Cosa sono i ricordi. I ricordi sono ciò che resta di noi, dentro noi, quando ancora ci siamo. I ricordi sono ciò che riusciamo a trattenere sempre, almeno così crediamo. Poi ti succede che cerchi, ti sforzi di ricordare un nome, ma come si chiamava quella lì, giusto perché magari sei in giro con la macchina, hai appena parcheggiato, vedi un volto conosciuto, magari una giovane impiegata che ti sembra di averla vista un’altra volta, in un altro tempo, in una vita così distante da non crederci, da non riuscire ad immaginare come possa essere successo che la tua vita fosse divisa in frammenti così minuscoli e distanti, come una nebulosa, come nei modelli di descrizione della rete e dei link che vanno tanto di moda nella blogosfera, dove si vedono micropuntini che sono collegati gli uni agli altri da fili sottilissimi e ognuno di quei micropuntini altri non è che un blog, una vita, una persona. Punte di spillo, capocchie di un eczema che comincia con una piccola macchia sulla pelle e si estende a ricoprire tutto quanto il corpo, ne esistono di due tipi, esogeni e endogeni; i ricordi sono eczemi endogeni procurati da cause esterne. E allora la giovane impiegata altri non è che una ragazza della quale ti eri invaghito una decina di anni prima, appena finita la scuola superiore, quando frequentavi i centri sociali e andavi a tutti i concerti, tutte le dance-hall, tutti i rave e gli happening che evenivano nella provincia. I ricordi. La cosa migliore sarebbe tenere un diario. Ma chi è che diceva così. Ti ricordi?