Italia-Marocco, ce lo giochiamo a calcio. Si arriva ai 10.


Praticamente una delle più belle scene degli ultimi venti anni di cinema italiano, a dir poco. Perfetto equilibrio di sceneggiatura, regia e colonna sonora. Quando ci vuole ci vuole.

La verità per caso. Twistori.


lovehate

Twistori.com è un sito semplice che ha un funzionamento altrettanto semplice. Il sito prende i feed direttamente da Twitter, con parole chiave determinate LOVE, HATE, BELIEVE, etc. Voi cliccate sulla parola e sullo schermo scorre uno stream delle frasi di twitter che contengono la parola. Ve lo suggerisco, è casuale al punto giusto perché ogni tanto affiori qualche verità eterna.

Il ritorno de “l’incantiere”, lunedì 30 Marzo a Lecce.


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Ritorna “l’incantiere”, la storica rivista di poesia curata dal “Laboratorio di poesia” di Lecce, diretta da Walter Vergallo e redatta con il supporto infaticabile di Arrigo Colombo, Gino Pisanò, Fernando Cezzi. “L’incantiere” è stato uno dei momenti di incontro di coloro che fanno e apprezzano la poesia. Memorabili alcuni numeri monografici, come quello su Dario Bellezza.

Questo numero è dedicato a Carmelo Bene. Il numero si apre con una poesia del Maestro. Segue un saggio di Walter Vergallo, intitolato Per Carmelo Bene: l’ego, il tu, l’oggetto (-natura); il tempo; il manque. E’ la volta poi di un ricordo di Piergiorgio Giacchè, intitolato significativamente “Perdere un amico”; per concludere poi la sezione critica della rivista con un intervento di Luigi A. Santoro, dal titolo “Ricordo”. Completano questo numero due interventi poetici, “Sul tema della donna pensosa” di Arrigo Colombo e “nel viaggio: segno voce significazione simbolo”, di Walter Vergallo. Il numero è impreziosito dalle fotografie di Anna Maria Contenti.

La rivista verrà presentata con uno spettacolo di poesia Lunedì 30 Marzo, alle ore 19.30, presso la Sala Conferenze del Castello Carlo V.

Cliccando sull’immagine qui sotto potete leggere la prima pagina, contenente gli indirizzi per richiederne una copia o per effettuare un abbonamento della rivista.

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È uscito il numero zero di Finzioni


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Complice forse il successo di diversi libri che hanno come tema principale il libro in sé e la lettura come esperienza fa piacere veder nascere un mensile di “lettura creativa”. Cresce (e non è una novità) l’attenzione nei confronti dei lettori. Non è una scoperta. I lettori ci sono, resistono, sono quanti sono ma restano forti, contro tutte le crisi. Che il piano di Silvio Berlusconi per aumentare le cubature domestiche sia dovuto al suo desiderio di fare in modo che ogni italiano, a casa sua, faccia spazio per una nuova libreria?

Vi consiglio la lettura del numero zero di questa rivista.

È uscito il numero zero di Finzioni, mensile di lettura creativa. Un approccio leggero a contenuti pesanti. Dentro ci sono un padrino (Friederich Durrenmatt) e una citazione del mese spiegata con un libro che non c´entra nulla. Ci sono recensioni su libri italiani, inglesi e graphic novel, una rubrica sui labirinti e una sulla scienza spiegata ai topi da biblioteca. In più c’è una sfida a Proust, qualche esercizio di stile, la posta dei lettori e un racconto inedito che ha vinto un premio molto importante.

È possibile scaricare il pdf del numero 0 a questo indirizzo http://www.finzionimagazine.it/pdf/finzioni0.pdf

Finzioni è anche on line (http://www.finzionimagazine.it), con contenuti inediti, microrecensioni, approfondimenti e la possibilità di iscriversi alla mailing list, per ricevere la rivista tutti i mesi nella propria casella di posta.
Su Facebook, al link http://www.facebook.com/group.php?gid=56009824579
e su aNobii, http://www.anobii.com/groups/01f4d56c546d0ddfd9/

Michele Pierri, Alda Merini. Una precisazione.


