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7 luglio 2014 – Lecce – “I pornomadi”, reading con Davide Morgagni, Andrea Cariglia, Lucia Fabrizia Agricola, Beatrice Perrone, presso IL BARROCCIO


Lunedì 7 Luglio 2014, dalle ore 22.30, presso IL BARROCCIO di Lecce (Obelisco), il reading “I pornomadi”, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Davide Morgagni. Con: Davide Morgagni, Andrea Cariglia, Lucia Fabrizia Agricola, Beatrice Perrone.

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“Il peggio passa e se ne fa una sintassi”

Che cosa sono, chi sono, cosa cercano “I pornomadi”?
Uno shock, una perversione?
Uno spreco, una lingua nuova, un vero viaggio iniziatico?

DAVIDE MORGAGNI si muove attorno al centro di una realtà terrificante, costruita sul delirio, una parola dopo l’altra, come una piega, una ferita e ancora: quale immagine di società ne verrà fuori, quale nuova generazione di pornoumani, derive, rizomi, resisterà a questo romanzo increato dove il mondo è immediatamente vita, subito, adesso?

I pornomadi” è il suo primo romanzo.

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Davide Morgagni, nel suo romanzo di esordio compie un gesto liberatorio nei confronti della sintassi, di quella lingua che spesso viene abusata entro limiti di convenzienza, confondendo l’essere di ciò che si racconta con la gabbia ‘scolastica’ delle buone maniere, ammiccanti per il lettore. “I pornomadi” racconta le vicende del primo “pornomade”, in una realtà cittadina, metropolitana, che sarebbe assenza totale e gratuita, totale indifferenza, se non fosse per l’accensione atomica che il testo fornisce alla realtà stessa.

Qui si “è” nel momento stesso in cui ci si racconta, perfino l’oggetto inerte, quando viene ritratto, acquista una dimensione poetica e extrasensoriale, trascendente. Ecco perché ne “I pornomadi” di Davide Morgagni il testo e le immagini fotografiche di Lorenzo Papadia costituiscono particelle di un tutto, sostanza e materia di canto. Un viaggio onirico. È un testo questo che sospende il tempo, diluendo l’attesa di un finale che è fine, scopo vero e essenza di questa vera e propria “macchina sonora”.

Una lingua nuova, risorta come una fenice sulle macerie lasciate dal passaggio dello scritto del morto orale di Carmelo Bene, della petite musique di Louis-Ferdinand Céline, degli esperimenti lisergici di Burroughs, dei Millepiani rizomatici di Gilles Deleuze e Felix Guattari, e, infine, della scrittura musicale di James Joyce.

“Ci sono due modi per non amare l’arte, il primo consiste nel non amarla, il secondo nell’amarla razionalmente”, scriveva Oscar Wilde, lo sa bene Davide Morgagni che nella narrazione della sua storia realizza una macchina letteraria nuova che è allo stesso tempo una storia dissacrante, canzonatoria, eccessiva, godibile, al di là delle possibilità stesse di ogni formalismo. Solo chi ha paura di ammettere che le cose stanno così, può sfuggire al rutilante meccanismo de “I pornomadi”.

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DAVIDE MORGAGNI
Nasce a Lecce nel 1977. Si laurea in Filosofia. Nel novembre del 2013 debutta alla scrittura e regia teatrale con “RICCARDINO III”, da William Shakespeare.

LORENZO PAPADIA
I pornomadi” di Davide Morgagni contiene 25 immagini fotografiche, in bianco e nero, realizzate da Lorenzo Papadia e selezionate per questa pubblicazione. Cioò che si realizza, tra testo e immagine, ne “I pornomadi” è un dialogo inedito, equilibrio tra poesia della visione e scrittura musicale del testo di Davide Morgagni.

Lorenzo Papadia vive e lavora in Italia, come fotografo, occupandosi principalmente dell’organizzazione di workshop fotografici, sviluppando percorsi a tema, a partire da un’attenta analisi della realtà, fotografando spesso oggetti di uso comune, interni o paesaggi urbani.

