AMOUR FOU. Quarta edizione della rassegna "Keep Cool" organizzata da Coolclub


sabato 15 marzo – dalle 22.30
Manifatture Knos – Lecce
Ingresso 5 euro
Info
www.coolclub.it3394313397

AMOUR FOU

Prosegue la quarta edizione della rassegna Keep Cool, organizzata da Coolclub, che ospiterà anche Les fauves, El Ghor, Amari. Grande attesa per l’esibizione di Tom Verlaine

Sabato 15 marzo alle Manifatture Knos di Lecce con il concerto degli Amour Fou prosegue la quarta edizione di Keep Cool organizzata dalla Cooperativa CoolClub, con la direzione artistica di Cesare Liaci. La rassegna, realizzata in collaborazione con Nokia Trends Lab, Istanbul Cafè, Manifatture Knos e MusicClub, sarà chiusa dal concerto acustico (domenica 13 aprile a Lecce) di Tom Verlaine, leader dei Television, e Jimmy Rip.

Gli Amour Fou nascono dall’incontro fra Alessandro Raina (cantautore ed ex voce dei Giardini di Mirò), Cesare Malfatti (La Crus, The Dining Rooms), Leziero Rescigno (Soul Mio) e Luca Saporiti (Lagash). Folgorati dalla vicenda personale di una coppia di ex amanti i quattro musicisti iniziano a scrivere un disco ispirato a una storia vera di amore/odio, lungo una stagione che attraversa quarant’anni di cronaca italiana, fra pop, rock e canzone impegnata. Il risultato è un album che porta in grembo il cantautorato italiano in un viaggio fra Londra, Parigi e Berlino. Una scrittura che omaggia Battisti, Tenco, Radiohead, Notwist e Blonde Redhead.

“Senza timore di apparire forzatamente “colti” abbiamo fatto nostro un concetto diffusissimo nella cultura francese, semplicemente perché è il più efficace per definire precisamente una delle tante manifestazioni dell’amore nella storia, forse la più diffusa”, spiega il cantante Alessandro Raina. “L’amour fou è stato celebrato in tantissime opere non solo francesi, al di là di quelle omonime di Rivette e Breton, e nel nostro piccolo abbiamo cercato di aggiungere un contributo in più, sicuramente attualizzato ma al contempo molto legato a una stagione già passata. Questo disco è nato a sprazzi, trovando la sua identità solo verso la fine, quando ci è parso chiaro che sia musicalmente che narrativamente il tutto andava a comporre un piccolo affresco. Le canzoni sono uscite molto velocemente, e credo che questo sia dovuto da un lato all’aver trovato in fretta una modalità efficace per esprimere tanto il mio immaginario quanto il colore della mia voce (che ad oggi non è certo versatilissima) e dall’altro alla chiarezza di intenti che io e Leziero abbiamo sempre mantenuto nel comporre e arrangiare i brani”.

Venerdì 21 Marzo si torna all’Istanbul Cafè di Squinzano, in collaborazione con Nokia Trends Lab, la programmazione prosegue con il concerto degli Amari. L’attesissimo nuovo album degli Amari, simpatica band elettro funk un po’ bolognese e un po’ udinese, sì chiama “Scimmie d’Amore” (Riotmaker/Warner). Gli Amari nascono nel 1996 dall’idea malsana di Pasta e Dariella di vedere cosa potevano ricavare dall’hip hop se lo tormentavano un po’. Con un campionatore e parecchio spleen adolescenziale, i due iniziano una gavetta fatta di cassettine e concerti: funziona, si fanno un po’ conoscere e stringono amicizia con i 21, con i quali nel 1999 pubblicano “Il Contingente”, sguardo cattivello sull’hip hop. http://www.myspace.com/gliamari

Venerdì 4 aprile ancora all’Istanbul Cafè con i Canadians, in collaborazione con Nokia Trends Lab. Romanticismo da primo bacio. Melodie per il ballo scolastico di fine anno. Coretti da spiaggia. Ritornelli ammiccanti ed appiccicosi. I Canadians suonano con l’intento di costruire un pop colmo di canzonette adolescenziali e storie da college. Nati a Verona dalle ceneri degli Slumber, abbinano un’intensa attitudine chitarristica ad una perfetta padronanza dell’immaginario indie. http://www.myspace.com/canadianstheband