Pubblico qui di seguito una email ricevuta da Lucio Pierri, figlio di Michele Pierri, a proposito di un articolo scritto da Augusto Benemeglio e pubblicato qualche anno fa su Musicaos.it. L’articolo in questione riguardava il rapporto tra Michele Pierri e Alda Merini. Naturalmente sono a disposizione per ulteriori chiarimenti/informazioni/contatti, al mio indirizzo di posta.

§

Vorrei comunicare al prof. Benemeglio, a proposito del suo articolo su Pierri e Alda Merini, poeti di gazze, alcune precisazioni su quanto scritto.
La differenza di età tra mio padre Michele Pierri e la Merini era di trenta anni, la Merini non era alcolizzata, nel suo periodo di permanenza a Taranto non l’ho mai vista bere.
Non parlerei di eredi Pierri, perchè mio padre, primaro chirurgo  dell’ospedale civile, è morto pressocché povero,avendo come unica proprietà un alloggio INA casa, che è stato venduto per rispettare la sua volontà testamentaria e devolvere un terzo del ricavato alla Merini. Io stesso mi sono adoperato presso il giudice (dott. Vella) e il notaio (dott.Cito) perchè inviassero nel più breve tempo possibile quanto di sua spettanza, circa 70 milioni.
Il poemetto Chico ed io, composto per la morte di una gazza che viveva in famiglia con noi, non  consta di 54 versi, ma di 59 liriche, ed  è stato scritto da Pierri diversi anni prima di conoscere la Merini.
Nessuno ha trattato la Merini come una appestata dopo il suo ricovero nella psichiatria tarantina, peggio di un lager perchè per mancanza di spazio i malati erano costretti sempre a letto; abbiamo cercato di tirarla fuori al più presto, in quel momento anche mio padre era ricoverato in chirurgia e non ha potuto aiutarla. Andavo a trovarla dopo il lavoro, i medici  me la affidavano per farla uscire a passeggio insieme ad un altro giovane ricoverato, che non ho mai capito perchè stesse dentro.
Per avere informazioni più dettagliate su Michele Pierri e anche del rapporto con la Merini, è opportuno consultare il numero monografico della Rivista Cenacolo, “Omaggio a Michele Pierri”,  della Società di Storia Patria di Taranto, ed. Mandese anno 2004, dove è stata pubblicata una biografia da me scritta accanto ad  un esteso saggio di Donato Valli.

cordialmente Lucio Pierri

Mal di Primavera


Finalmente la Primavera, tra gli altri giorno dedicato alla Poesia, quella con la P maiuscola. I più si attrezzeranno, come al solito, citando la poesia di Alda Merini “sono nata il 21 a primavera“. Auguri a Alda, la più grande. Per tutti gli altri l’appuntamento è qui per le  RarefAZIONI futuriste. Riuscirà la poesia a farci dimenticare ciò che ci circonda? Oppure: riuscirà la Poesia a farci ricordare, verso dopo verso, tutto ciò che ci circonda?

Il Papa Genio


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AIDS, affermazioni di Papa Benedetto XVI, detto il Papa Genio, durante i prodromi aerostatici del suo viaggio in Africa (e se ci restasse?). I preservativi non sono la soluzione, i preservativi sono il problema. Chissà, forse gli credono. Il Papa Genio.

This is the end.


