È bassista e cantante del gruppo “Il Genere”. Alla sua quarta pubblicazione, ha pubblicato Poesie Metropolitane (Princesse Editrice, 2006), In Vivo (Csa Editrice, 2012), Sono una rockstar (Csa Editrice, 2015).

Illustrazione di copertina: Carbouval

“Il nostro tempo è terminato”, Salvatore Parise – (Musicaos Editore, Fablet, 9) – 176 pagine, €13,00 – isbn 9788899315894

“Il nostro tempo è terminato” è disponibile in libreria e in rete.

Disponibile su Amazon: https://goo.gl/Y4UCkj

Disponibile su Ibs: https://goo.gl/skzU1D

Disponibile su Feltrinelli.it: https://goo.gl/yzeWne

Disponibile su MondadoriStore: https://goo.gl/VFYsBi

Venerdì 23 febbraio 2018 – Lecce – Officine Culturali ERGOT – “Soglia. 92 frammenti” di Carlo Corigliano


Musicaos Editore · Officine Culturali ERGOT · Lecce

Venerdì 23 febbraio 2018 · ore 19.00
Officine Culturali ERGOT
(Lecce, Piazzetta Falconieri 1/b)

prima presentazione di:

“Soglia. 92 frammenti”
di Carlo Corigliano

dialogano con l’autore:

Fabio Tolledi (UniSalento)
Luciano Pagano (Musicaos Editore)

Venerdì 23 febbraio 2018, alle ore 19.00, presso gli spazi delle Officine Culturali Ergot, a Lecce (Piazzetta Falconieri 1/b), si terrà la prima presentazione del libro di Carlo Corigliano, “Soglia. 92 frammenti” (Musicaos Editore). Durante la presentazione dialogheranno con l’autore, Fabio Tolledi (UniSalento) e Luciano Pagano (Musicaos Editore).

“Riso, pianto, orgasmo.
Questi tre eventi mi riportano al mondo dionisiaco della vita.
Si spezza l’ordinario del tempo,
si apre lo spazio dove si fa esperienza del limite”.

“Soglia. 92 frammenti”, di Carlo Corigliano, è una raccolta di frammenti filosofici che rendono testimonianza di un’esperienza interiore e del processo che a essa si accompagna. Il frammento filosofico per l’autore è il modo per cercare di comunicare un fondo incomunicabile, considerando la pratica filosofica uno stile di vita di cui la scrittura, seppure non esaurendo totalmente le istanze filosofiche del quotidiano, va a costituire una parte rilevante nella meditazione delle stesse.

Una ricerca del profondo, quella di Carlo Corigliano, che nasce per imparare a vivere nella pienezza la propria esistenza, nella tradizione filosofica del frammento.

Come sostiene Giovanni Carrozzini, nel suo “Invito alla lettura”: “Si dice che il frammento non fa sistema e che il sistema non è frammentabile. Un frammento di sistema è orfano e condannato all’incomprensione o, peggio, alla strumentalizzazione, mentre un insieme di frammenti che si pensi sistema è tradito nella beata solitudine di ciascuna delle sue unità, una solitudine pensata, pianificata e dunque scelta. Ma è davvero così? Questo testo, per certi versi, sfida il suo lettore proprio in merito a quest’opposizione difficile.”

Le meditazioni di Carlo Corigliano propongono una originale riflessione sulle idee di soglia, limite, margine, eccesso, muovendo, tra gli altri, dai testi e da citazioni di Georges Bataille, Albert Camus, Giorgio Colli, Maurice Blanchot, passando per Epicuro, Seneca, Klossowski, Lacan, Lucrezio, Jean-Luc Nancy, Friedrich W. Nietzsche, Seneca, Arthur Schopenhauer.
La mistica, l’esperienza del limite, l’estasi, la vita, il tempo, la mancanza, l’eccesso, la morte, il godimento; i percorsi di questa opera ci conducono a esplorare i margini di quell’energia vitale che fonde corpo e spirito, e dove riso, pianto, orgasmo, traggono linfa da una stessa fonte comune, inattingibile senza esperienza della soglia.

