Archivi categoria: notizie

Le tribù dei blog


Sarò tra i partecipanti a Foggia, l’1 dicembre prossimo, di “Le tribù dei blog“, un convegno organizzato da BooksBrothers, qui potete scaricare il programma completo in formato pdf.

Uno spunto interessante lo prenderò da quanto scritto su Universopoesia, il blog di Matteo Fantuzzi, “Blog di poesia: è tempo del de profundis ?”. Quando ho letto quel post la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che quando si discute di un mezzo, circa un mezzo, attorno ad un modo di fare certe cose, allora forse vuol dire che quel mezzo ha raggiunto una maturità che invoca, già di per sé, una discussione sull’operatività stessa di coloro che sfruttano quel mezzo per veicolare altri mondi. Ci vediamo a Foggia!

SUDario – Le voci dell’anima


lavallisa.JPG

13 Dicembre – Bari – la Vallisa

SUDario: la voce musicata dei poeti sul cadavere del Sud. Sul corpo morto dello stereotipo meridionalista, luogo comune trito e infecondo, e sul corpo morto di voci defunte, troppo presto, ma che, grazie alla poesia, ritornano, come impronte sul sudario.

Quattro diversi momenti poetici, incroci dell’anima ritmata, accomunati da un arcaico ma insieme estremamente contemporaneo riallacciarsi alle origini comuni della oralità poetica e della musica.

La Zona Braille: il progetto di poesia fonografica del poeta Enzo Mansueto, col compositore Davide Viterbo e il cantautore , che dalle liriche agghiaccianti degli Ultracorpi si estende a invadere le zone umbratili dell’arte del discorso sonorizzata, proponendo, in questa occasione, anche un omaggio per liriche e canzoni a Nico Cafagno, poeta e cantautore barese, tragicamente scomparso a Praga pochi anni fa.Così come scomparve, per morte volante ed autoprocurata, la giovane e bella Claudia Ruggieri, che Mario Desiati – poeta e narratore – evocherà nel suo reading musicato, presentando in anteprima il libro inedito della poetessa salentina.

Da Napoli, invece, Giovanna Marmo, una delle migliori performer italiane, poetessa vaga e crudelmente fiabesca, accompagnata da una figura di spicco della new wave e della sperimentazione cantautorale partenopea: Nino «Ninette» Bruno, già componente dei Von Masoch e dei ResiDante di Gabriele Frasca.

Infine – come un reading nel reading, con le musiche etniche contaminate degli Adria (Claudio Prima, Redi Hasa, Emanuele Coluccia) a far da contrappunto alla parola poetica -, Rossano Astremo, Irene Leo, Luciano Pagano, Gioia Perrone, Ilaria Seclì, cinque voci emergenti dal Salento, capaci, anche attraverso un uso scaltrito del web, di imporsi all’attenzione nazionale, proponendo un ricambio generazionale tra le file poetiche del Sud del Sud dei santi.

infoline: Princigalli produzioni

I corsi di scrittura fanno bene alla salute


corsiadisinistrachiusa.jpgDomanda:
Ciao Luciano sto scrivendo un pezzo sui corsi di scrittura creativa per il Nuovo Quotidiano di Puglia (in puglia in questo periodo ne cominciano un bel po’ organizzati dalle varie associazioni e condotte da scrittori pugliesi e non solo) e sto raccogliendo il parere di un po’ di addetti ai lavori. Quale il tuo punto di vista al riguardo? Frequentare un corso di scrittura creativa affina le tecniche di scrittura? Vale la pena frequentarli per altre ragioni? Oppure ritieni che siano una perdita di tempo? la risposta max 10 righe(600 battute).

Risposta:
“Molti credono che la scrittura sia soltanto appannaggio degli scrittori e dei poeti, non è così, la scrittura infatti, come la comunicazione, è una pratica che ci troviamo ad affrontare in molte situazioni della nostra vita. I corsi di scrittura, non solo creativa, possono essere utili per farci riacquisire alcune pratiche che tendiamo ad abbandonare una volta finita la scuola dell’obbligo ma che, in un’epoca in cui domina l’informazione, dobbiamo recuperare. Altro giudizio meritano i corsi di scrittura creativa, dedicati in particolare a chi desidera intraprendere la scrittura di opere creative. Qui si apre un campo di esplorazione troppo ampio, di fronte al quale, a mio parere, è un buon corso di scrittura quello che delimita il campo di azione, piuttosto che quello dopo aver frequentato il quale ci si sente ‘scrittori’. La buona scrittura non sempre coincide con la buona letteratura (vedi romanzi block-buster o harmony), e, paradossalmente, perfino nella buona letteratura a volte esistono esempi di pessima o non-ottima scrittura.”