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“Questo romanzo è stato scritto nell’arco di quindici anni e assume la sua forma definitiva soltanto adesso, ora che la terza e ultima parte si aggiunge alle prime due che videro la luce nel 2001 e nel 2003. Del tutto rivisto nelle prime due parti, dunque, e finalmente concluso, “Canti del caos” si presenta in tutta la sua assoluta singolarità. Concepito per non lasciare indifferenti, a costo anche di suscitare reazioni di rifiuto, questo romanzo si accampa come opera incandescente, vertiginosa, un’opera che va a inscriversi immediatamente, di diritto, nel novero di quelle imprese estreme che come grandi massi erratici punteggiano la storia della letteratura. “Canti del caos” si è andato formando nel corso del tempo come un organismo vivente, pieno di violenza ma anche di delicatezza e dolcezza, di oscenità ma anche di trascendenza, di passaggi narrativi incalzanti e di affondi lirici. Nella sua gigantesca macchina realistica e metaforica vengono macinati e trascesi i codici, i generi e gli orizzonti letterari di questa epoca: la fantascienza, il poliziesco, il comico, la pornografia, il fantasy, l’horror, il romanzo d’amore, il saggio scientifico e filosofico, la meditazione religiosa e mistica”.

Antonio Moresco, Canti del caos, Mondadori, 9788804584452, pp. 1080

[continua]

Io Sudo e tu?


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Litigano di nascosto. Si spaccano in pubblico. Si nascondono. Si manifestano. Fanno gruppo. Fanno gruppuscolo. Fanno fazione. Si agitano. Hanno paura di scomparire inghiottiti dal Leviatano. Adorano il Leviatano. Telefonano. Prendono caffè. Si agglomerano. Costruiscono alleanze. Fondano correnti. Aprono le finestre. Chiudono il dibattito. Riaprono il dibattito. Si siedono e fanno silenzio. Accettano le direttive del direttivo. Contestano le direttive. Passa un po’ di tempo. Inaugurano. Ritrattano. Rifondano. Temono la dispersione e l’astensionismo. Rimescolano.  Proprio non va giù che il Nord li tiri sù. Proprio non va a Sud che il nord lo tiri giù. Assemblano. PiDieLlizzano. Fanno tanto moto. Davvero tanto moto. Tutti i giorni. Minoritari fanno tutti gli sforzi per non scomparire. Sudano.
Segno dei tempi, davvero: ma che bella questa Destra che si comporta da Sinistra!

Tira più un filo-bus…


filobus

Sono passati quasi due anni da quando nella nostra ridente città, dopo essere stati seminati e annaffiati, sono cresciuti i pali del filobus. Come sempre accade nel nostro paese (vedi alla voce centrali nucleari con un quarto di secolo in ritardo), anche nel piccolo di una cittadina del sud la defezione della lungimiranza sembra essere una delle doti di cui bisogna dotarsi per salire sullo scranno di un’amministrazione. Facciamo un filobus, va bene, e se facessimo decollare anche il bus, ovvero se lo facessimo andare come si deve? Faccio un punto della situazione. Tanto per cominciare il filobus dovrà mantenere le premesse/promesse di qualità di un servizio che si annuncia migliore di ciò che già esiste. Se compro una macchina è perché in scooter quando piove mi bagno, oppure perché sempre con lo scooter non posso portare la mia famiglia a spasso (tranne che a Lecce, a Lecce in tre sullo scooter si può, bambino compreso). Detto ciò. Il filobus dovrà teoricamente percorrere le traiettorie corrispondenti ai fili appesi. Quindi esattamente al centro della/delle carreggiate della maggior parte delle strade che verranno percorse. Un po’ difficile da ipotizzare, soprattutto sui viali, luoghi storicamente deputati al parcheggio in sosta vietata o al parcheggio nella corsia dell’autobus. Già, gli autobus della SGM. Che orari fanno? Sono puntuali? Tanto per cominciare capita spesso di aspettare un autobus dell’SGM per almeno trenta/quaranta minuti. Non esiste una corsa puntuale. Non esiste una corsa con un tempo inferiore ai trenta minuti. Inutile dire che i cittadini leccesi che non siano muniti di auto propria siano destinati, a meno di pedalate o corse, a una vita di merda; specie se lavoratori senza auto costretti ad attendere autobus che non passeranno mai. QUINDI? Quindi la soluzione è un FILOBUS, che di certo passerà ogni dieci minuti e sarà stracolmo di leccesi festanti. Non mi va di menare il can per l’aia né di ciurlare il manico, la mia idea è semplice e come tutte le idee semplici è a disposizione di tutti. Perché non ipotizzare la creazione di un comitato cittadino per il controllo del filobus? Detto comitato dovrà accertarsi che il servizio filobus, oltre che essere di giovamento per la collettività, debba rispondere anche ai requisiti economici minimi di messa in opera, ovvero: dovrà rendere sotto il profilo economico tutto ciò che ha sottratto in termini di spesa e impatto paesaggistico, altrimenti i cittadini leccesi potrebbero farsi portatori di una CLASS ACTION contro il comune di Lecce, non fosse altro che per farsi risarcire della deturpazione paesaggistica. Sembra una pretesa esagerata chiedere un filobus che passa ogni dieci minuti, stracolmo di persone, senza intralcio del traffico? Lecce come Milano, Torino. Aspettiamo. Speriamo che l’esperimento FILOBUS funzioni, anche perché se non sarà così chi ci risarcirà di questi bei pali inchiodati al terreno? Mah! Se la scusa era il risparmio energetico unito all’attenzione per l’ambiente, allora erano meglio i bus a motore ibrido. Tanto siamo sempre lì, a Lecce già gli autobus non passano mai, figuriamoci il filobus! Cosa ne pensate?

