Venerdì 24 Marzo 2017 – Corigliano D’Otranto / Lu Mbroia – “Mi si scusi il paragone.” di Daniele Sidonio, presentazione live con Rachele Andrioli, Daniele Vitali, Daniele Sidonio


Associazione Art&Lab Lu Mbroia – Musicaos Editore
Venerdì 24 Marzo 2017 – Dalle ore 20.30

Presso
Art&Lab Lu Mbroia
(Via Marcello, Corigliano D’Otranto)

“Mi si scusi il paragone.
Canzone d’autore e letteratura
da Guccini a Caparezza”
di/con Daniele Sidonio

Presentazione / Live

intervengono

Daniele Vitali (Pianoforte)
Rachele Andrioli (Voce)

Venerdì 24 Marzo 2017, dalle ore 20.30, presso l’associazione “Lu mbroia” di Corigliano d’Otranto (in Via Marcello), si terrà una serata dedicata alla canzone d’autore e al suo rapporto con la letteratura, in compagnia di Daniele Sidonio (voce, chitarra e narrazione), Daniele Vitali (pianoforte) e la voce di Rachele Andrioli. “Mi si scusi il paragone”, che prende il titolo da una affermazione di Francesco Guccini contenuta nel volume, è il titolo del saggio edito da Musicaos Editore che Daniele Sidonio, giovane critico musicale (Rockit, Recensito.net) ha dedicato al rapporto tra letteratura e canzone d’autore, in Italia, dagli anni cinquanta a oggi. L’inizio della serata è previsto per le 20.30, con una cena presso l’Associazione, l’inizio della presentazione e del concerto sono previsti per le ore 21.30.

“Mi si scusi il paragone”, prende il titolo da unʼaffermazione di Francesco Guccini contenuta nellʼintervista inedita presente in questo volume, un viaggio nella musica e nei cantautori, da Amodei a Vecchioni, passando per Vasco Brondi, Brunori, Vinicio Capossela, Pierpaolo Capovilla, Paolo Conte, Leonard Cohen, Lucio Dalla e Fabrizio De André, De Gregori e Bod Dylan, Nick Cave, Sergio Endrigo, Lindo Ferretti, Guccini, Claudio Lolli, e ancora, Marlene Kuntz, Fausto Mesolella, Stefano Benni, Modena City Ramblers, Domenico Modugno, Paoli, Caparezza, Dente. Il saggio offre unʼanalisi e comparazione dei testi, in rapporto con le fonti letterarie, con le influenze sui cantautori e sulla musica degli ultimi cinquanta anni. Le interviste inedite contengono il punto di vista di alcuni dei cantautori italiani più importanti sul loro rapporto con la propria scrittura, poesie e canzoni. Un lavoro di ascolto meticoloso, che ha coinvolto alcune delle voci più importanti del panorama musicale italiano. Un saggio critico, interviste, indici (nomi, opere, ascolti, brani).
“Mi si scusi il paragone”, di Daniele Sidonio, è la fotografia di un momento, quello del cantautorato italiano passato e attuale, uno dei panorami più interessanti e in fermento, nel quale si assiste oggi a una nuova primavera, per forza delle tematiche, espressione e energia poetica.

prefazione di ERNESTO ASSANTE // postfazione di DAVIDE BELLALBA // interventi critici di PAOLO TALANCA, GIÒ ALAJMO // Con interviste a: Paolo Talanca, Giò Alajmo, Fausto Mesolella, Stefano Benni, Francesco Guccini, Cristiano Godano, Pierpaolo Capovilla, Dente, Brunori Sas. Interventi su Vinicio Capossela, Vasco Brondi

Daniele Sidonio, nato a Pescara il 9 maggio 1989, appassionato di musica, letteratura e sport, si laurea in Filologia Moderna all’Università di Firenze con una tesi in Teoria della Letteratura dal titolo “Capossela: viaggio testuale tra letteratura e musica”. Nel 2014 si trasferisce a Roma dove frequenta il Master in Critica Giornalistica dell’Accademia Silvio d’Amico concluso nel novembre 2015. Attualmente è curatore della sezione musica di “Recensito.net”, e collaboratore per “L’isola che non c’era” e “rockit.it”.