Il lettore, così, comprende come nel silenzio della ricerca questa soglia possa ampliarsi e, da confine marginale, trasformarsi in territorio del pensiero dove ridiscutere il senso della propria esistenza, tra poesia e filosofia, scrittura e vita.

Carlo Corigliano vive e lavora a Lecce, dove è nato nel 1983. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università del Salento. La passione per la ricerca filosofica intesa come conoscenza interiore e trasformativa lo ha portato ad organizzare insieme ad altri varie iniziative seminariali e laboratoriali tra cui “Filosofia in ¾” e “Theatrum Philosophicum” (in collaborazione con Astragali Teatro). Nel suo percorso di ricerca ha incontrato anche il Counseling Filosofico frequentando un corso di formazione a Roma, da cui si è distaccato.
Attualmente ha trovato nella pratica analitica junghiana un utile e fecondo strumento di ricerca interiore.

“Soglia. 92 frammenti”, Carlo Corigliano, Musicaos Editore, I saggi, 6, pagine 122, €13,00

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Domenica 18 febbraio 2018 – Nardò – Libreria “I Volatori” – Giorgio Doveri presenta “Sirena” nella rassegna “INCONTRI ALL’ORA DEL TÈ”


LIBRERIA “I VOLATORI” · MUSICAOS EDITORE · B&B ANTICA “DIMORA”
RASSEGNA “INCONTRI ALL’ORA DEL TÈ”

DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018 – ORE 17.30
Libreria “I Volatori”
(Nardò, Via Pellettieri, 19)

“SIRENA”
(Musicaos Editore)
di Giorgio Doveri

dialogo con
Loredana Giliberto, Luciano Pagano

Domenica 18 febbraio 2018, alle ore 17.30, tornano gli appuntamenti con la scrittura, gli autori, i grandi e piccoli lettori, a Nardò, con la Rassegna “Incontri allʼora del tè” organizzata dalla libreria “I volatori”, con il coordinamento di Loredana Giliberto, in collaborazione con il B&B “Antica Dimora” e Musicaos Editore. Si parlerà di scrittura, in compagnia di un buon tè e cioccalata caldi, e si parlerà di musica e non solo presso la storica libreria “I Volatori”, di Nardò, un luogo che, come ha avuto modo di esprimere il cantautore Mannarino “in un antro, nascosto nella pietra, continua ogni giorno in silenzio a salvare quel che resta del mondo”.

L’ospite di questo appuntamento della rassegna sarà il musicista e scrittore Giorgio Doveri, autore del romanzo “Sirena” (Musicaos Editore), Loredana Giliberto, coordinatrice della rassegna e Luciano Pagano, editore del libro.

“Sirena” incomincia con la fuga di un giovane ragazzo curdo, Adam, dalla Turchia degli anni Ottanta all’Italia, in cerca di una speranza di vita migliore insieme al fratello: il Salento sarà il loro ponte verso Roma e un futuro meno precario. Marina si troverà ad affrontare rapidamente tutto il suo passato e, insieme al lettore, vivrà vicende misteriose e avvincenti, in un susseguirsi di racconti dove la Terra e la Storia hanno un ruolo importante, nella ricerca di un equilibrio ma, soprattutto, nella possibilità di scoprire una verità che nessuno può ancora immaginare. Il mare, il mistero, le tradizioni, sono presenti in questo romanzo d’esordio che mescola i toni del racconto a quelli del noir, con la leggerezza di una fiaba e l’agilità di una danza.

“Sirena” trova la sua ambientazione, tra il passato e il presente, tra gli anni ottanta e i giorni nostri, nel Salento, nella zona costiera e interna attorno a Tricase, in Grecia, e prima ancora a Roma e Istanbul. Marina è una giovane adolescente che vive insieme ai nonni, molto legata a Uccio, bisnonno saggio e vecchio lupo di mare. Nel passato della ragazza è nascosto un segreto, che la lega a Maddalena, la madre scomparsa.