a seguire gli articoli relativi all’argomenti, comunicati dell’ufficio stampa presi dal sito ufficiale del Comune di Lecce, dai quali si evinceche il FILOBUS fa parte tra gli altri “dell’ormai completo sistema di mobilità cittadino costituito dagli autobus, dai minubus elettrici” (il corsivo è aggiunto); e che nel maggio del 2007 ne è “iniziato il periodo di collaudo”

fonte Sito Comune di Lecce, ufficio stampa

11/01/2006 Metropolitana di superficie RUPPI BENEDICE L’APERTURA DEL CANTIERE IN VIALE OTRANTO

È fissata per giovedì 12 gennaio alle ore 10:00 su viale Otranto (nel tratto compreso tra le intersezioni con via XX Settembre e v.le Don Minzoni) la cerimonia di inaugurazione del cantiere dei lavori per la realizzazione della metropolitana di superficie. La benedizione sarà impartita dall’Arcivescovo di Lecce Mons. Cosmo Francesco Ruppi alla presenza del sindaco Adriana Poli Bortone, dell’assessore al Traffico e alla Mobilità Gianni Peyla e dei rappresentanti delle ditte “Sirti” e “Imet” che realizzeranno l’opera.

26/02/2007 Mobilità e Trasporti

MOBILITA’ E TRASPORTI
POSITIVO VERTICE OGGI A PALAZZO CARAFA TRA IL
SINDACO POLI BORTONE ED IL PRESIDENTE PELLEGRINO
Sinergia tra Sgm ed Stp ed all’orizzonte l’azienda unica della mobilità

Si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo Carafa un incontro tra il sindaco Adriana Poli Bortone ed il presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino (alla presenza dei rispettivi assessori competenti sui Trasporti e Mobilità, Gianni Peyla e Giuseppe Merico) al fine di definire un progetto di sinergia tra le rispettive aziende di trasporti, Sgm e Stp, che parta sul fondamento dell’ormai completo sistema di mobilità cittadino costituito dagli autobus, dai minibus elettrici e dal filobus. L’obiettivo è proprio la strutturazione di un sistema condiviso di mobilità in città che intrecci logiche, orari e modalità di viaggio dei mezzi a disposizione delle due aziende. Ai fini dello snellimento del traffico urbano e di quello in ingresso ed in uscita dal nucleo urbano, le due aziende, peraltro, definiranno l’ubicazione ed i criteri dei parcheggi di interscambio. Si è definita l’opportunità di un prossimo vertice di natura tecnica, anche alla luce della prospettiva della costituzione della azienda unica della mobilità.
“Quella della azienda unica della mobilità – sottolinea il sindaco Adriana Poli Bortone al termine dell’incontro – è una meta a più lunga scadenza, ma con il presidente Pellegrino abbiamo convenuto sulla opportunità di stabilire sin da oggi le modalità ed i criteri di un unico sistema della mobilità cittadina che veda ragionare insieme Sgm e Stp. L’incontro di oggi – conclude – è stato molto soddisfacente. C’è l’intesa politica, adesso tocca agli aspetti tecnici, ma contiamo di fare tutto in tempi molto ragionevoli”.