Rachele Andrioli, cantante, ha collaborato per anni con il gruppo “Officina Zoè”, uno tra i primi e più radicali nella riproposta della tradizione musicale salentina, partecipando con loro ai più importanti festival nazionali ed internazionali. Ha inciso diversi dischi come ospite nel panorama salentino, studia “Canto Jazz” al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, collabora con diversi progetti musicali (in duo con Rocco Nigro, Adria, Giro di Banda, Rosamarino).

Daniele Vitali inizia lo studio del pianoforte all’età di 10 anni sotto la guida del maestro Nunzia Di Leo. Partecipa a numerosi concorsi nazionali ottenendo il primo premio in diversi di questi. Consegue il diploma accademico di primo livello in pianoforte con il massimo dei voti e successivamente il diploma accademico di secondo livello in Contemporary Writing, Arranging and Production con votazione di 110 e lode presso il Conservatorio di Pescara sotto la guida del M°Angelo Valori. Collabora con numerosi artisti, sia in ambito musicale, sia in ambito teatrale, portando in scena, tra gli altri, spettacoli legati alle figure di Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber e Lucio Dalla. È autore, compositore e arrangiatore.

Informazioni:
Inizio ore 20.30 – Per la Cena o Per il Live+Presentazione: €5
Inizio Live + Presentazione Ore 21.30 – Cena + Live + Presentazione – €10
Associazione Art&Lab “Lu Mbroia”
https://www.facebook.com/Associazione-ArtLab-Lu-Mbroia-734423653269195/
cell. 338 120 0398

Venerdì 17 Marzo 2017 – Sante Le Muse – Fernanda Filippo presenta “Brucia con gli occhi chiusi tutto il tuo mondo”


Venerdì 17 Marzo 2017 – Ore 19.00
Agriturismo SANTE LE MUSE
(strada comunale Salve-Morciano n. 3)

“Brucia con gli occhi chiusi tutto il tuo mondo”
di Fernanda Filippo
presentazione e letture

dialoga con l’autrice
Luciano Pagano
(musicaos editore)

“Per questo cuore immortale che io non detengo.
Tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione.
Tu sei il grande sole che sale sulla mia testa
Quando io sono sicura di me.
Io ti amo per la tua saggezza che non è la mia.
Io ti amo contro tutto questo che non è illusione.
Io ti amo per tutti i tempi in cui non ho vissuto.
Io ti amo per amore.
Senza di te io non vedo altro
che una distesa deserta.”

Ritorna l’appuntamento con l’aperitivo letterario “Misticanze. Trame di parole, radici, gusto”, organizzato da “Sante Le Muse” in collaborazione con la Libreria Idrusa di Michela Santoro. Venerdì 17 Marzo, alle ore 19.00, sarà ospite Fernanda Filippo, e il suo libro “Brucia con gli occhi chiusi tutto il tuo mondo”, esordio poetico pubblicato da Musicaos Editore. L’autrice leggerà brani editi del suo libro e inediti, dialogando con l’editore, Luciano Pagano.

“Fernanda Filippo è una poetessa autentica, scevra da ogni meccanismo aulico, retorico, sintattico. Scrive di getto come un artista in preda ad un impulso irrefrenabile. Il suo è un lirismo lenitivo che guarisce da ogni malessere, non porta sollievo ma disillude dall’incanto che un verso ingannevole potrebbe suscitare. Libera dalle inibizioni di una vita attanagliata da dispiaceri e delusioni. Si interroga sul perché sia utile scrivere e con la sua innocente semplicità lo rivela: “Per urlare l’angoscia di un prigioniero […], per donare le emozioni sempre nuove […], per convincere che la vita la si può solo cambiare”. (Paola Bisconti)