Correggendo “non-ottima scrittura” con “non-scrittura” il numero delle battute scende da 889 a 882. Il resto – spero – va bene.

Carlo Infante. Gnuletter di luna piena.


carloinfante_virtuality.jpg

Gnuletter in cui si tratta della sistematurgia di Marcel lì Antunez Roca, delle narrazioni ad ‘ altra ‘ definizione dei videogiochi e dei nuovi paradigmi del virtuale Di link radiofonici (a Radiovaticana) sull’intelligenza connettiva e televisivi (a Report) sulla dissimulazione del terrorismo dell’antiterrorismo Dell’enigma della sfinge e l’Infante stampellato

Domenica pomeriggio, 8 ottobre, alle ore 19 A Torino, sala espace (Via Mantova, numero trentotto) Nell’ambito del Malafestival http://www.opusrt.it/Mala06/calendarioMala2006.html
C’è un incontro con Marcel lì Antunez Roca Seguirà la performance ‘ Protomembrana’, in cui trova forma la sua sistematurgia, dove i sistemi digitali s’innervano con l’azione scenica, declinando un’ibrida drammaturgia tra naturale e artificiale.

Il 17 ottobre inizia a Torino Virtuality http://virtualityconference.it/ In quest’ambito si segnala l’incontro del 19 ottobre ad Atrium (P.za solferino, ore 18) Promosso da Osservatorio Scrittura Mutante e Ars Media Per Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma Su \’ Mondo videogiochi: la narrazione ad altra definizione’ qui
Nei videogames si sviluppa una nuova pratica narrativa, diversa da quella creata in secoli di letteratura e in decenni di cinema. Attraverso l’interattività, nei videogiochi la narrazione è aperta, mutevole ed evolve secondo le azioni del giocatore che, di fatto, ne personalizza l’esplorazione, scandendo lui stesso il tempo dell’opera.

Sempre in Virtuality
Il 20 ottobre al Centro Congressi Torino Incontra (V. N. Costa, numero otto)

C’è un intervento nella trasmissione “Mouse to Mouse” di Radiovaticana, con Derrick De Kerckhove, a proposito di Intelligenza Connettiva e Scrittura Mutante nell’ambito di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma. Ascoltala qui
Qui http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report%5E10616,00.html
Puoi vedere la puntata speciale di Report del 24 settembre 2006.
E’ l’edizione italiana di “Confronting the evidence”, un emblematico videodoc sulle pratiche della dissimulazione in relazione ai fatti dell’11 settembre 2001.

L’enigma della Sfinge nel mito di Edipo: recita: “Qual è l’essere bipede, tripede e quadrupede?”
Edipo rispose che era l’uomo, dove l’andare a tre piedi sta a significare il vecchio appoggiato a un bastone, e l’andare a quattro piedi l’infante mentre striscia carponi. Oggi si potrebbe evocare anche l’Infante stampellato con un devastato tendine d’achille.

Sabato 7 Ottobre. Fondoverri. Gran bazar. Canto Blues alla Deriva


granbazar.jpeg

Sabato 7 Ottobre alle ore 19.30, presso il Fondoverri a Lecce, in Vico Santa Maria del Paradiso, presenterò il “Canto Blues alla Deriva”, in presenza di amici, avventori e poeti inclusi nel Poet/bar medesimo. Mauro Marino ha scritto di un Gran Bazar che ritorna alle origini. Per me Gran Bazar delle origini significa l’edizione del 2002, quando presentai il mio primo libro autoprodotto in tipografia, assieme ad una performance/installazione di musica elettronica e video autoprodotti. Per me Gran Bazar significa l’edizione del 2004, al Convento dei Teatini. E oggi? Meglio dire…e domani? Intanto ci vediamo sabato.

Gran Bazar 2006 (sesta edizione)


feti_leonardo.jpg

Fondo Verri a.c.
Presidio del Libro di Lecce
(stagione culturale 2006-2007)
in collaborazione con la Libreria Icaro


“Un libro al giorno…”

Gran Bazar 2006

(sesta edizione)

Quest’ anno Gran Bazar si ispira alla sua forma originaria, torna a casa, al Fondo Verri, con un edizione tutta di riflessione. Al riparo e senza cornici vogliamo discutere del Tempo, della Politica, del “Che fare”.
Un’edizione di transito che non smette il sogno di un evento sui libri e la lettura che sia veramente un dono alla città e ai lettori. Ma questo sarà possibile in futuro, sperando in sensibilità più attente e capaci di accogliere le proposizioni dell’operare culturale.
Un libro al giorno… toglie l’incultura di torno, pacifica e sana, dona sguardo e respiro.
Un libro al giorno fa chiaro intorno, aiuta l’incontro con l’altro, lo scambio. Cresce un libro al giorno, il nostro sentire, la nostra critica e la nostra proposizione.

