Giovedì 25 luglio 2019 – A Campi Salentina la prima presentazione de “La manutenzione della solitudine” di Giuseppe Semeraro / I Teatri della Cupa / InusualeBook Fest


In collaborazione con InusualeBook Fest
a cura di Isabella Picci

Giovedì 25 luglio 2019 – ore 21.00
CAMPI SALENTINA, Corte Lecciso
(Via San Francesco, 58)

“La manutenzione della solitudine”
(Musicaos Editore)
di Giuseppe Semeraro

incontro con l’autore

introduce
Gabriella Maci

intervengono
Francesca Prete, Luciano Pagano

accompagnamento musicale
Leone Marco Bartolo

Giovedì 25 luglio 2019, alle ore 21, a Campi Salentina, presso la Corte Lecciso in via San Francesco 58, si terrà la prima presentazione della nuova raccolta poetica di Giuseppe Semeraro, “La manutenzione della solitudine”, edita da Musicaos Editore. L’evento, che inaugura la quinta edizione del Festival “I Teatri della Cupa” è ospitato dall’InusualeBook Fest a cura di Isabella Picci. La serata sarà introdotta da Gabriella Maci, a seguire dialogheranno con l’autore Francesca Prete, autrice della postfazione del libro, e Luciano Pagano, editore. Durante l’incontro Giuseppe Semeraro leggerà alcuni brani del testo, con accompagnamento musicale di Leone Marco Bartolo.

Versi che ritornano come un mantra, si fanno preghiera, rabbioso monito, denuncia. Versi da maneggiare con cura, custodire, donare, come si fa con le cose rare, fragili e indistruttibili. Una sinfonia di parole che sonda l’esistenza, dalla levità di un battito d’ali di farfalla alla concretezza di un indirizzo in tasca di uno straniero senza nome né vita. Parole che assumono un peso specifico, un equilibrio stabile eppur mutevole come le stagioni, l’animo umano e le suggestioni che affiorano ad ogni lettura. Nella società dell’iperconnessione, della comunicazione coatta, fare manutenzione della solitudine è un atto di coraggio, un imperativo etico. E con il mare in faccia, la solitudine si fa esperienza, vuoto fertile, aprendo le porte al peso vero delle cose. Giuseppe Semeraro restituisce l’essenziale, incrocia parti profonde ed inesplorate del lettore costringendole a venire fuori, gli dà forma, le nutre. Tre preziose frecce al suo arco: l’arte dell’introspezione, l’abilità di ascoltare i mondi del dentro e del fuori e il dono del concreto. La solitudine incontra l’umanità, la moltitudine, ritorna al mondo bagnandosi della sua bellezza, incontra altri occhi e trabocca d’infinito.

Giuseppe Semeraro: attore, regista e poeta lavora in ambito teatrale da più di vent’anni. Ha lavorato come attore con Il teatro della Valdoca, in diversi spettacoli con la regia di Danio Manfredini e a preso parte allo spettacolo Frame con la regia di Alessandro Serra. Nel 2007 è tra i fondatori della compagnia Principio Attivo teatro dirigendo come regista Storia di un uomo e della sua ombra (finalista scenario e premio Eolo 2009), La bicicletta Rossa (premio Eolo 2013 ) e Opera Nazionale Combattenti (finalista in-box 2016). Nel 2015 realizza lo spettacolo Digiunando davanti al mare ispirato alla figura di Danilo Dolci. È autore di diversi libri di poesie tra cui, Cantica del Lupo, Due parole in croce, A cosa serve la poesia da cui è tratto lo spettacolo con Gianluigi Gherzi.

“La manutenzione della solitudine”, Giuseppe Semeraro
(Musicaos Editore, collana Poesia, 16), pagine 126, formato 12,7×20,3 cm, prezzo €13

postfazione di Francesca Prete
foto dell’autore di Francesca Randazzo
illustrazione di copertina e illustrazioni all’interno del volume Gianluca Costantini

§§§

[…] Sei tu ancora degno della tua specie
trascina i tuoi muscoli verso i sospiri
tieni stretta la spina
dimentica ciò che vuole la ferita
apri la strada allo sguardo
fai correre via il veleno della vendetta
non è dialettica sempre la vita
occorre la resa, lasciar passare il vento
far maturare la dimenticanza
comincialo tu ora il disarmo del mondo.

