I mosaici di Idrusa


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Io ho iniziato il mese di marzo leggendo d’un fiato la silloge “I mosaici di Idrusa”, scritta da Ilaria Seclì e pubblicata su Rivista Pagina Zero. Questa bella sorpresa mi ha confermato un pensiero che avevo da tempo, e cioè dalla lettura del suo esordio “D’Indolenti dipendenze“, il pensiero è semplice: sono e resterò curioso di ogni cosa che scriva questa poetessa. Queste in particolare sono 9 poesie e racchiudono il risultato di una ricerca che va oltre le premesse del suo primo libro. Di certo una delle voci poetiche più interessanti che si possano leggere in questo periodo, tra gli appartenenti alla sua generazione, una voce che ha un suo dettato, una voce che ha un ritmo e possiede un senso delle propria poetica. Riporto una poesia, invitandovi a proseguire la lettura del ebook pubblicato nella collana “Le betulle nane”:

restami qui

fissami in marmoreo equilibrio
sulla punta di un chiodo. impenetrata.
insetto di sant’Eustachio.
ruggine scoperta continuami.
cariatide. crocifissa all’ingiù se vuoi
come Pietro di Masaccio.
una fogna per sterco di piccioni
e cani fammi.
ma restami qui mio Signore.
fammi lavatoio del ‘911
nel giardino spellato dall’arsura.
impagliato. fammi ancora d’ arancio
nell’ora che si allunga e stira.
continua a sfregare con la mano
le asperità che vengono al cerchio.
la tua dafne falla ancora albero
o disusato elettrodomestico
del carsico tuo feudo