Salvatore Nuzzo. “Pigramente cigola il tempo. Poesie 1972 · 2017”, Poesia 05


“Pigramente cigola il tempo. Poesie 1972 · 2017”,
Salvatore Nuzzo, (Musicaos Editore, Poesia 5)

Questo volume raccoglie le poesie di Salvatore Nuzzo, scritte tra il 1972 e il 2017. Quarantacinque anni di scrittura e ricerca di una forma che delinea la realtà con mezzi essenziali. È il “tempo” il protagonista assoluto in questa storia, come delinea Nicola Russi nella prefazione al volume. Salvatore Nuzzo, è “l’archeologo dei suoi luoghi dell’anima, pronubo d’una poesia che si fa epifania del nostro esistere da giovani: si fa autunno, colore di ottobre; si fa carnevale che fa incetta di urla, per strada, di fanciulli; la poesia si fa sogno che raccoglie gli anni del poeta “in una favola triste”; di un poeta “presente ad ogni umana vicenda”, un giullare, “il più triste giullare/ che scrive versi d’amore/ a una ragazza segreta”; si fa estasi davanti a un mare che gli regala l’estro dei sogni e il ripetere delle ultime cose ancora sue; si fa orrore perché s’empie di morte la terra, con tutti i cieli in fuga, con “oceani e mari senz’acque”. La sua poesia si avvia a correre il rischio di mitizzare un sentimento che adombra un’immagine che volge ad un’istanza: quella di rimanere “felicità incorporea, pura ombra”, come si esprimerebbe Pedro Salinas, nella sua poesia “Possesso del tuo nome”.

“Un labirinto di fatiche
l’umana esistenza,
un filo tenue
che lega e sostiene sequenze e stagioni,
accadimenti imprevisti
snodando una storia,
costruendo un’identità;

manoscritto
compilato giorno per giorno
con errori e abrasioni,
slanci e timori;

biografia inquieta e nervosa
con frenate e silenzi,
tristezza e fierezza,
lotta e resa,
dubbio e certezza,
passione e delusione.

Ordine e disordine
il tempo della vita.”

“La poesia di Salvatore Nuzzo va incontro ad un Oscillamento d’amore, ad una Assenza struggente; ad un Impegno d’amore; e prorompe in un turbinio di parole che si mescolano al vento che entra nei capelli scarmigliati della donna amata; alla pioggia che bagna i due corpi cadendo sulla loro allegria.” (Nicola Russi)

Nei versi di Salvatore Nuzzo è caratterizzante la presenza della natura, nella quale si inscrive l’uomo come partecipe del paesaggio, comprimario, c’è l’alternarsi delle stagioni con i diversi stadi del tempo in relazione agli stati dell’animo. L’acqua che lava, la pioggia che cade, una “ragazza segreta”, il distacco di un amore che non è raggiunto. La collocazione geografica precisa, sulle coste dell’Adriatico, con gli scogli, la natura, il tempo che passa, il fragore delle onde, il frangersi dei flutti, insieme alle atmosfere brumose del Nord Italia, negli anni Settanta. La poesia, in “Pigramente cigola il tempo”, è intesa come luogo di soluzione dell’essere, dove trovano compimento i pensieri dinanzi alla forza della natura. Lo scorrere del tempo attraverso lo scorrere dei momenti fotografati nei versi, un altro autunno, una sequenza, ad esempio, tra quello del 1972 e quello del 1973, “Sono io l’ottobre più triste,/brandelli d’uomo/senza tinte,/argilla pagana.”

La vicinanza a Ungaretti è una vera e propria influenza, un percorso appartato, una volontà di ascolto, presente in componimenti come “Il sogno” (“il libello sfogliare/pupilla tremula/al fragile rimorso d’amore”). “S’empie di morte la terra” è una delle poesie da cui l’autore incomincia il percorso di liberazione da ulteriori influenze, per acquisire una voce autonoma. “Svelamento”, “Impegno d’amore”, “Il vincolo”, “Entrava il vento”, i testi del 1974 e seguenti portano a una riflessione ancora più intensa, nella quale gli elementi del paesaggio fanno ancora da contralto a quelli dell’umore.

Importante anche il richiamo religioso, il ruolo dell’arca, la citazione dell’Ararat e delle Scritture. Il tema della pioggia, ricorrente in questi versi, trova nel tema simbolo dell’Arca e quindi del Diluvio, un punto di contatto tra la storia personale e la storia universale. “Fuori il buio si perde/in un labirinto di pioggia”. L’Arca di Noè è ciò che si salva dopo il disastro, ciò che racchiude quel che resta dell’umanità, il residuo, del sentimento e dell’individuo, ciò che ha ricevuto da Dio il permesso di restare, continuare la specie.