Il programma:

Martedì 3 ottobre, Fondo Verri, ore 19.30
L’amaro e il Tempo, incontro con Goffredo Fofi. Intervengono Luigi De Luca e Mauro Marino

Mercoledì 4 ottobre, Fondo Verri, ore 19.30
Ripoliticizzare la politica, (i libri di Icaro) un libro di Michele Graduata presentato da Egidio ZacheoGiovedì 5 ottobre, Fondo Verri, ore 19,30
L’arte della cura
Appunti di vista, esperienze e testimonianze di riabilitazione psichiatrica (i libri di Icaro) presentato da
Tetti Minafra e gli autori del libro

Venerdì 6 ottobre, Cinema Elio, Calimera, ore 20.00
I luoghi e la memoria
Antonio Errico ed Eliana Forcignanò presentano Il sole e il sale romanzo griko salentino di Rocco Aprile (i libri di Icaro)

Sabato 7 ottobre, Fondo Verri, ore 19,30
Il possibile dire. Le scritture corali.
Luciano Pagano presenta Canto Blues alla Deriva, (poet/bar – Besa) & reading
Domenica 8 ottobre, Fondo Verri, ore 19,30
Resistere alla dimenticanza
Omaggio ad Edoardo De Candia
Maurizio Nocera, Edoar-Edoar, (ed. il Raggio Verde)
Elio Scarciglia presenta Un grande artista o un uomo alla deriva (47’)

il Fondo Verri a.c. è a Lecce in via Santa Maria del Paradiso 8 nei pressi della Chiesa del Rosario il nostro numero telefonico è 0832-304522, l’email: marinoma8[CHIOCCIOLA]fondoverri.191.it i nostri blog: http://fondoverri.splinder.comhttp://leparoledidentro.splinder.com

Sabato prossimo a Fasano per la “Festa dei lettori”


Sabato 30 settembre, nell’ambito della “Festa dei lettori” sarò all’ITC Salvemini (Auditorium) di Fasano (ore 11.00) per presentare il “Canto Blues alla Deriva“, la stessa mattina, assieme a me, ci sarà Rossano Astremo, che presenterà la sua rivista “Vertigine”.

il più bel giacinto del mio giardino


facchetti.JPGQuando avevo nove anni non capivo un cazzo, cercavo di far breccia nella nebbia leggendo qualche libro, a scuola ero bravo, omologarmi tra le quattro mura della scuola mi serviva a non rimpiangere il fatto di prendere bastonate a improperi quando giocavo a palllone. Ero una schiappa. Ero uno di quelli senza un minimo di tattica che segnano semplicemente perchè si trovano al momento giusto nel posto giusto e, soprattutto, non si stancano mai di fare avanti e indietro come i pirla. Abitavo a Novara, giocavamo nel quartiere di Sant’Agabio, il campetto era di fronte ad una cascina che nel 1989 fu rasa al suolo. C’era soltanto una cosa che mi faceva acquistare un po’ di credito: il mio pallone di cuoio vinto con i punti della nutella e firmato da Giacinto Facchetti. Non mi ricordo quanti vasetti di nutella dovetti svuotare per accumulare i punti, non potevo crederci, l’emozione di correre dal benzinaio per chiedergli, pallone in una mano e cannuccia di plastica nell’altra, di gonfiare il pallone con dentro la camera d’aria arancione. Un calcio in faccia o nel basso ventre ed eri finito, per venti minuti potevi arrenderti a stare lì ad aspettare di rientrare,maledicevi tutto tranne Giacinto Facchetti, la nutella c’entrava poco o niente, non c’entravano i soldi necessari per l’acquisto di ogni barattolo, era come se il pallone te l’avesse regalato lui, c’era la sua faccia e il sorriso sulla lettera che accompagnava il pallone di cuoio bianco e nero nuovo di zecca, era come se Giacinto ti avesse scelto tra un milione di ragazzini dalle ginocchia spellate e i gomiti neri per giocare in sua vece e diffondere un verbo di scivolate. Addio!