§

Anche le radici sottoterra
continuano il loro viaggio
s’allungano e spingono,
crescono verso l’oscuro
abbracciano la terra
tengono in bilico montagne
costoni di precipizi
sfondano muri e case
sfidano le cattedrali.
Sanno che ad ogni affondo
più alto crescerà il ramo,
sanno che sulla foglia
la vita compie il suo giro
e che nella materia circola luce
che nello scambio tra cielo e abisso
si dà forma al creato.
Sanno che dalla radice più profonda
qualcosa spinge sempre verso il cielo.

§

Guarda cosa fa un respiro,
trasforma la luce in carne
sfonda il cuore d’affanno
trasporta sangue fino al mignolo
toglie paura, allarga le vene
porta la quiete
s’infila nel mondo
ci unisce al cielo
tiene la terra in bilico
sulla punta di uno spillo.
Guarda cosa fa un respiro
in un battito, ci riempie di vita.

Info
Musicaos Editore
http://www.musicaos.orginfo@musicaos.it
tel. 0836618232 – cell. 3288258358

Mercoledì 24 luglio 2019 – A Parabita la prima di “Essere fortunati non basta” il nuovo romanzo di Luigi Pisanelli


Con il Patrocinio della Città di Parabita
in collaborazione con Barrio

Mercoledì 24 luglio 2019 – ore 20.30
ex Convento dei Domenicani
(Parabita, Via Fratelli de Jatta)

Presentazione del romanzo:
“Essere fortunati non basta”
di Luigi Pisanelli

Dialoga con l’autore:
Marta Seclì

Interviene:
Luciano Pagano

Mercoledì 24 luglio 2019 alle ore 20.30, a Parabita, presso l’ex Convento dei Domenicani (Via Fratelli de Jatta) si terrà la prima presentazione del romanzo di Luigi Pisanelli, “Essere fortunati non basta”, edito da Musicaos Editore. L’evento, che ha il patrocinio della Città di Parabita, è organizzato dall’associazione Barrio. Durante la serata l’autore dialogherà con la professoressa Marta Seclì, e interverrà l’editore Luciano Pagano.

Essere fortunati non basta” comincia su un binario, prima della partenza, le storie si rincorrono per chi le sa catturare. In paese c’è un uomo un po’ strano che tutti chiamano Antonio delle Stelle, è convinto che un giorno gli extraterrestri torneranno a prenderlo, e si prepara ad ogni evenienza. Ambra e Francesco si erano persi di vista da quando erano piccoli, lui, figlio inquieto e geniale di un affarista pentito, e lei giovanissima laureata in bioscienze e biotecnologie. Si sono incontrati, e per un attimo si sono riconosciuti. Marco vuole bene a Martina e pur avendo la stessa età lei è più adulta del ragazzo. Ambra e Martina sono amiche, entrambe salentine, hanno studiato a Camerino e si sono divise tra la Puglia e le Marche, scrivendo i loro aforismi su post-it appiccicati al frigo, parlando con i corvi e avvertendo la terra quando trema: ma i terremoti non le hanno scosse. Bart ascolta il racconto di Ambra, che si mescola alle storie della vita, come quella di Walter, un ragazzo violento, e di Marika, che ha avuto la sfortuna di incontrarlo.

Alcune persone sono veleni e altre antidoti, e in mezzo, ci sono il caso e il destino. “Essere fortunati non basta, bisogna anche avere la fortuna di rendersene conto”.

Luigi Pisanelli, nato a Casarano nel 1976, vive e lavora a Parabita (Le). Ama la natura, i cani, i buoni libri, la musica che fa prendere alla vita il verso giusto, ama cucinare e, infine ama la solitudine, a tratti intervallata dalla migliore delle compagnie possibili in questo mondo. Ha esordito nella scrittura con il romanzo “Tornerà la lepre a Buna” (Musicaos Editore, 2017).

Info
Musicaos Editore
http://www.musicaos.orginfo@musicaos.it
tel. 0836.618232
cell. 3288258358