La ‘sua’ realtà viene rivista ed ordinata, rivisitata attraverso la fotocamera, per dare un senso compiuto al grande disordine creato dalla velocità di vita odierna, fatta spesso di immagini iper codificate. La fotografia, secondo Lorenzo Papadia, è ancora in grado di far riflettere, di costituire una pausa al bombardamento continuo di immagini cine-televisive tipico dell’era moderna. Una fotografia che ha il compito di permettere all’osservatore di soffermarsi sulle cose, anche comuni, che non si notano più per colpa di una certa velocità dello sguardo.

L’atteggiamento di Lorenzo Papadia richiama molto quello fanciullesco, lo stesso che porta alla scoperta del mondo. Fotografare per Lorenzo Papadia diventa dunque un modo ulteriore per percepire le cose e per andare oltre ad esse.

http://www.lorenzopapadia.com

DAVIDE MORGAGNI – I PORNOMADI
MUSICAOS:ED – SMARTLIT 03, pp. 300, €16, ISBN 978-1497372849

Libro:

http://www.amazon.it/gp/product/1497372844/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=1497372844&linkCode=as2&tag=musicaosit-21

Ebook:

http://www.amazon.it/gp/product/B00JOV97KK/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=B00JOV97KK&linkCode=as2&tag=musicaosit-21

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info@musicaos.it
http://www.musicaos.it

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3 Maggio 2014 – “Carmelo Bene inorganico” di Gianluca Conte a Lecce, Spazio Sociale Zei


CarmeloBeneinorganico-GianlucaConte-smartlitq01-musicaos_ed“Carmelo Bene inorganico” di Gianluca Conte (musicaos:ed, smartlitQ 1)

Sabato 3 Maggio 2014 – Ore 19.30 – Spazio Sociale Zei (Corte dei Chiaramonte 2, Lecce)

Dialoga con l’autore:

Mimmo Pesare
(coordinatore del ‘Laboratorio di Studi Lacaniani’)

Nel mese di maggio, a cura di musicaos:ed, si terranno le prime presentazioni di “Carmelo Bene inorganico”, scritto da Gianluca Conte. “Carmelo Bene inorganico” è un saggio nel quale vengono affrontati i temi filosofici salienti della ‘riflessione’ dell’ultimo Carmelo Bene, con riferimento alla ‘macchina attoriale’ e al suo concetto di inorganico. Si tratta di una sintesi inedita e di una nuova, possibile interpretazione, del “pensiero” di Carmelo Bene, scritto da Gianluca Conte.

Il 3 Maggio 2014, alle ore 19.30, presso lo Spazio Sociale Zei, Mimmo Pesare (coordinatore del Laboratorio di Studi Lacaniani), dialogherà con Gianluca Conte nell’ambito del ciclo di incontri “Filosofia in 3¼” (liberi seminari di studenti per studenti).

Carmelo Bene inorganico” di Gianluca Conte, è il primo saggio filosofico in lingua italiana interamente dedicato alla disamina del concetto di “inorganico” così come è stato praticato, attuato, teorizzato, da Carmelo Bene. Il testo è stato pubblicato nella collana SmartlitQ di musicaos:ed, diretta da Luciano Pagano.

La tensione all’inorganico è da considerarsi come momento cruciale della filosofia, dell’arte teatrale e della de-strutturazione del linguaggio e della scrittura in Carmelo Bene, così come del suo abbandono della scena e della nascita della macchina attoriale.

Il saggio di Gianluca Conte affronta in modo sistematico e organizzato, il concetto di inorganico ‘annunciato’ da Carmelo Bene, proponendone una lettura, così come proviene dall’interpretazione delle affermazioni, della scrittura, della regia e della “macchina attoriale” realizzati da CB. Si tratta di un testo nel quale le fonti sono confrontate con il pensiero dei filosofi e pensatori, inclusi Nietzsche, Freud, Gilles Deleuze e Felix Guattari.