Fernanda Filippo, cittadina salentina, appassionata di decorazione pittorica, esterna le sue emozioni scrivendo poesia da quando era adolescente

Info:
Sante Le Muse – Tel. 3427911059
http://www.musicaos.orginfo@musicaos.it – tel. 0836.618.232

Leggere migliora [5] – Newsletter, 4 marzo 2017


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n. 5 // sabato 4 marzo 2017

Questa newsletter di inizio marzo è dedicata a due storie, entrambe scritte da Davide Morgagni, “Strade negre” è il titolo del suo secondo romanzo, edito nella collana Fablet, che verrà presentato in anteprima a Parigi l’11 e il 12 marzo prossimi, e – a Lecce, l’8 aprile 2017. La prima storia scritta da Davide Morgagni e edita da Musicaos Editore nel marzo del 2014 è “I pornomadi”. A distanza di tre anni Davide Morgagni torna con una nuova storia, approfittiamo per farci dare i suoi consigli di lettura e augurarvi buone letture, tra classico e contemporaneo, poesia, narrativa e filosofia, con uno sguardo ai nostri prossimi appuntamenti e alla primavera che viene. Buona lettura.

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morgagni-strade-negre-musicaos-editoreSTRADE NEGRE – Il nuovo romanzo di Davide Morgagni.

Personaggi in cerca di lavoro, in cerca di cibo, in cerca di sesso, in cerca di umanità, esistenze che si giocano a testa o croce; suore, arcivescovi, mendicanti, monumenti, smog: “Castel Sant’Angelo m’appare rossiccio nel fresco tramonto romano questa sera, tutto è crepuscolo, tutto è Trastevere, e minaccia tramonti all’infinito. Io me ne sto in silenzio, pelleossa, col cuore dell’Impero che continua a palpitarmi dentro, a pomparmi di bianchitudini, dimentico per un istante gli etruschi e fisso Roma dalla finestra, nel traffico – Roma scheletrica succhiamarmi – Roma vegetale – Roma crocifissa – Roma comatosa – dolce morte a leggerne il prezzo – partono ancora altri applausi e intuisco che la lezione ci è stata data – la tortura è finita.”.
Strade negre” è un canto ininterrotto che si snoda per esperienze, affabulazioni, chilometri, bestemmie, sonore risate e abissi vertiginosi.
“Noi ci siamo spezzati, i vulcani eruttano ubriachi stracarichi di lamenti, e noi chissàchi, noi negri forse, col nostro impossibile, i nostri boschi e membri e schiume, con le nostre scimmie pesanti, noi risaliamo indemoniati incontro alle foci per farci un tiro fra milleonde, distrutti, squarciati, strafottenti, avanziamo decisi, drastici, dicendo addio all’amore, mai quieti nello splendore mai quieto… noi col nostro burrascoso desiderio d’approdare altrove, non contro, ma oltre, noi così carichi di teorie e sigarette, noi dementi, mai rabbiosi, noi magri e squattrinati, noi costruttori di ordigni e rotte, noi che puntiamo il dito negro, noi chissà chi, noi ce la ridiamo”.
Sono la Roma e la Lecce e Parigi a far da sfondo alle vicende del nuovo romanzo di Davide Morgagni, “Strade negre”, un nuovo colpo inferto alla lingua, alla sintassi, alle buone maniere, romanzo visionario, perché totalmente incollato alla superficie febbrile di ciò che descrive, attuale e immanente, perché racconta la realtà e la crea mentre essa stessa accade sotto i nostri occhi. Dopo avere esordito nel 2014 con il romanzo “I pornomadi” (Musicaos Editore), ritorna con una nuova storia.

Davide Morgagni nasce a Lecce, nel 1977. Si laurea in Filosofia. Autore, regista e attore delle pièce teatrali: “Todo el amor” da Pablo Neruda, “Riccardino III” da William Shakespeare, “Il Dottor Mefisto” da Christopher Marlowe, “Penelope a New York” da Joyce a Lorca. Autore del romanzo “I pornomadi” (Musicaos Editore, 2014).
Dal 2015 collabora con la compagnia di danza sperimentale THERASIA MC.