Questa quarta edizione di Keep Cool si chiude domenica 13 aprile al Db d’essai di Lecce con il concerto di Tom Verlaine affiancato da Jimmy Rip. In apertura spazio a Federico Fiumani, in versione “confidenziale”. Il nome di Tom Verlaine immediatamente rimanda alla New York di metà-fine ’70, a quel rinascimento di cui il dinoccolato e acuto chitarrista è stato tra i più luminosi protagonisti. E l’ombra lunga di quella golden age of rock si estende fino ai giorni nostri, facendo sì che ancora oggi egli continui ad essere un’icona per le generazioni più recenti di ascoltatori e musicisti (troppi da citare gli attuali debitori della sua lezione). I brani sono bozzetti in cui la chitarra del newyorchese più che ricamare tratteggia, gioca con pause e silenzi, riempie di calore i vuoti, crea paesaggi tra soundtrack e musica ambientale, concedendosi di quando in quando escursioni esotiche e vezzi blues. Fin troppo facile scomodare la musica per film o il Brian Eno più suggestivo, ma Verlaine si muove proprio su questi territori, dando la possibilità alla sua sei corde di svelare il suo lato più oscuro e talvolta claustrofobico. Nella sostanza, il leader dei Television supera la tentazione “pop” per abbracciare una sorta di cantautorato improvvisato, dove le canzoni diventano quadretti quasi impressionistici in cui sono le tessiture strumentali a farla da padrone, piuttosto che la melodia o la scrittura in sé; si prediligono tinte soffici e calde piuttosto che schitarrate e atmosfere spiccatamente “rock”, relegate al ruolo di intermezzo o raccordo. In sintesi, tanta classe d’altri tempi, sfoggiata con il solito piglio da splendido outsider, da musicista di classe, irrimediabilmente “trasversale” e, per questo, unico.

Session guitarist, cantautore, solista, compositore per il cinema e la televisione, direttore musicale e produttore, Jimmy Rip è considerato uno dei più stimati collaboratori da alcuni dei maggiori personaggi del rock, come Willie Nelson, Deborah Harry, Nishat Khan, Rod Steward, Tom Verlaine e Mick Jagger. Con queste credenziali, Rip si è accostato alla sfida creativa più gratificante della sua carriera: la produzione dell’album “Last Man Standing”, contenente 21 brani della leggenda del rock’ n’ roll Jerry Lee Lewis, che celebra l’apice della storica carriera di questo geniale creatore con il coinvolgimento di altri 22 noti artisti: Eric Clapton, B.B.King, Jimmy Page, Neil Young, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Willie Nelson, Keith Richards, Kris Kristofferson, Kid Rock, Rod Steward, Toby Keith, George Jones, Don Henley, Buddy Guy, Merle Haggard, Ringo Starr, Ronnie Wood, Delaney Bramlett, Robbie Robertson, Little Richard e John Fogerty. Cresciuto a New York, Rip comincia a suonare la chitarra a livello professionale a 12 anni, ispirato dai primi Rolling Stones e influenzato dalle incisioni di Muddy Waters, John Lee Hooker, Howlin’ Wolf. Dopo anni di perfezionamento, diviene uno dei più apprezzati session guitarist della scena newyorkese. Nei primi anni 80 inizia una lunga collaborazione con il fondatore dei Television, Tom Verlaine. Alla fine degli anni 80, viene ingaggiato per incidere l’album da solista di Mick Jagger “Primitive Cool” e, in seguito, lo affiancherà come direttore musicale e chitarrista nel tour mondiale di supporto. Rip continua poi a comporre canzoni insieme a Mick Jagger, anche per il nuovo album solista del 1993 “Wandering Spirit”. Nel 1997, Rip pubblica un album blues solista intitolato “Way Past Blue”. Da ricordare le ampie collaborazioni con vari artisti, tra cui Rod Stewart, Hall & Oates, Kid Creole, Bette Midler, Patti Smith, Mariah Carey e Deborah Harry. In più, compone e incide colonne sonore per celebri film come “Night at the Golden Eagle” (2002) e “The Big Bounce” (2004), nonché vari specials per History Channel. A inizio 2007 Rip ha festeggiato l’uscita di “Tom Verlaine and Jimmy Rip Music for Experimental Film”, un DVD di musica originale e innovativa acclamato dalla critica, orchestrato per un film muto vintage e costato 9 anni di lavoro.