Giorgio Doveri nasce l’8 maggio del 1978 a Pisa, da padre toscano e madre tedesca. Cresce, fino ai 18 anni, nelle campagne di Rosignano Marittimo (Livorno), davanti al mare; da piccolo studia pianoforte e dai 14 ai 17 anni prende lezioni di violino. Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Siena dove studia la chimica e le tecnologie farmaceutiche; giocatore di pallanuoto, è da 11 anni titolare della prima squadra del Salento. A 23 anni riprende lo strumento ad arco da autodidatta con un gruppo universitario di musica popolare salentina, i “Niuri te sule”, inizia così la sua conoscenza del Salento. Dopo la Laurea prosegue gli studi di ricerca e sintesi di farmaci antidepressivi, fa il tirocinio presso una farmacia senese e poi viene assunto da un’azienda farmaceutica come informatore: dà le dimissioni dopo soli quattro mesi, a fronte di compromessi non accettabili. All’età di 27 anni si trasferisce nel Salento e comincia a suonare con l’Officina ZOÈ, uno dei suoi gruppi musicali preferiti, con cui contribuisce a portare nel mondo la musica della antica e contemporanea storia salentina. Arrotonda inventandosi un sito in lingua tedesca per affitti turistici in Puglia, che porterà avanti fino al 2013 quando rileva, in società, un piccolo chiosco a Lecce all’ombra dell’obelisco, rinominato “il Barroccio”, dove si occupa della direzione artistica e dove anche i tanti musicisti e musiciste ed artisti ed artiste del Salento e di tutto il mondo contribuiscono ad arricchirne l’anima. Nel 2010 inizia e conclude in quattro anni il percorso di studi in musicoterapia. Oggi lavora in vari centri per disabili e come docente presso le scuole di arti-terapie “Artedo”.

Giorgio Doveri vive oggi in una piccola campagna alle porte del villaggio di Arnesano, nel cuore più basso della fertile e millenaria Valle della Cupa.

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Sabato 17 Febbraio 2018 – Tricase – Palazzo Gallone – Graziano Gala presenta “Felici diluvi”


Musicaos Editore con il patrocinio del Comune di Tricase

Sabato 17 febbraio 2018 – Ore 19.00
(TRICASE – Palazzo Gallone – Sala del Trono)

presentazione di
“Felici diluvi” di Graziano Gala

letture:
Pasquale Santoro

Pianoforte e voce:
Daniele Vitali

Dialoga con l’autore:
Luciano Pagano

con la partecipazione:
Alessandro Distante

Interverrà:
Carlo Chiuri

Sabato 17 febbraio 2018, alle ore 19.00, a Tricase, nella “Sala del Trono” di Palazzo Gallone, con il patrocinio del comune di Tricase, si terrà la presentazione di “Felici diluvi”, la raccolta di racconti con cui esordisce Graziano Gala, giovane insegnante di Tricase, che attualmente vive a Milano, dove insegna presso un liceo. La serata, che prevede l’intervento del sindaco di Tricase, Carlo Chiuri, e la partecipazione di Alessandro Distante. Graziano Gala arriva alla pubblicazione dopo diversi anni di “pratica” letteraria, nella quale ha vinto grazie ai suoi racconti diversi premi di carattere nazionale ed è stato ospitato in antologie e volumi. Durante la serata l’attore e regista Pasquale Santoro leggerà brani dei racconti, accompagnato da Daniele Vitali, al pianoforte e voce; dialogherà con l’autore Luciano Pagano, per Musicaos Editore. Ingresso libero.

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I “Felici diluvi” di Graziano Gala raccontano di cose che finiscono in modo glorioso, di ciò che arriva al termine, lasciando dietro sé un ricordo di quel che è stato; cose che potrebbero essere andate altrimenti, ma per un meccanismo che si è inceppato procedono lungo un corso particolare, deragliato, inaspettato. Graziano Gala racconta le pieghe di una realtà in cui l’umanità, la persona, l’individuo, vogliono affermarsi prima di scomparire in un oblio definitivo, imposto dalle regole sociali, dall’amore o dal piano regolatore, dalla tracotanza o dal fallimento, passando per la nostalgia e il ricordo. La metropoli e la sua periferia sono il cosmo nel quale si muovono i suoi personaggi che si ribellano, numeri che cercano di sfuggire alla forza del destino per affermare la loro volontà di essere unici. In questi racconti c’è tutta la forza che regala la rivincita che ognuno dei protagonisti riesce a ritagliare per sé.

