La follia improvvisa di Veronica Lario. Verrebbe quasi voglia di parafrasare il titolo dell’ultimo romanzo di Dario Franceschini. Se solo si trattasse di letteratura. La notizia che Veronica Lario abbia deciso di lasciare Silvio B********i giunge nei giorni di campagna elettorale durante i quali l’ascesa del premier nei sondaggi è alle stelle. Non solo, a quanto pare Silvio B********i ha oramai dalla sua parte il consenso della classe operaia, che in occasione della cassa integrazione montante (mentre la Fiat conquista Chrysler e si getta all’assalto di Opel sono in cassa Termini Imerese, Mirafiori etc. etc) è stata ribattezzata (qui) classe inoperaia. Veronica è stufa di fare l’abat-jour di (h)ar(d)core. Quand’è anche il nostro paese sarà stufo?
Ti guardi attorno e sembra che l’unica fabbrica che funziona sia la fabbrica del consenso. La sinistra resta a guardare. A questo link trovate altre notizie a riguardo.