Magari fosse una battuta. Oramai sono convinto. Leggo libri per capire. Ascolto telegiornali, parziali e imparziali. Leggo giornali, parziali e imparziali. All’indomani della sconfitta elettorale parlavo al telefono con un amico. “È meglio, adesso che abbiamo perduto è meglio, adesso saremo costretti a costruire il nostro pensiero giorno dopo giorno, senza farci influenzare dal pensiero dei presupposti leader politici dell’opposizione”. Eccoci a cercare nella sconfitta qualche cosa di utile…macché. L’italia (minuscola, quella che conta) è divisa in due, quelli che stanno bene purché nessuno pesti i piedi e faccia la pipì nel giardino e quelli che mettono in dubbio tutto. Cos’è accaduto? È accaduto che Silvio B********i ha creato e cementato il suo consenso, rendendolo blindato con le leggi ad personam. Non possiamo farci nulla. Li hanno votati. La maggioranza degli italiani lo ha preferito. Più vedo ciò che accade e più mi sembra che la macchina del consenso sia inarrestabile.
Ciao Silvana, l’analisi dell’amico che si compiace quasi di aver perduto l’elezione, in attesa del colpo di reni successivo, che non c’è stato e non c’è, è valido fino ad un certo punto. Dico questo perchè non penso che il consenso si formi solo attraverso i mass media, TV e Stampa, poichè all’individuo resta sempre il suo cervello per pensare, riflettere e ragionare. Ma se l’elettore si rifiuta di “vedere, riflettere e ragionare” diventa un facile strumento, anzi un burattino, facilmente manovrabile da chi gestisce il potere demagogicamente, con mille promesse e belle parole. Ma questa macchina del consenso deve essere fermata dal buon senso, dalla cultura vera e sopratutto dall’ONESTA’ e dalla VERITA’. Saluti. Antonio.