Cosimo Argentina, a proposito della scrittura di Graziano Gala e dei suoi racconti, afferma: “Se un qualunque scrittore italiano, anche tra i pluridecorati, leggesse i racconti di Graziano Gala, e fosse onesto, lascerebbe perdere la penna e aprirebbe una rivendita di sali e tabacchi”.

Fabio Orrico, su Liberidiscrivere: “c’è il mondo di Gala, un mondo abitato da uomini dotati di nomi “parlanti”, spesso e volentieri residenti in paesini, leggendo dei quali corriamo il rischio di rievocare Gianni Celati. Ma la nota dominante della narrativa dello scrittore emiliano è la tenerezza, in Gala regna invece un sentimento oscuro e meno definibile, come un leggero allarme.”

Veronica Notaro, su RecensioniLibri.org: “Lo stile di Graziano Gala segue il desiderio dello stesso di generare un vero e proprio labirinto in cui farci entrare il lettore, e poi, una volta entrato, di iniziare con lui una chiacchierata intima. Ma non solo. L’autore segue anche il bisogno di lavorare sulla parola, ricrearla, risemantizzarla, inventandone di nuove se necessario; ama le atmosfere montaliane indefinite, di apparenza e scomparsa, nette, distaccate, lontane dagli altri, inafferrabili, e tutto ciò influenza, inevitabilmente, il suo modo di scrivere.”

Mariaelena Tucci, sul sito del Centro PENS, di UniSalento, (Poesia Contemporanea e Nuove Scritture): “La scrittura fresca e immediata di Gala, che sembra ispirarsi, sin dai nomi fortemente evocativi dei personaggi, ai giochi linguistici di Rodari e di Benni e all’ironia dissacrante di Cosimo Argentina , guida il lettore nel carosello di emozioni, spesso contrastanti, che si rincorrono pagina dopo pagina, storia dopo storia, senza tuttavia lasciare nulla al caos e all’indefinito”

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Si parte con “L’applauso”, dove la vittima di una vocale sbagliata, il Poli, intento nel far dimenticare l’odore e la consistenza del pattume ammassato in qualità di netturbino, rifugiandosi dietro un pianoforte che rappresenta il dolore di tutto ciò che poteva essere e non è stato. Segue il venditore di rose (“Il sonno dei giusti”), escluso sociale di lusso, immortalato nel tentativo di rivendicare acqua e amore per quei boccioli che lui percepisce come strumenti ultimi di felicità universale. Lo sorpassa, in “Complanari”, da destra a bordo di una vecchia Taunus un conducente in piena sofferenza, diviso tra il rimorso per la morte del padre e l’amore sconveniente nei confronti di una prostituta, il tutto mentre la RoSara di “Recuméterna”, l’ultima prefica di professione, viene colpita a morte da un paese che non vuole saperne di morire.

Si spande, in lontananza, l’odore di caffè (“Le circostanze dell’arrivederci”), accompagnato dai tutti quei sogni e tutti quei fallimenti che possono essere contenuti in una tazzina: è questo il destino di Franco e Marilena, innamorati di un amore violento e smisurato come l’urlo di Tardelli nell’82. Macchie, dicevamo, da ripulirsi: di questo si occupa Goffredo Mammoni, lavandero proprietario di lavanderia industriale, sempre immacolato e sempre impreparato dinanzi all’occasione della vita (“La figlia di Brasi”). Meglio fermarsi, meglio riavviare il meccanismo, meglio distruggere la giostra malfunzionante: a questo pensa il bombarolo di “Rumori da basso”, incapace di gestire le cicatrici di abusi protratti.

E tra un’eruzione inaspettata della Famiglia Cola-Lava e una processione a tradimento imposta da don Pasquale nel “Sentir messa” ad una folla zelante e belante nessuna sorpresa se Fabio Filzi pensi bene che il tradimento – subito più che goduto – sia l’unica boccata d’ossigeno utile al continuare della narrazione. Da qui la liberazione, la rottura degli equilibri, il senso di onnipotenza che porta l’ingegner Piaccia ad agire senza preoccuparsi delle esigenze del prossimo, da qui il pedale della Duetto calcato dal Tamorra in prossimità di una rotatoria. Si cerca lo scontro, la fine, l’esplosione, l’eccesso, la forza di rimettere tutto in discussione soffrendo per i guai passati e per i propri fallimenti: tutta la narrazione diventa una pura questione di lacrime, e se a piangere inizia anche il cielo ci vuole un ombrello dalle braccia salde, dal fiato caldo e dalle giunture resistenti per gestire precipitazioni, scrosci e conseguenze annesse.

