Il poeta Loris Ferri canta il mondo dei Rom (Sigismundus Editrice)


Dopo il volume di saggi e interventi politici “Feudo Italia. Diario di un cervello in fuga” dell’intellettuale italo-francese Luigi-Alberto Sanchi e il libro d’arte “Il filo e il cucchiaino” composto a sei mani dal filosofo Alfonso Cariolato, dallo scrittore Giuseppe Signorin e dal fotografo Andrea De Stefani, l’Associazione culturale “La Gru” presenta la terza pubblicazione dell’omonima collana editoriale, gestita autonomamente all’interno della Sigismundus Editrice di Ascoli Piceno.
Si tratta di “ROM (uomo)”, un poema del viaggio e del destino universale e storico composto dal poeta marchigiano Loris Ferri (Fano, 1978).

Scheda libro: http://www.sigismundus.it/poesia/rom-uomo/

Scrive lo studioso croato Milan Jodic, nella nota che accompagna il testo:

“Tredici capitoli come i tredici apostoli di Majakovskij: questo romanzo in versi si disloca temporalmente lungo tutta la vicenda irrisoria dei Radaik; verosimile e barocca, visionaria, agli occhi del lettore si presenta come un’epica laica, una presa di coscienza eretica fondata sulla psicotropia della memoria. Un ciclo chimerico balcanico degno di fede nella sua schiettezza. Tredici capitoli: le illusioni, gli orrori, le sconfitte, gli ideali, i soprusi, gli aneliti mortificati dalla società intera, e dall’indifferenza infernale nei confronti di un giovane uomo: ciò che in lingua romanì si direbbe Rom. Nessuna idealizzazione nei confronti della materia trattata, bensì una discesa agli inferi della vita, ma anche un mantra verso i demoni dell’arte.
Havro Alexandar Radaik: il piccolo chierico vagante, l’io, il personaggio, l’anti-eroe, il pensiero stesso del linguaggio alchemico, vinto tra i vinti, il suonatore zigano alla fine dei conti.
Tredici capitoli in un finale chiaramente decifrabile, in cui Havro compie la sua scelta in un gesto di rabbia e amore, di dignità abissale, un atto di onestà nei confronti dell’esistenza stessa.”

Loris Ferri (Fano, 1978) ha pubblicato i libri di poesie borderlinea (Thauma, 2008; con una prefazione di Gianni D’Elia) e Corrispondenze ai margini dell’Occidente (Effigie, 2011; con Stefano Sanchini e una postfazione di Roberto Roversi).
Ha fatto parte del progetto “Calpestare l’oblio” (2009-2010) e della redazione della rivista di poesia e realtà “La Gru” (2005-2012).

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Sarebbe bello poter immaginare che, a partire da questo poema, qualche operatore culturale o associazione di volontariato potesse invitarci ad organizzare un incontro di poesia, un reading, un canto corale o anche un laboratorio collettivo di teatro in versi, rivolto ai giovani abitanti di qualche campo nomadi o comunità Rom, senza alcuna finalità che non sia quella di piantare a terra un seme di incontro e condivisione.
L’associazione di poesia e realtà “La Gru”, con questa opera di Loris Ferri, lancia la proposta come un messaggio in bottiglia e resta in attesa di un segnale.
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PRIME PRESENTAZIONI DEL LIBRO ROM (UOMO) DI LORIS FERRI:

Domenica 9 dicembre h.18,00
@ Chiesa sconsacrata di Santa Maria Maddalena (Pesaro)
in collaborazione con: MACULA
Centro Internazionale di Cultura Fotografica
"La Carne del Verso"
performance in poesia di Loris Ferri e Stefano Sanchini
ispirata alla mostra di Benedetta Bonichi: "Entelechia"
Musiche e suoni del polistrumentista: Michele La Paglia

Sabato 15 dicembre h. 22,00
@ Quilombo (Pesaro)
"Rom -uomo-"
Laboratorio di poesia/canzone
Testi e voce: Loris Ferri
Canzoni e voce: Frida Neri
Chitarra: Antonio Nasone
Frida Neri: già all’interno del progetto 2012 con Maroccolo, Zamboni e Magnelli (ex CSI) live per "Il fantasma dell’opera"

Sabato 22 dicembre h.18,00
@ Libreria Prosperi (Ascoli Piceno)
“Rom-uomo”
concerto in poesia e chitarra acustica
Testi e voce: Loris Ferri
Chitarra: Alessandro Buccioletti

“Cuore russo” di Carla Piermarini (Phasar Edizioni)


"Cuore russo" di Carla Piermarini (Phasar Edizioni)


Cuore Russo è una raccolta di poesie che descrivono un percorso, quello umano dell’autrice, dall’adolescenza alla prima maturità. Si passa lentamente dal romanticismo e dall’innocenza dei primi componimenti a composizioni più amare ma più sincere, nelle quali le parole non vengono selezionate per ammaliare il lettore bensì per destarlo dal torpore e dall’indolenza della contemporaneità. Ogni affermazione è netta, diretta, a volte spietata. Il tema dell’amore è un filo conduttore, anch’esso comunque indagato da più angolazioni, senza retorica. La Russia appare, scompare, per poi ricomparire come sfondo di una vicenda umana tutta al femminile. Poesie come appunti di viaggio, con tante immagini simili a scatti fotografici, scritte di getto e con semplicità per permettere attraverso la lettura di ricordare nitidamente l’esperienza vissuta e poter volgere lo sguardo sempre e comunque verso il futuro.

Carla Piermarini nasce a Fermo nel 1979. Nel 1998 si diploma presso il Liceo Scientifico “T. Calzecchi Onesti”, dove, durante il triennio, ha l’opportunità di studiare la lingua russa. L’interesse e la passione che la civiltà letteraria russa suscita nell’autrice la spingono a laurearsi nel 2004 in Lingue e Letterature Straniere, presso l’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi sulle liriche italiane di Nikolaj Gumilëv, raffinatissimo poeta russo del primo Novecento. Le lingue, la poesia e l’amore per i viaggi sono le passioni che hanno guidato fino ad oggi le scelte umane e professionali dell’autrice, che attualmente lavora come insegnante nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

http://www.phasar.net/catalogo/libro/cuore-russo

"Cuore russo" di Carla Piermarini (Phasar Edizioni), 2009, €7, pp. 56

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Info:
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