“È facile smettere di scrivere se sai come farlo!”. Suggerimenti per abbandonare la scrittura.


“È facile smettere di scrivere, se sai come farlo!”.
Suggerimenti per abbandonare la scrittura. Edizione 1.0

Luciano Pagano

“utile, divertente, a tratti edificante”

disponibile dal novembre 2012

INDICE (1 – Una breve introduzione. Che cos’è questo libro e a chi si rivolge. 2 – Come smettere di essere ispirati. 3 – Come smettere di abortire best-seller. 4 – Va bene, scrivete. Chiedetevi il perché. 5 – Come smettere di scrivere grazie alle riviste. 6 – Come smettere di scrivere aiutandosi con il lavoro. 7 – Come smettere di scrivere grazie ai librai. 8 – Come smettere di scrivere usando i social network. 9 – Come smettere di scrivere grazie agli editori. 10 – Come smettere di scrivere grazie ai critici. 11 – Come smettere di scrivere grazie al self-publishing. Conclusioni)

“È facile smettere di scrivere se sai come farlo!” oltre a essere la guida ideale per chi vuole smettere di scrivere ma non ci riesce è anche il regalo più indicato da fare quando volete suggerire a qualcun* di smettere ma non trovate le parole.

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“Antonio F. di Pisa, padre di due bellissime bambine, voleva scrivere il seguito di Moby Dick. Grazie ai miei consigli ha cambiato idea in una settimana, ha vinto la crisi e adesso è un uomo ricchissimo”

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“Paolo, di Napoli, non riusciva a smettere di scrivere, nemmeno con l’aiuto dei suoi cari. Grazie ai miei consigli ce l’ha fatta e domani mattina come ogni domenica andrà a pesca”

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“Franca B. di Padova, grazie ai miei suggerimenti, ha smesso di scrivere in quarantotto ore”.

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Se conosci qualcuno che non riesce a smettere di scrivere, da oggi, puoi aiutarlo.

Caino, luce sulla storia del mondo. Su “Caino” di José Saramago.


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Sembra quasi impossibile, eppure è accaduto. Sembra quasi impossibile pensare che uno scrittore sia capace di realizzare ciò che desidera, fino all’ultimo, ed esprimere una visione del mondo e accompagnarla a opere ineccepibili (quasi tutte) secondo me, e portare un equilibrio dopo il tumulto, lasciando dietro sé, disarmato, il lettore.
"Caino", di José Saramago è un romanzo definitivo, lucido, un divertimento nella scrittura di questo autore, ovvero sia un deragliamento per ritornare sui propri passi, nell’analisi di uno dei caratteri più importanti e decisivi della sua scrittura: il dissidio tra radicalismo e religione. Sembra quasi impossibile, in questi tempi segnati da un’assenza di direzione (troppe direzioni?), immaginare l’esistenza di uno scrittore capace di essere coerente con il proprio pensiero. Questi sono i tempi in cui alla notizia segue la smentita puntuale, alla condanna del colpevole segue la sua assoluzione mediatica, tempi in cui l’innocente deve temere il giudizio frivolo dell’opinione, e non quello severo di un Dio che ti marchia e ti condanna a seguire la storia del mondo fin dal suo nascere.

Saramago, in questi tempi, forse ci andava stretto, ma a testa alta. Sua la decisione, perché un editore italiano come Einaudi non pubblicò il suo Quaderno (http://quadernodisaramago.wordpress.com/), nel 2009, di ritirare tutte le sue opere, in blocco, e farle ripubblicare in edizione economica con Feltrinelli. In quel quaderno (poi uscito con Bollati Boringhieri) Saramago prendeva posizione contro Silvio Berlusconi, "La cosa Berlusconi" lo definiva, come si può leggere ancora qui (http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/06/08/la-cosa-berlusconi/). Una virulenza in alcuni punti ignota agli scrittori nostrani, che magari non erano estranei a questo tipo di attacchi, ma non lo erano dall’altezza di tale radicalismo.

"Tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Belusconi è oramai da molto tempo caduto nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell’Italia del secolo XIX, durante la lotta per l’unità, una guida spirituale per l’Europa e gli europei. È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell’immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?". Per un altro paio d’anni almeno, purtroppo.

In Saramago accade che la riflessione filosofica si confronta con il sacro sul terreno aspro di una distanza senza ambiguità, con forte spirito di decostruzione e anti-dogmatismo.
Caino è un uomo, è forse il prototipo dell’uomo peggiore, quello che uccide suo fratello. Eppure già nel racconto biblico di Genesi (24 versi in tutto) sono contenuti i germi della simpatia che l’uomo comune può provare nei suoi confronti. Lo scrittore portoghese si appella a questo filo di sottile simpatia per il perdente e, come a condurlo fuori dal labirinto della storia, lo accompagna attraverso alcuni degli episodi più salienti della stessa. I nomi dei luoghi dove si terranno questi episodi richiamano alla mente vicende forti, Babele, Sodoma, Gerico, Uz. Che cosa ha fatto Caino per essere meno gradito al Signore? Perché il Signore punisce chi si comporta secondo i suoi comandamenti? In apparenza Caino non ha fatto in tempo a peccare, nella dimensione astorica nella quale vive insieme a suo fratello Abele e insieme ai due genitori, Adamo e Eva. Questo essere distante dalla storia in teoria lo porrebbe al riparo dalla competizione. Così non accade, il Signore biblico di Genesi, infatti, è un signore che divide.

Caino, in questo modo, diviene origine della storia. Egli stesso, passando nelle feritoie di epoche vicine ha modo di assistere di persona a quelli che diventeranno gli episodi centrali della storia biblica, che è storia in quanto storia scritta, metafora del romanzo perché diviene nell’attimo in cui viene fissata sulla pagina. Saramago così compie un passo ulteriore, quello di porci davanti alla storia prima ancora che questa venga tracciata, smentendola, riscrivendola, disseminando la presenza di Caino, a volte osservatore, a volte agente, mai acritico.

La bravura dell’autore sta tutta nel chiudere, in centoquarantuno pagine, un romanzo che è anche un atto d’accusa nei confronti di chi, fin dalla nostra creazione, ci osserva, lasciandoci tutta la libertà, se ne siamo capaci, di volgere la storia a vantaggio del genere umano. E qui, in un gioco impietoso, il pensiero ritorna al Quaderno e alla "Cosa Berlusconi", e in quel chiedere "Gli italiani glielo permetteranno?", come a dire che il giudizio di Saramago, nei confronti dell’uomo messo faccia a faccia con la propria storia quotidiana, è senza appello. Nelle stanze del potere del nostro paese (dopo Sodoma, dopo Babele), oggi, circola la stessa atmosfera derisoria che c’è in uno degli episodi più belli del romanzo, quello dove Caino ferma la mano di Abramo su Isacco, in tempo perché il figlio del patriarca non venga ucciso, prima ancora che giunga l’angelo, arrivato in ritardo per un problema di volo.

http://www.ibs.it/code/9788807018060/saramago-jos-eacute/caino.html

La BandAdriatica su XL di Repubblica!


Arriva la banda!!!

“ARRIVA LA BANDA” SULLA COMPILATION PUGLIA SOUNDS NEW IN ALLEGATO A XL DI REPUBBLICA DI NOVEMBRE 2012

Votate la banda al concorso per la miglior clip promozionale

La BandAdriatica è presente con il brano Arriva la banda nella compilation Puglia Sounds New disponibile da Mercoledì 31 ottobre in allegato gratuito al numero di novembre di XL di Repubblica. La compilation è dedicata alla nuova scena musicale pugliese e contiene 19 tracce.

Anche quest’anno alla compilation sarà associato un concorso che assegnerà un doppio premio all’artista pugliese vincitore: xL ha chiesto ai gruppi presenti nella compilation Puglia Sounds Now di inviare una clip video di presentazione e, come accaduto lo scorso anno per la compilation Puglia Sounds Now, Puglia Sounds ha deciso di promuovere un concorso che premierà la clip più votata. Sarà possibile votare le clip sulla pagina facebook di xL e l’artista con il maggior numero di voti avrà la possibilità di realizzare un video clip professionale.