Carlo Bordini a Tricase.


palazzogallone.jpg

Domani sera, nell’ambito della rassegna Passaggi d’autore (trovate qui il programma completo dell’evento incominciato ieri) interverrò insieme a Massimo Barone alla presentazione di “Gustavo. Una malattia mentale” (Avagliano Editore), di Carlo Bordini.

125 anni dopo, per chi suona Campana? per voi!


dinocampana.jpgCentoventicinque anni fa nasceva Dino Campana, il poeta che ha traghettato la nostra poesia dall’ottocento al novecento. Ecco due sue poesie:

I piloni fanno il fiume più bello

I piloni fanno il fiume più bello
E gli archi fanno il cielo più bello
Negli archi la tua figura.
Più pura nell’azzurro è la luce d’argento
Più bella la tua figura.
Più bella la luce d’argento nell’ombra degli archi
Più bella della bionda Cerere la tua figura.

(per Sibilla Aleramo)

Sdraiata nel carrettino

Sdraiata nel carrettino
Con il zio prete vicino
Bellezza ecclesiastica
Eletto giardino
Occhi di mandorla e sensuale
Che la bocca non si vede
Che il seno non si scorge
Dietro le ruote del tuo carrettino
Sono come un bambino
La fronte scritta sotto la fratina
Che hai gli occhi pallidi come una bambina
Il viso è muscoloso seta pallida
Nel riso della prima gioventù
Penso dove consista la tua bellezza
Questa sera davanti al giardino
Occhi a mandorla e sensuale
Che la bocca non si vede
Che il seno non si scorge
Grassa canonichessa sdraiata nel carrettino
Con il zio prete vicino
Che la bocca non si vede
Che il seno non si scorge
IL viso è muscoloso seta pallida
Nel riso della prima gioventù.

Canto Blues alla Deriva – Sabato 26 Agosto – al Palazzo Ducale di Martano – Margini 2006


libano.jpg

AVVISO AI NAVIGANTI:
Sabato 26 Agosto
, presso il Palazzo Ducale di Martano, alle ore 19.00 (circa), nell’ambito della rassegna Margini 2006, avremo occasione di presentare il “Canto Blues alla Deriva“, in un reading/presentazione con gli autori del “Canto Blues alla Deriva”. Siete tutti invitati a partecipare.

(foto Daquella Manera).

vacanza meccanica – il nuovo assessorato alla cultura della Provincia di Lecce (di Mauro Marino)


gallipoli.jpgIl nuovo assessorato alla cultura della Provincia di Lecce
di Mauro Marino