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“Da questo  universo boccheggiante emerge il ‘pornomade’, entità allo stesso tempo futuribile e arcaica, annichilita da cocktail micidiali di tedio domenicale e droghe audiovisive e non.” (Mangialibri, Lorenzo Coppolino)

“Strani e misteriosi personaggi si sviluppano nel romanzo d’esordio di Davide Morgagni, ovvero “I Pornomadi”. Un romanzo viscerale in un susseguirsi di storie, attimi e “flash” di vita, emozioni e situazioni, espresse in un linguaggio completamente inventato, rinnovato, fuori da ogni logica e sintassi, libero di potersi esprimere come un fiume in piena, saziando semplicemente quel bisogno di comunicare i propri pensieri, nudi e crudi, senza troppi fronzoli.” (SULPALCO, Sara Di Carlo)

“I PORNOMADI”, Davide Morgagni Che cosa sono, chi sono, cosa cercano “I pornomadi”? Uno shock, una perversione? Uno spreco, una lingua nuova, un vero viaggio iniziatico? “Il peggio passa e se ne fa una sintassi”, come scrive Davide Morgagni, che si muove attorno al centro di una realtà terrificante, costruita sul delirio, una parola dopo l’altra, come una piega, una ferita e ancora: quale immagine di società ne verrà fuori, quale nuova generazione di pornoumani, derive, rizomi, resisterà a questo romanzo increato dove il mondo è immediatamente vita, subito, adesso? Davide Morgagni, nel suo romanzo di esordio compie un gesto liberatorio nei confronti della sintassi, di quella lingua che spesso viene abusata entro limiti di convenzienza, confondendo l’essere di ciò che si racconta con la gabbia ‘scolastica’ delle buone maniere, ammiccanti per il lettore. “I pornomadi” racconta le vicende del primo “pornomade”, in una realtà cittadina, metropolitana, che sarebbe assenza totale e gratuita, totale indifferenza, se non fosse per l’accensione atomica che il testo fornisce alla realtà stessa. Qui si “è” nel momento stesso in cui ci si racconta, perfino l’oggetto inerte, quando viene ritratto, acquista una dimensione poetica e extrasensoriale, trascendente. Ecco perché ne “I pornomadi” di Davide Morgagni il testo e le immagini fotografiche di Lorenzo Papadia costituiscono particelle di un tutto, sostanza e materia di canto. Un viaggio onirico. È un testo questo che sospende il tempo, diluendo l’attesa di un finale che è fine, scopo vero e essenza di questa vera e propria “macchina sonora”. Una lingua nuova, risorta come una fenice sulle macerie lasciate dal passaggio dello scritto del morto orale di Carmelo Bene, della petite musique di Louis-Ferdinand Céline, degli esperimenti lisergici di Burroughs, dei Millepiani rizomatici di Gilles Deleuze e Felix Guattari, e, infine, della scrittura musicale di James Joyce. “Ci sono due modi per non amare l’arte, il primo consiste nel non amarla, il secondo nell’amarla razionalmente”, scriveva Oscar Wilde, lo sa bene Davide Morgagni che nella narrazione della sua storia realizza una macchina letteraria nuova che è allo stesso tempo una storia dissacrante, canzonatoria, eccessiva, godibile, al di là delle possibilità stesse di ogni formalismo. Solo chi ha paura di ammettere che le cose stanno così, può sfuggire al rutilante meccanismo de “I pornomadi”.

sceltipervoi-musicaoseditore-newsletter

davide-morgagni-photo-sDavide Morgagni, autore di “Strade negre”
e de “I pornomadi”, ha scelto delle letture
per questa newsletter di Musicaos Editore,
eccoli:

 

ulissejamesjoyceUlisse, James Joyce, Newton Compton (A cura di Enrico Terrinoni, Traduzione di Enrico Terrinoni con Carlo Bigazzi)  Ulisse di James Joyce, sin dal giorno della sua pubblicazione – il 2 febbraio del 1922, quarantesimo compleanno dell’autore – era destinato a mutare radicalmente le sorti della letteratura contemporanea. Il romanzo è la cronaca di una giornata reale, un inno alla cultura e alla saggezza popolare, e il canto di un’umanità rinnovata. L’intera vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore, tra i primi bagliori del mattino del 16 giugno 1904 – data in cui Joyce incontra Nora Barnacle, la futura compagna di una vita, che nel tardo pomeriggio dello stesso giorno lo farà «diventare uomo»… – fino alle prime ore della notte del giorno seguente. Il protagonista principale, l’ebreo irlandese Leopold Bloom, non è un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo di larghe vedute e grande umanità, sempre attento verso il più debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userà con lui. Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato Stephen Dedalus – già personaggio principale del libro precedente di Joyce, Dedalus. Un ritratto dell’artista da giovane – e Molly Bloom, la moglie dell’ebreo, vera e propria regina del romanzo. Alla fine, stesa sul vecchio letto scricchiolante, Molly sarà intenta a riflettere – in un monologo di più di ventimila parole non scandite da punteggiatura – sulla giornata appena trascorsa, sul suo tradimento del marito, su ogni ricordo del passato, e sui potenziali futuri immaginati. Figura dalla solida corporeità, Molly è una donna gloriosamente istintiva,ma anche resistente a una qualunque forma di caratterizzazione categorica. Ulisse è un romanzo della mente: i monologhi interiori e il flusso di coscienza sono una versione moderna dei soliloqui amletici. Si insinuano gradualmente nelle trame dell’opera, fino a dissolvere ogni limite tra narrazione realistico-naturalista e impressione grafica del pensiero vagante. «Chiunque legga Ulisse può dichiararsi un esperto», spiega Declan Kiberd. È un testo che detta le condizioni della propria lettura.

franzkafkaIl messaggio dell’imperatore, Franz Kafka, Racconti (Adelphi) «L’imperatore – così dice la leggenda – ha inviato a te, singolo individuo, miserabile suddito, ombra minuscola fuggita dall’abbagliante sole imperiale nelle più remote lontananze, proprio a te ha inviato un messaggio dal suo letto di morte» (Franz Kafka).

friedrichnietzscheLa gaia scienza, Friedrich Wilhelm Nietzsche (Rizzoli) La gaia scienza è il più bel bouquet nietzschiano, magicamente sospeso tra un ciclo che si chiude e un altro che si apre. I risultati di una lunga e profonda ricerca fioriscono senza sforzo, come prodotti naturali, generando una scienza divenuta libera e gaia. Divisa in cinque libri, che contengono tutte le più grandi intuizioni di Nietzsche, La gaia scienza è incastonata in una cornice poetica composta da tre raccolte di versi: gli Idilli di Messina, Scherzo, malizia e vendetta e I canti del principe Vogelfrei. Nelle crepe dell’approccio illuministico della prima produzione aforistica nietzschiana percepiamo già i toni violenti che infuocheranno le opere post-zarathustriane.

arthurrimbaudIlluminazioni, Arthur Rimbaud (Newton Compton, 1994) “La poesia di Rimbaud divenne col nuovo secolo, come scrisse Raymond Radiguet, la Bibbia dei tempi moderni, ma divorata più che meditata è stata anche oggetto di vere e proprie falsificazioni, a cui qui, per quanto riguarda le Illuminazioni, si pone riparo con una edizione del tutto particolare che ricostruisce l’integrità del testo originario con la riproduzione, accanto alla traduzione, per la prima volta, dei manoscritti dello stesso poeta. L’opera integralmente curata da Gabriele-Aldo Bertozzi, notissimo interprete dell’autore, assieme ad una esaustiva prefazione, si avvale di un commento critico del tutto inedito per ogni singola poesia; e infine di una bibliografia scelta che mette ordine in una pubblicistica corrente diventata babelica”.