Federico Fiumani, cantante, chitarrista e scrittore, negli ultimi anni, oltre ad aver continuato a pubblicare album con i Diaframma, si è anche dedicato alla carriera solista. Nel 2006 è uscito “Donne Mie”. Ha inoltre finora dato alle stampe cinque volumi di poesie e pensieri. Recentemente Coniglio Editore ha pubblicato la sua autobiografia. “Brindando coi demoni” dà voce alla sua anima inquieta raccontando avventure inconfessabili e ripercorrendo una vita vissuta al di fuori delle regole. I Diaframma sono uno dei gruppi più rappresentativi della famosa scena fiorentina e italiana degli anni ottanta. Nascono sull’onda inglese del dark-rock decadente, esordiscono dapprima come cover band dei Joy Division, poi, nel 1982, incidono il loro primo singolo, “Pioggia”, accompagnato dal b-side “Illusione ottica”. Nel 1984 esce “Siberia” per l’etichetta indipendente IRA. Nel 1986 la new wave è morta, e “Tre Volte Lacrime” vuole essere un avvicinamento a melodie più solari ed eclettiche rispetto a quelle tenebrose dell’album precedente, con uno dei più fortunati brani di Fiumani, “Marisa Allasio”. Negli anni ’90 i Diaframma continuano su una strada decisamente lontana dal dark-punk dei primi anni, ritornando nel circuito underground con un altalenante successo commerciale. I Diaframma, prodotti dalla Self, ristampano nel 2001 i loro primi lavori, che ormai erano difficilmente reperibili, e inoltre raccolgono in due album (“Albori” e “I Giorni dell’IRA”) le sensazioni che avevano portato alla formazione di uno dei gruppi new wave più importanti nel panorama italiano. Successivamente escono “Live a Big Club 1988″(2002) e nel 2004 “Volume 13” che rimarca fin dal titolo un ruolo di spartiacque, segnando lo spazio tra i precedenti dodici album in studio e i progetti futuri.

“L’idea di fare un tour soltanto con la chitarra”, spiega Fiumani, “nacque per caso alcune estati fa quando, con i Diaframma, ci apprestavamo a suonare a Firenze in quel bellissimo posto che e’ l’Anfiteatro delle Cascine. La grande incognita di tutti i concerti all’aperto e’ il tempo e fin dalla mattina le nuvole si opposero cosi’ tanto che, stremati nel tardo pomeriggio decidemmo di rimandare l’esibizione. Come ogni buon capitano che resta sulla nave fino all’ultimo, rimasi all’Anfiteatro mentre gli altri smontavano gli strumenti e se ne andavano. Verso le nove di sera l’acqua smise di scendere e il clima era fresco e stupendo tanto che molta gente arrivava e mi diceva “dai Federico, facci almeno qualche pezzo”. Quindi salii sul palco e cantai le canzoni proprio come erano nate, solo voce e chitarra acustica. Il risultato? La gente applaudiva; di me ricordo che ero emozionato come poche volte in vita mia. Siccome di emozioni si vive, è nata la voglia di riprovarci, di vivere questa avventura come un esordio pieno di speranze e di entusiasmo”.

Programma

Amour Fou – 15 Marzo – Manifatture Knos di Lecce 5 euro
Amari
– 21 Marzo – Istanbul Cafè di Squinzano (Le) 7 euro
Canadians
– 4 Aprile – Istanbul Cafè di Squinzano (Le) 5 euro
Tom Verlaine
– 13 Aprile – Db d’essai – Lecce 20/15 euroInizio concerti ore 22.30

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