Salvatore Nuzzo (Marittima di Diso – Lecce, 1954) è Psicologo Psicoterapeuta a indirizzo cognitivo comportamentale nel Consultorio Familiare di Poggiardo, ASL Lecce, titolare di incarico di Alta Professionalità “Adozioni, Abuso e Maltrattamento minori”. Inoltre è coordinatore del Servizio Integrato Affido e Adozione dell’Ambito Territoriale Sociale di Poggiardo. Già Consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, è stato coordinatore della Commissione per l’Etica e Deontologia professionale e Direttore di “Psicopuglia”, Rivista – Notiziario dell’Ordine.
È perito del Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese di Bari e CTU del Tribunale Civile e del Tribunale per i Minorenni di Lecce. È autore di diversi contributi su temi di psicologia clinica, psicologia dell’educazione e delle relazioni familiari e affettive, deontologia professionale, organizzazione dei servizi socio-sanitari, etc.
Svolge attività di formatore e di consulente rivolta a genitori, insegnanti, educatori e operatori socio-sanitari presso scuole, parrocchie, comuni, associazioni e istituzioni.

“Pigramente cigola il tempo. Poesie 1972 · 2017”, Salvatore Nuzzo,
Musicaos Editore, Poesia 5, ISBN 9788899315763, Pagine 178, €14
Prefazione di Nicola Russi

“Le strade di Laura” di Patrizia Caffiero (Musicaos Editore)


Una nuova storia scritta da Patrizia Caffiero, un racconto, anticipazione del volume di racconti che uscirà, in autunno, con Musicaos Editore. L’ebook è scaricabile gratuitamente.

“Le strade di Laura” di Patrizia Caffiero (Musicaos Editore)

Laura vive con la sua famiglia a Pescara, è una giovane ragazza, i suoi occhi evocano creature del bosco e spazi sovrannaturali. Allʼetà di quattordici anni Laura si è iscritta allʼIstituto dʼArte della sua città. La vita di Laura è divisa tra il mondo di fuori e casa sua, dove viene picchiata, senza preavviso, senza motivo, senza ragione, dal padre, senza che sua madre muova un dito. Laura frequenta un uomo più grande di lei. Laura sogna di scappare, un giorno, scappare di casa, e andare a vivere in unʼaltra città.

“Molte volte, negli ultimi anni, aveva pianificato quella partenza senza confidarlo a nessuno. Un sorriso perenne le premeva dietro le guance tonde; era la certezza di poter fuggire dal suo luogo d’origine, che le aveva dato forza. I genitori credevano che aspirasse soltanto a farsi una famiglia, come tutte le figlie degli amici che conoscevano. Avevano sempre nascosto con cura agli estranei – così chiamavano tutti gli altri che non erano di famiglia – i problemi familiari, riuscivano a mostrare un’aria rispettabile. Per qualche misterioso motivo i genitori di Laura credevano che, nonostante tutto, la figlia fosse felice in casa con loro. Le botte erano incidenti e basta, accadevano di rado, i lividi svanivano e i sorrisi tornavano a tavola regolarmente, dopo qualche giorno.”

Lʼunica cosa che fa vivere Laura in armonia con se stessa è la pittura. Le sue grandi tele e le sue “teste” evocano una forza illimitata, una tenacia interiore che non ha freni. Perché cambiare è possibile, la fuga è a un passo. A Bologna Laura troverà unʼesistenza nuova, un lavoro, la realizzazione.

La violenza tuttavia ha segnato la sua vita, incidendo sul suo percorso una linea che Laura non sa se seguire o cancellare, una strada che è diversa da tutte quelle che ha percorso fino a oggi.

“Le strade di Laura” di Patrizia Caffiero è la storia di unʼesistenza difficile, radicale, alternativa. Un racconto estratto dalla raccolta di racconti inediti che Patrizia Caffiero pubblicherà con Musicaos Editore nellʼautunno del 2017.

Patrizia Caffiero, nata e vissuta a Lecce fino al 1996, si è trasferita prima a Ferrara, poi a Bologna e infine ad Anzola dell’Emilia dove ha “trovato” le sue radici, e lavora dal 2006 per il Comune come addetta alla cultura e bibliotecaria. È laureata in Lettere e Filosofia (Università di Lecce) con una laurea dak titolo “Pasolini e il Potere. Linee per un’interpretazione storico-politica.” S’interessa di cinema, il teatro, la letteratura; i suoi scrittori preferiti sono Maeve Brennan, Truman Capote, Karen Blixen, Jean Stafford, Paul Auster. Ha pubblicato per Miraviglia editore, nel 2007, “Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te”; sempre nello stesso anno, per la casa editrice Fernandel, un racconto per l’ antologia “Quote rosa”; nel 2009 un racconto per l’antologia “Fobieril – soluzione MANIAzina” (Jar Edizioni).
Aggiorna settimanalmente il blog letterario “Prima della pioggia” visitabile all’indirizzo: https://testiappuntinotedablogs.wordpress.com/

“Le strade di Laura”, di Patrizia Caffiero, Musicaos Editore, ebook, isbn 9788899315887
disponibile gratuitamente su tutti gli ebook store, anche su:

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