Graziano Gala nasce a Tricase il 19 settembre 1990. Vive a Milano, dove insegna Lettere in un Liceo delle scienze umane. Nel 2012 vince il premio “Lo scrivo io”, indetto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” nella sezione poesia. Il suo racconto “Variabili impazzite”, viene inserito nella collana “Chi semina racconti 2”, curato dall’associazione “Tha Piaza Don Chisciotte”. Nel 2013 vince il premio speciale della giuria nel “Premio internazionale di cultura” indetto dall’AEDE (Association Européenne des Enseignants). Due suoi racconti vengono selezionati nel bando “Bollenti spiriti”, indetto dalla Regione Puglia, dando origine al volume collettaneo “Parole battute”. Si qualifica terzo al “Premio Nazionale Bukowski” di Viareggio. Nel 2016 il suo racconto “Sabotare il silenzio”, viene pubblicato in un’antologia edita da “Testi&Testi” e vince il premio “Carlo Cultrera”. Nello stesso anno un suo racconto viene selezionato dall’associazione “Onalim” e letto durante la Piano City Milano 2016 e nella scuola di scrittura “Belleville”.

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Giovedì 15 febbraio 2018 – Neviano – GRAN PREMIO GIOVANISSIMI DEL SALENTO 2018 – Raffaele Pappadà presenta “Senza riserve”


COMUNICATO STAMPA
GIOVANISSIMI DEL SALENTO
MUSICAOS EDITORE

con il patrocinio del
Comune di Neviano
Assessorato alla cultura

presentano

GRAN PREMIO GIOVANISSIMI DEL SALENTO 2018
Serata di premiazione Stagione sportiva 2017/2018

Giovedì 15 febbraio 2018
Neviano – Sala Polifunzionale – Ore 20.00

presentazione del libro

“Senza riserve”
(Musicaos Editore)

del giornalista sportivo Mediaset
Raffaele Pappadà

dialogherà con l’autore:
Alessio Quarta (Direttore “Giovanissimi del Salento”)

Conduce
Fiorella Mastria

Organizzazione:
Michele Giannotta

Introduce:
Antonio Megha
(Assessore alla Cultura del Comune di Neviano)

Giovedì 15 febbraio 2018, a Neviano, presso la Sala Polifunzionale, a partire dalle ore 20.00, si terrà la presentazione del libro “Senza riserve” (Musicaos Editore), scritto dal giornalista sportivo Mediaset Raffaele Pappadà. La presentazione è organizzata da “Giovanissimi del Salento”, in collaborazione con Musicaos Editore e col patrocinio del Comune di Neviano, Assessorato alla Cultura. All’interno della serata si svolgeranno le premiazioni delle eccellenze del calcio giovanile e dell’editoria salentina. La serata, con l’organizzazione di Michele Giannotta, verrà introdotta da Antonio Megha (assessore alla Cultura del Comune di Neviano), la conduzione è affidata a Fiorella Mastria. Dialogherà con l’autore Alesso Quarta, direttore di “Giovanissimi del Salento”.

Ecco, nel dettaglio, le categorie e i premi che verranno assegnati nel corso della serata, il “Gran Premio Giovanissimi del Salento 2018”, è assegnato a categorie per la Stagione Sportiva 2017/2018:

Premio miglior Società di calcio settore giovanile 2017/18: AS.D. FABRIZIO MICCOLI
Premio Migliore Dirigente s.s. 2017/18: DOTT. ALESSANDRO ADAMO U.S. LECCE
Premio Giovanissimi del Salento Nuove Speranze: S.S.D. BRINDISI

Premio Etica Sportiva FONDAZIONE “ BANCA POPOLARE PUGLIESE GIORGIO PRIMICERI ONLUS”: A.S.D. CAPO DI LEUCA

Premio Migliore Allenatore 2017/2018: ANGELO SANAPO
Premio Migliore Allenatrice 2017/2018: ALESSIA BERGAMO
Premio miglior testata giornalistica sportiva salentina 2018: SALENTOSPORT

