icaro, sei anni di voli, 19 dicembre, Lecce


Icaro Libreria
sei anni di voli
[ natale 2007 ]

Mercoledì 19 dicembre 2007
presso la saletta della Biblioteca Caracciolo di Lecce (Fulgenzio)
dalle ore 19:30.

Sarà presentato il libro
“Che si racconta alle sorgenti del Nilo?”
di Don Stanislas Ngendakumana

Mercoledì, 19 dicembre 2007, dalle ore 19:30, nella saletta della Biblioteca Caracciolo presso la Chiesa di Fulgenzio in via Imperatore Adriano a Lecce. Sarà presentato il libro “Che si racconta alle sorgenti del Nilo?” di Don Stanislas Ngendakumana, raccolta di fiabe e di racconti africani realizzato dall’associazione “Un Bambino per Amico” Onlus con il patrocinio del Comune di Lecce per i tipi dell’editore Icaro.
Alla presentazione interverranno: Enrica Verderamo, presidente dell’associazione “Un Bambino per Amico” Onlus, Paolo Perrone, Sindaco di Lecce, Don Stanislas Ngendakumana, autore del libro, Don Denis Kibangu Malonda, Coordinatore Nazionale Africani francofoni in Italia c/o Fondazione Migrantes, Anna Maria Pensa, docente di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Tor Vergata, coordina l’incontro Mauro Marino.
Attraverso forme allegoriche che privilegiano gli animali incarnanti vizi e virtù degli uomini, le favole suggeriscono atteggiamenti e comportamenti improntati alla prudenza, alla laboriosità, alla gratitudine, alla solidarietà. Questo genere letterario di antiche origini affonda le sue radici nel folklore di gran parte delle culture del mondo e trasferisce,dalla tradizione orale alla forma scritta, pillole di saggezza popolare, che ritroviamo identica a qualsiasi latitudine. Su questa linea si è mosso e a lavorato Don Stanislas Ngendakumana, unendo alla sua missione di sacerdote quella di appassionato raccoglitore di narrazioni.

Leggere i racconti africani è come spalancare gli occhi sul mondo.

Un mondo pieno di meraviglie e di magiche scoperte: storie, a volte lievi a volte più grevi, di uomini, donne e bambini, di animali e di paesaggi lontani, raccontati da una voce che, ad ascoltarla bene, somiglia a quella di tutti i papà e le mamme, i nonni e le nonne che continuano a dedicare un po’ del loro tempo ai più piccoli, ma anche ai più grandi. Raccontare è un atto antico che sa di buono, che profuma di saggezza e di tenerezza, che accompagna e aiuta la crescita e risulta essere, a tutti gli effetti, uno strumento educativo di alto valore. Raccontare è tempo per sé, per aiutarsi a capire che la vita, anche quando è tortuosa, va vissuta con coraggio e con forza, con entusiasmo e generosità.

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