Sommario: Introduzione / I. Dalla morte del tragico al comico / II. Bene inorganico / III. La sospensione del tempo e dello spazio / IV. Il deserto / V. Il nulla / VI. Phoné: la parola della macchina / Conclusioni / Bibliografia.

GIANLUCA CONTE è nato a Galugnano, in Salento, nel 1972. Laureato in filosofia, è poeta, scrittore, operatore culturale. Con il Centro Studi Tindari Patti ha pubblicato la silloge “Il riflesso dei numeri” (2010), finalista al concorso nazionale “Andrea Vajola”. Con Il Filo Editore, ha pubblicato “Insidie” (2008). La sua terza raccolta, intitolata “Danza di nervi” (Lupo Editore, 2012), ha vinto il Premio PugliaLibre 2012 nella sezione ‘raccolta lirica’. Nel febbraio 2014 è uscito il suo primo romanzo, intitolato “Cani acerbi” (musicaos:ed). Cura un blog, “Linea Carsica”, all’indirizzo http://glucaconte.blogspot.it/, è uno dei collaboratori del blog “Cammini Filosofici” (http://camminifilosofici.wordpress.com).

Carmelo Bene inorganico“, Gianluca Conte
MUSICAOS:ED, SMARTLITQ 1

Libro:
http://www.amazon.it/gp/product/1497441277/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=1497441277&linkCode=as2&tag=musicaosit-21

Ebook:
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Info:
info@musicaos.it
http://www.musicaos.it

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Filosofia in 3/4 è un’iniziativa oramai divenuta consuetudine per chi vive l’esigenza del pensiero come un’imprescindibile urgenza che tocca i corpi e le vite. Seminari di filosofia in uno stile volutamente non accademico dove è possibile confrontarsi al di fuori della stanchezza rituale che talvolta caratterizza le iniziative culturali. E soprattutto dove è possibile ascoltare la voce di docenti e ricercatori su tematiche ed autori che spesso non trovano adeguata ospitalità nelle aule universitarie. Si parla di desiderio, di piacere, di erotismo, di biopolitica e di potere seguendo con particolare attenzione le riflessioni filosofiche del pensiero francese novecentesco attraverso autori come Georges Bataille, Gilles Deleuze, Michel Foucault. Gli incontri si svolgono presso lo spazio sociale Arci Zei di Lecce e quest’anno è previsto un ricco calendario di appuntamenti.

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Laboratorio di Studi Lacaniani

Il LSL (“Laboratorio di Studi Lacaniani“), del quale Mimmo Pesare è coordinatore, nasce ufficialmente il 4 ottobre 2012 all’interno del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento. Il LSL si occupa di ricerca e formazione sui temi dello studio, l’interpretazione e il commento dell’opera scientifica di Jacques Lacan; la divulgazione del pensiero lacaniano e lo scambio con altri centri di ricerca lacaniani nazionali e internazionali; la tematizzazione di questioni psicoanalitiche della teoria lacaniana e freudiana all’interno del più ampio dibattito delle scienze umane e sociali.

L’attività del LSL è finalizzata alla costruzione di un Seminario permanente di studi su questioni lacaniane annualmente organizzato attorno a un tema monografico; allo svolgimento di ricerche nell’ambito del rapporto tra la psicoanalisi e le scienze umane; alla formazione specialistica degli studenti che intendono perfezionare i loro studi sulle questioni di cui si occupa il Laboratorio; a finalizzare la ricerca, nei tempi e nei modi di volta in volta decisi dagli organi del Laboratorio, alla pubblicazione scientifica su riviste nazionali e internazionali o all’interno di una collana editoriale autonoma del LSL.