Premio Personaggio Sportivo Maschile dell’anno: ANDREA CORALLO
Premio Personaggio Sportivo Femminile dell’anno: VERA INDINO
Premio società integrazione sociale nel calcio: U.S.D. SPARTAK LECCE

Categorie Speciali:
Premio Giornalista dell’anno: FRANCESCO BUJA
Premio Editoria Solidale: RADIO SALENTINA
Premio Giornalistico alla Carriera: ANTONIO IMPERIALE
Premio Migliore Amministratore Pubblico Salentino 2018 per lo Sport&Cultura:
SINDACO DI RACALE DOTT. DONATO METALLO
Premio Impresa sociale per lo Sport e l’Editoria Sportiva:
GRUPPO CAROLI HOTELS

Thomas è un giovane portiere che dopo tanta gavetta attende ancora l’occasione per mettere in mostra il suo valore. Gioca nel Lecce, si allena in attesa del momento giusto, cresce nella lealtà come sportivo e come uomo, si innamora. Entra di slancio sugli eventi, spericolato e deciso. Il giorno così atteso arriverà. Thomas farà i conti con la passione, la gioventù, gli incontri e gli scontri con i più grandi campioni, la famiglia, l’amore. Un ultimo uomo, spesso solo con il suo destino. La vita per Thomas è una partita che va vissuta fino all’ultimo secondo, dentro e fuori dal campo, “senza riserve”, in un romanzo dove il calcio è visto dalla porta, dagli occhi di chi ha il compito di ostacolare ciò che tutti desiderano: il gol, decidendo le sorti di una stagione.

Raffaele Pappadà, giornalista professionista, laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, inizia il suo percorso professionale nel 2006 partendo da Telerama, dove nel 2010 diviene direttore della redazione sportiva.Nel 2012 si trasferisce a Milano per commentare le gare di Serie A per Infront e nel 2015 entra a far parte della squadra di telecronisti di Premium Sport, di cui è attualmente una delle voci del fútbol argentino, della Champions League e di altri campionati. È uno dei volti e delle voci di Serie A Tv. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e, nel 2009 e 2011, il Premio “Gemme dello Sport” come miglior giornalista sportivo salentino.
Contiene un’intervista a Massimiliano Benassi
Raffaele Pappadà, giornalista professionista, laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, inizia il suo percorso professionale nel 2006 partendo da Telerama, dove nel 2010 diviene direttore della redazione sportiva.Nel 2012 si trasferisce a Milano per commentare le gare di Serie A per Infront e nel 2015 entra a far parte della squadra di telecronisti di Premium Sport, di cui è attualmente una delle voci del fútbol argentino, della Champions League e di altri campionati. È uno dei volti e delle voci di Serie A Tv. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e, nel 2009 e 2011, il Premio “Gemme dello Sport” come miglior giornalista sportivo salentino.

Informazioni:
Michele Giannotta 338.6085317

I nostri titoli: “Il Corvo” – Edgar Allan Poe, a cura di Simone Cutri


“Il Corvo”, Edgar Allan Poe, traduzione e cura di Simone Cutri
(Musicaos Editore, I Classici, 3)

Il Corvo”, la poesia più celebre di Edgar Allan Poe, torna in una nuova versione, in un volume curato da Simone Cutri, che si è ispirato alle stesse indicazioni che Edgar Allan Poe aveva seminato nei suoi scritti, in particolare ne “Il principio poetico” e nella “Filosofia della composizione”, che vengono qui presentati, insieme a “Il Corvo” nella traduzione di Simone Cutri. “Il Corvo”, pubblicato nella collana de “I Classici” di Musicaos Editore, contiene una conversazione con l’attore e inteprete Roberto Herlitzka, che ha interpretato e registrato questa versione de “Il Corvo” nel 2016, in collaborazione con la Repubblica Estetica. Questa nuova versione de “Il Corvo” compie quindi un percorso al “ritorno” che dalla registrazione dell’interpretazione accoglie il testo alla sua origine, alla scrittura, insieme ai testi “teorici” di Edgar Allan Poe. Il volume è completato dalle illustrazioni di Gustave Doré, pubblicate nel 1884, divenute nel tempo, una vera e propria “traduzione”/rilettura per immagini del capolavoro di Edgar Allan Poe.