09/05/2007 Filovia

ECCO LA FILOVIA
LECCE, UN FILOBUS PER L’EUROPA

In programma un convegno tecnico ed il giro inaugurale

Sarà presentato venerdì 11 maggio il nuovo impianto filoviario di Lecce, per il quale in questi giorni è iniziato il periodo di collaudo. La filovia, basata su tecnologie avanzate, è uno degli elementi cardine della nuova mobilità cittadina. L’evento gode dei patrocini di Asstra (Associazione nazionale delle Imprese di Trasporto Pubblico) e Cirt (Centro Interuniversitario di Ricerca Trasporti) ed è stato organizzato con la collaborazione del Comune di Lecce e delle aziende Sirti, Imet, Van Hool e Vossloh-Kiepe. Alle ore 09:30 presso la sala congressi del Circolo Cittadino (via Rubichi) è in programma il convegno tecnico sul tema Lecce, un filobus per l’Europa, cui interverranno esperti nazionali ed internazionali del settore. Saranno illustrati gli aspetti tecnici ed i benefici per la salute e l’ambiente che si avranno con l’introduzione del nuovo servizio filoviario. Inoltre, per l’occasione uno speciale annullo filatelico è stato predisposto da Poste Italiane.
I lavori del workshop saranno aperti dall’assessore al Traffico e Mobilità Gianni Peyla, cui seguiranno le relazioni del tecnico del Ministero dei Trasporti Immacolata Paola Ventola (Stato dell’arte e misure a sostegno del trasporto rapido di massa), dei rappresentanti di Cirt Alessandro Sasso e Riccardo Genova (Prospettive e nuove frontiere della propulsione elettrica nei sistemi ad impianto fisso per la mobilità nelle città italiane ed europee), del rappresentante dell’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico Agostino Fornaroli (Le attese degli utenti italiani per un’offerta di qualità), dei rappresentanti dell’associazione di imprese costruttrici Roberto Carpena, Maurizio Bottari e Axel Huysmans (Caratteristiche tecnologiche e strutturali del nuovo impianto filoviario e dei nuovi veicoli di Lecce), del rappresentante di Asstra Daniela Carbone (Il quadro normativo di riferimento delle filovie), del responsabile dell’azienda di trasporti di Losanna (Svizzera) Yves Regamey (La rete filoviaria di Losanna: un modello di esperienza mitteleuropea) e del responsabile dell’azienda di trasporti di Genova Giorgio Garbarini (La filovia nelle scelte strategiche di una grande città). Chiuderà il sindaco Adriana Poli Bortone. Modera i lavori il giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno Michelangelo Borrillo.
Al termine dei lavori del convegno è in programma il giro inaugurale a bordo del filobus riservato ai giornalisti e alle persone accreditate.

FILOBUS
VERIFICA SUL CANTIERE DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE

Relazione sullo stato dei lavori domani,
giovedì 17 luglio (ore 12:30) a Palazzo Carafa

I componenti della Commissione Vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti eseguiranno domattina in città la verifica dello stato dei lavori che riguardano il cantiere della metropolitana di superficie. L’esito della verifica sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 12:30 presso la sala Giunta di Palazzo Carafa dall’assessore al Traffico e Mobilità Giuseppe Ripa e dai componenti della stessa Commissione ministeriale.