federicogarcialorcaPoeta a New York, Federico García Lorca, (Einaudi, 2008)  Nel 1929 García Lorca va a New York e ci sta circa un anno, abbastanza per vedere gli effetti devastanti della crisi economica. Questo viaggio gli ispira una serie di poesie «americane» sulle quali continuerà a lavorare fino alla morte. Il libro uscirà postumo, nel 1940, con il titolo Poeta en Nueva York.  È probabilmente il punto più alto della produzione letteraria di García Lorca: quello in cui i suoi versi riescono a fondere perfettamente i temi politico-sociali con i modi espressivi del surrealismo. La nuova traduzione di Glauco Felici si basa sul testo ricavato dal manoscritto originale.

Que ya las cobras silbarán por los últimos pisos.
Que ya las ortigas estremecerán patios y terrazas.
Que ya la Bolsa será una pirámide de musgo.
Que ya vendrán lianas después de los fusiles
y muy pronto, muy pronto, muy pronto.
¡Ay, Wall Street!

Ormai i cobra fischieranno sugli ultimi piani.
Ormai le ortiche faranno tremare cortili e terrazzi.
Ormai la Borsa sarà una piramide di muschio.
Ormai verranno le liane dopo i fucili
e molto presto, molto presto, molto presto.
Ahi, Wall Street!

deleuzeguattari“Millepiani”, Gilles Deleuze, Félix Guattari (Castelvecchi) Nel 1980, quando, in Francia, Gilles Deluze e Felix Guattari diedero alle stampe la prima edizione di Millepiani, la nuova dimensione del pensiero filosofico aperta dalle riflessioni dei due pensatori fu subito evidente, anche se fu necessario ancora del tempo prima che la densità e la centralità dei temi affrontati da quest’opera venissero recepite in tutta la loro importanza. Deleuze e Guattari, con uno sforzo analitico capace di andare dritto al cuore del contemporaneo, isolarono concetti indispensabili per comprendere la realtà del mondo dopo la fine del Ventesimo secolo. Parole-chiave come “rizoma”, capace di descrivere l’orqanizzazione reticolare e la relazione comunitaria attraverso la quale viene prodotta la conoscenza; interpretazioni illuminanti dell’attuale deriva tecnologica e la conseguente possibilità di parlare di un “corpo post-organico”; l’identificazione di un apparato repressivo visto come “macchina da guerra” inglobata nel cuore delle società avanzate; la descrizione di un pensiero nomade, aperto, che procede per intersezioni… tutto questo, insieme a molti altri concetti con cui lo scenario culturale è andato familiarizzandosi fanno di “Mille piani” un punto di riferimento assoluto: l’opera filosofica che meglio identifica il nostro tempo.

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Copie per recensione dei libri di Musicaos Editore possono essere richieste scrivendo all’indirizzo info@musicaos.it.

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8 Marzo 2017 – Gioia del Colle – Castello Federico II di Svevia – Donne a confronto, l’anima racconta. Riflessioni e dialogo. Presentazione con “Irene e Frida”, di Simona Cleopazzo e “Lo spazio dentro”, di Elisabetta Liguori.

“STRADE NEGRE” – Davide Morgagni
11 Marzo 2017 – Parigi – ISOLA LA CANTINE LITTÉRAIRE
12 Marzo 2017 – Parigi – Parigi – TAPPO
8 Aprile 2017 – Lecce – Officine Culturali ERGOT

11 Marzo 2017 – Lecce – Officine Culturali Ergot
Claudia Di Palma presenta “Altissima miseria”

24 Marzo 2017 – Corigliano d’Otranto (LE) – Lu Mbroia – “Mi si scusi il paragone. Canzone d’autore e letteratura da Guccini a Caparezza”, di Daniele Sidonio
presentazione concerto con Daniele Vitali (pianoforte), Rachele Andrioli (voce), Daniele Sidonio (chitarra, voce, narrazioni)

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