“Ho trovato questa traduzione molto interessante proprio per questa ricerca di linguaggio, di ritmi, di assonanze, di rime interne, perché contribuisce bene a ricreare, la psiche dell’autore […] Il fatto importante è che il Corvo, non è un simbolo, non è una metafora, ma è una presenza reale” Roberto Herlitzka

“Per addormentare un bambino noi cantiamo una ninnananna, non spieghiamo i benefici del sonno. La piccola creatura non saprà distinguere le parole del testo sgangherato e surreale della filastrocca notturna, ma si lascerà certamente cullare dalla musica e dal suono e raggiungerà così l’anelata altra dimensione: quella del sogno, del soprannaturale, dei luoghi in cui vivono le idee superiori. Questa semplice convinzione, insieme alla amatissima definizione dedicata alla poesia, che la vorrebbe come il risonar del dire oltre il concetto, ha guidato la mia scelta e il mio modo di tradurre The Raven di Edgar Allan Poe.” (Simone Cutri, dalla prefazione al volume)

EDGAR ALLAN POE (Boston, 1809 – Baltimora 1849), figlio di due attori che gli diedero il nome di un personaggio del Re Lear di Shakespeare, all’età di ventisei anni sposò sua cugina Virginia, tredicenne. Nel 1845 pubblicò sull’Evening Mirror la poesia “Il Corvo”, per la quale percepì la somma di nove dollari. Morì di rabbia, molto probabilmente a causa del morso di un animale, nel 1849, due anni dopo la morte di Virginia. Nell’arco di venti anni ha rivoluzionato la letteratura americana, prima, e poi quella mondiale, inventando il fantastico, l’orrore, il poliziesco, il gotico, l’incubo e influenzando ancora oggi l’immaginario di romanzi, film, videogiochi. Ha scritto il romanzo Storia di Arthur Gordon Pym, saggi, poesie, decine di racconti, tra cui I delitti della Rue Morgue, La lettera rubata, L’uomo della folla, Metzengerstein, Manoscritto trovato in una bottiglia, Berenice, Ligeia, La caduta della casa degli Usher, Una discesa nel Maelström, Eleonora, La maschera della morte rossa, Il cuore rivelatore e altri.

SIMONE CUTRI è insegnante di lettere italiane, romanziere, autore per il web e per il teatro (Battute che se avesse fatto Woody Allen…, 2012 e Avrei soltanto voluto, 2017). Nato a Moncalieri (TO) nel 1982, ha conseguito la Laurea specialistica in Letteratura, Linguistica e Filologia presso l’Università degli Studi di Torino. Produce spettacoli per le scuole, con l’associazione culturale La Repubblica Estetica di cui è socio fondatore. Ha scritto Gli anni da solo, Agosto Oltremare; con Musicaos Editore ha pubblicato E nessuno viene a prendermi e Nubifragili.

“Il Corvo”, Edgar Allan Poe · con “Il principio poetico”, “Filosofia della composizione”, traduzione dai testi originali e cura di Simone Cutri
Illustrazioni di Gustave Doré · contiene “Sul Corvo. Conversazione con Roberto Herlitzka
Musicaos Editore, I Classici, 3, pp. 116, isbn 978-88-99315-900, €10

I video “Il Corvo” e “Making of ‘Il Corvo’ con Roberto Herlitzka”, sono a cura de La Repubblica Estetica.