I nomi contano, condensano l’esperienza, la competenza, le capacità di chi li porta. La politica, nei suoi organigrammi, non sempre declina il nome con il “chi è”. Incarichi, mansioni e ruoli si destinano in base a posizionamenti in quota ai partiti o a calcoli ‘astrusi’ che sfuggono alla comprensione delle persone che nome non hanno, se non quello generico di “gente” o quello più civico di “cittadini”. Questa volta, pare non sia del tutto così. C’è un nome per il nuovo assessore alla cultura della Provincia di Lecce: Sergio Blasi, sindaco di Melpignano e attuale segretario provinciale dei Democratici di Sinistra. Una storia personale e politica lunga di anni, tutta volta al ‘fare’, un operare capace di avere idealità ed idee, di muovere cambiamento e proposizione. Va sottolineato che l’esperienza amministrativa del personaggio è di tutto rilievo. Melpignano è paese organizzato secondo canoni di modello organico e trasversale. Lavoro culturale, qualità urbanistica, qualità ambientale, qualità educativa si intersecano nel quotidiano politico di quella comunità, con un’armonia che dimostra di avere pochi punti di squilibrio. Ora, la Margherita non è contenta; il centro destra non è contento e ‘interroga’; il presidente Pellegrino rimanda tutto a settembre. Possiamo provare a comprendere le ragioni di ognuno ma quello che più preme a chi opera in ambito culturale è – anche al di là del nome – la funzionionalità dell’assesorato e il suo ruolo nel territorio. Quell’ufficio è stato il punto di innovazione più rilevante della politica salentina in questi ultimi 10-15 anni, con una sorprendente sintonia con le cose della Storia. L’intuizione che il territorio doveva valorizzare le sue energie sottese, la necessità di dare una forte connotazione alla sinergia tra sistemi – economia, risorsa ambientale, tradizione, cultura, turismo – sono state le leve di quel virtuosismo che ha coniugato le strategie politiche con lo spontaneismo di chi, negli ‘spunti culturali’, ha trovato un suo autonomo ruolo di protagonismo. Un motore che oggi si mostra logorato, in ‘ansia’. Sembra esaurita la vena di novità e poco si fa per dare risalto e stabilità al portato della precedente stagione di ‘rinascenza’. Avevamo invocato, all’inizio della consigliatura Pellegrino, una correzione di rotta e una maggiore attenzione verso la risorsa territoriale, l’apertura di una fase di decantazione e affinamento in supporto alla qualità creativa emersa sull’onda della ‘scoperta salentina’. Non solo quella musicale, che per prima si è prestata all’usura essendo chiave sensibile di apertura a correnti, consumi e mode. La pizzica, canone identitario sdoganato dal purismo ‘folk’ e celebrato dalla ricerca compositiva, è oggi prodotto ‘elettrico’, molto spesso volgarizzato e svuotato di suono e di senso. Strada comunque se ne è fatta. Sappiamo tutti l’attenzione che il movimento musicale salentino richiama e quanto “apre” come opportunità di promozione territoriale. Ma ciò che è interessante indagare, conoscere e valorizzare sta tutto intorno alla musica. La ricerca creativa ha prodotto in questi anni esperienze di rilievo che se ben sostenute possono disegnare quella qualità di turismo che tutti perseguiamo al di là della parentesi stagionale. Al Salento, lo si dice da anni, non serve un turismo di conquista, l’usa e getta vacanziero da litorale romagnolo (che pure ha prodotto un alto livello di offerta legando il litorale col suo divertimentificio all’entroterra d’arte e di cultura, punteggiato di festival di alto richiamo dove la cultura è bene da partecipare e non da consumare). Utili sono eventi di qualità, richiamo per visitatori consapevoli, capaci di approfondimento e di rispetto, capaci di condividere, e anche ispirare, scelte di conservazione e tutela della risorsa ambientale. Molte esperienze di valorizzazione della invenzione creativa, messe in campo nel passato, sono state frustrate e hanno avuto vita breve. Due esempi: gli esperimenti di ‘Sale’ e ‘A Levante’, film corali che allenavano la scena dei videomakers costruendo momenti di scambio e di lavoro comune; le esperienze di ‘arte del territorio’ a Tricase, Cursi e San Cassiano. Mentre la maturazione di design, arte visuale, teatro, danza non ha adeguato accudimento. L’unico momento di crescita esperienziale sembra essere quello della Notte della Taranta che muove una coralità di energie nel suo progressivo concretizzarsi per l’evento finale. A questo crediamo il nuovo assessore alla cultura dovrà provvedere ristabilendo quel laboratorio, quello spirito di scambio che sembra essere polverizzato dall’impeto del “successo” salentino. Ridare spinta, motivazione e luoghi a quel diffuso mondo che ha saputo (e ancora sa) nutrire la particolarità di questa terra, concertando una politica culturale in grado di stabilire priorità e opportunità, all’interno di una efficace rete di comunicazione. E poi, c’è la partita per Lecce…

[in vacanza meccanica con piccola pausa, vicolo di gallipoli, internet point (?), riflessione interessante di Mauro Marino sul nuovo assessorato alla cultura di Lecce che ho ritenuto utile postare su queste pagine personali, buona lettura, buon San Lorenzo]

pronti per la partenza


bigastronaut.jpg

sono pronto. Per una decina di giorni sarò impegnato in attività fuori dell’atmosfera, non potrò collegarmi con continuità, chi vuole comunicare con me potrà farlo con il telefono o con la posta celere, ci sentiamo tra una decina di giorni. Per chi si trovasse in zona Anzio/Nettuno l’11 agosto c’è un reading intitolato “Otto poeti nell’immondizia”, troverete qui tutti i dettagli. Ieri c’è stata la presentazione del “Canto Blues alla Deriva” a Noci, ringrazio Vittorino, Antonio, Francesco e Irene. Nel mese di agosto faremo il possibile per organizzare una presentazione con gli autori del CBD, più saremo e meglio sarà. Ci sentiamo.

Nel frattempo potete acquistare il “Canto Blues alla Deriva” (costa cinque euri), dal vostro libraio di fiducia oppure su IBS o UniLibro.

Se invece volete supportare Musicaos.it cliccate sui banner pubblicitari, riusciremo anche quest’anno a coprire parzialmente le nostre spese.

Prima della fine del 2006 uscirà “Re Kappa“, il mio romanzo. Al momento potete trovare una foto qui.
Approfitto di questo blog per fare un saluto a tutti i miei amici, collaboratori e colleghi di lavoro, grazie.