Questo è il link per votare la clip promozionale della BandAdriatica per il concorso fra tutte le band presenti nella Compilation di XL di Repubblica in edicola questo mese.

http://www.facebook.com/questions/544855122198433/

Ogni voto alla ciurma un miglio di mare Adriatico in più per tutti! :-)

ARRIVA LA BANDA (Finisterre 2012)

I brani del cd raccontano le storie d’Adriatico rivissute con lo spirito moderno del musicista migrante e trasmettono messaggi di integrazione. La maturità stilistica e compositiva raggiunta dalla banda in questi anni si condensa in undici tracce energiche e innovative, che mescolano groove sfrenati e folli (come in “A14”, “Balcaneve”, “Valzebù”) ad atmosfere rarefatte come ne “Il porto” intrigante ritratto dei porti d’Adriatico o in “Come fanno i marinai” omaggio alla canzone d’autore italiana rivisitata in un coinvolgente rebetiko greco. “La notte non è di nessuno” e “La vita che danza” esaltano la vocazione “d’autore” della banda che accosta momenti di espressività sfrenata a testi inediti che raccontano l’esperienza del musicista-marinaio, vissuta in prima persona nel progetto Rotta per Otranto che ha portato la BandAdriatica su una barca a vela per tutto l’Adriatico. In “Jatatorce”, brano che vede ospiti tre voci storiche della tradizione salentina (Enza Pagliara, Cinzia Villani e Maria Mazzotta), la banda torna a casa reinventando in un testo in dialetto salentino la tradizione corale d’Adriatico.

La musica della BandAdriatica è figlia del mare. Concepita nelle notti buie di calma piatta o nei giorni di sole cocente. Sul ponte di una nave che è stata magicamente il luogo d’incontro di culture e musiche diverse. Un viaggio, una scommessa diventano un progetto di musica e di vita che accomuna musicisti e navigatori che decidono di imbarcarsi insieme e di cercare un nuovo linguaggio comune, quasi che le lingue natie non fossero state fino a quel momento sufficienti per comprendersi fino in fondo. Un viaggio lungo, fatto di incontri fortuiti e di ricerche spasmodiche. E viaggiare per mare non è come viaggiare sulla terra ferma, è un cammino asservito alle voglie cangianti del vento e delle correnti. Dopo Contagio (2007) e Maremoto (2009), “Arriva la Banda” è il terzo cd dell’ensemble guidato da Claudio Prima.

“Arriva la banda” è promosso con il sostegno di Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV

Per vedere il videoclip di Arriva La banda

Negli ultimi tre anni la banda ha viaggiato e collaborato con Naat Veliov and Original Kocani Orkestra, Raiz e Radicanto, Eva Quartet (da Les mystere des voix Bulgares), Dario Marusic (Istria), Bojken Lako, Redi e Ekland Hasa (Albania), Ivo Letunic, Mateo Martinovic (Croazia) e ha reallizzato nel 2008 il progetto Rotta per Otranto – 15 musicisti, un veliero e 400 miglia in Adriatico diventato un film-documentario che racconta di uno straordinario tour di concerti e di incontri nei porti dell’Adriatico.

LINE UP
Claudio Prima
Organetto e voce
Emanuele Coluccia Sax
Redi Hasa Violoncello
Vincenzo Grasso Clarinetto
Andrea Perrone Tromba
Gaetano Carrozzo Trombone
Giuseppe Spedicato Basso
Ovidio Venturoso Batteria

Nel 2009 il progetto diventa “Rotta per Otranto” un film nel quale si racconta questa straordinaria avventura. Da Venezia a Capodistria, da Dubrovnik a Durazzo fino a Otranto, Idea 2 trasporta dei musicisti-marinai che raccontano in musica le proprie esperienze di viaggio. Musiche e testi originali percorrono un ideale periplo alla ricerca di un linguaggio nuovo che possa accomunare le diverse culture adriatiche, in ognuna delle quali da sempre è una banda o una fanfara a portare la musica nelle case della gente.

INFO E CONTATTI

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