“Il Corvo”, traduzione di Simone Cutri, letto e interpretato da Roberto Herlitzka

“Making of ‘Il Corvo’ con Roberto Herlitzka”,
con Simone Cutri, Roberto Herlitzka
Regia, riprese, montaggio di Stefano Sgambati

I nostri titoli: “A nuda voce. Canto per le tabacchine”, di Elio Coriano


“A nuda voce. Canto per le tabacchine”, Elio Coriano, nuova edizione
(Musicaos Editore, Poesia, 6)

Elio Coriano con questa sua opera intende restituire una voce alle tabacchine morte il 13 giugno 1960 a Calimera, a causa di un incendio nei locali della ditta Villani e Franzo. Questo canto si unisce a quello di una generazione di salentini che hanno lavorato, anche in condizioni disumane, per garantire un futuro ai propri figli. Introduzione di Ada Donno. Interventi di Francesco Aprile, Luciano Pagano. Il volume contiene la nuova edizione di “A nuda voce. Canto per le tabacchine”, pubblicata in edizione economica, in occasione dei tre anni dalla prima rappresentazione del recital poetico realizzato da Elio Coriano, con Stella Grande e Vito Aluisi.

2017. Sono trascorsi tre anni dalla prima presentazione della raccolta di versi “A nuda voce. Canto per le tabacchine”, il libro di Elio Coriano dedicato alla tragedia avvenuta a Calimera il l 13 giugno del 1960. Tre anni di memoria storica attraverso la poesia, tre anni di emozioni, tre anni di incontri. Grazie alla voce della cantante Stella Grande e alla musica del pianista Vito Aluisi, insieme all’apporto di altri artisti che hanno seguito “A nuda voce. Canto per le tabacchine” ha preso corpo un recital poetico che ha portato la “voce” delle tabacchine, la loro memoria, in tutto il Salento, la Puglia e l’Italia; un viaggio che ha coinvolto luoghi, associazioni, centri culturali, insieme ad artisti, performers, pittori, fotografi, giornalisti, scrittori, poeti, ricercatori, studenti, librai, critici, bibliotecari, insegnanti. Questa nuova edizione, identica alla precedente, contiene il testo integrale di “A nuda voce. Canto per le tabacchine”, e gli interventi storico-critici di Ada Donno, Francesco Aprile e Luciano Pagano.

Elio Coriano è nato a Martignano nel 1955. Poeta e operatore culturale, insegna italiano e storia presso l’Istituto Professionale “Egidio Lanoce” di Maglie. Con Conte Editore ha pubblicato “A tre deserti dall’ombra dell’ultimo sorriso meccanico” (Three deserts from the shadow of the last mechanical smile – Premio Venezia Poesia 1996), nella collana Internet Poetry, fondata da Francesco Saverio Dodaro. Con “Le pianure del silenzio” tradotto in cinque lingue, ha inaugurato sempre per Conte Editore, E 800 – European literature, collana diretta e ideata da Francesco Saverio Dodaro. Nel 2005 ha pubblicato per “I Quaderni del Bardo”, “Dolorosa Impotenza. Il Mestiere delle Parole” con dieci disegni di Maurizio Leo e la prefazione di Antonio Errico. Nel 2006 per Luca Pensa Editore, nella collana Alfaomega, ha pubblicato “Scritture Randage” con la prefazione del filosofo cileno Sergio Vuskovic Rojo. Del 2007 è “H Letture Pubbliche (poesie 1996-2001)” con ‘i libri di Icaro’. Nel 2004 fonda assieme a Stella Grande e Francesco Saverio Dodaro il gruppo di musica popolare “Stella Grande e Anime Bianche” di cui è curatore dei testi e direttore artistico. Inoltre, negli ultimi due anni, ha curato e messo in scena una sua orazione su Gramsci, intitolata FÜR EWIG, accompagnato dal pianista Vito Aluisi. Nel 2010 pubblica, per Lupo Editore, “Il lamento dell’insonne”, vincitore nel 2012 del premio nazionale “Città di Mesagne”. Nel 2013, pubblica “Für Ewig 3” (Lupo Editore), presentato per il “76° Gramsci, Pensatore Unitario” il 27 giugno 2013 presso la Camera dei Deputati. I testi di “A nuda voce. Canto per le tabacchine” fanno parte di uno spettacolo teatrale e musicale realizzato da Elio Coriano, con Stella Grande e Vito Aluisi, rappresentato in tutta Italia, dall’ottobre del 2014.

“A nuda voce. Canto per le tabacchine”, Elio Coriano
Musicaos Editore, Poesia, 6, pagine 100, €10, Isbn 9788899315597

Con uno scritto di Ada Donno
Interventi critici di Francesco Aprile e Luciano Pagano