Il Laboratorio di Studi Lacaniani, inoltre, organizza convegni e giornate di studi sui temi lacaniani; collabora con organizzazioni che si occupano di ricerca nell’ambito degli stessi temi scientifici; ha creato e coordina un gruppo di studio permanente per laureandi e laureati sulle tematiche lacaniane.

27 e 28 febbraio 2014: a Lecce e Copertino le prime due presentazioni di musicaos:ed


“Cani acerbi” di Gianluca Conte
e “Il romanzo osceno di Fabio” di Luciano Pagano
(musicaos:ed)

presentazioni:

giovedì 27 Febbraio 2014 – Ore 19.00
FondoVerri – Lecce
(Via Santa Maria del Paradiso, Lecce)
con Mauro Marino e Piero Rapanà
interverranno gli autori

venerdì 28 Febbraio 2014 – Ore 19.00
Sala Civica – Copertino
(Via Malta, Copertino)
interverranno gli autori

Musicaos:ed è un progetto editoriale indipendente nato dall’esperienza della rivista musicaos.it, fondata il primo gennaio del 2004 e diretta da Luciano Pagano. Il 27 e il 28 febbraio prossimo, verranno presentate le prime due produzioni di musicaos:ed, “Il romanzo osceno di Fabio” di Luciano Pagano e “Cani acerbi”, romanzo d’esordio di Gianluca Conte.

La prima presentazione di entrambi i volumi, il 27 febbraio 2014, si terrà presso il FondoVerri (Via Santa Maria del Paradiso, Lecce), alle ore 19.00. Insieme agli autori interverranno Mauro Marino e Piero Rapanà. La seconda presentazione si terrà il giorno dopo, 28 febbraio 2014, presso la Sala Civica di Copertino (Via Malta, Copertino), interverranno gli autori.

Nei primi dieci anni di attività, sulla rivista hanno scritto giornalisti, critici letterari, blogger, artisti, pittori, cineasti, e sul blog sono stati pubblicati oltre 1500 articoli, racconti, recensioni. Giuseppe Genna, nel 2008, ha definito Musicaos: “uno degli snodi fondamentali della blogosfera letteraria che ha retto al crollo della medesima”. La rivista nel 2007 è stata inserita nel Best Off “Voi siete qui”, curato da Mario Desiati e pubblicato da Minimum Fax, insieme alla riviste digitali italiane più interessanti nella rete. Il sito, Musicaos.it, nel 2005 è stato giudicati “eccellente” dalla giuria di Premio Web Italia.

La collana: SMARTLIT

La collana Smartlit di musicaos:ed, diretta da Luciano Pagano, nasce con il proposito di raccogliere scritture legate alla narrazione e al raccontare storie, senza preclusioni di forma o genere, né limiti all’espressione che provengano dalla semplicità del dividere il mondo della scrittura nelle due categorie di narrativa e poesia. Testi unici, eterogenei, ‘precedenti’ letterari, uniti però dalla consapevolezza delle intenzioni e da una attenta cura editoriale. Scritti da esordienti e non. Ci sono parole differenti che hanno un’idea di fondo comune nell’aspirazione a trasmettere, nella capacità di raggiungere l’altro senza frenesia, con attenzione. Slim (sottile), slow (adagio), slice (scorcio), slightly (lievemente). Queste parole hanno una radice comune, “sl-“. Abbiamo scelto queste due lettere per dare significato alla nostra prima collana.

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“IL ROMANZO OSCENO DI FABIO” (smartlit, 1)
di Luciano Pagano, è il primo romanzo italiano scritto interamente in tweet. Nel romanzo si racconta la torbida relazione amorosa tra Fabio, sedicente regista poco meno che quarantenne, e la Marchesa, donna bellissima della quale lui si innamora. Il terzo escluso è il marito della Marchesa, un ricco industriale che la donna ha già deciso di eliminare, servendosi dell’aiuto di Fabio. Il giovane regista, nei mesi che portano alla costruzione del delitto, lavora alla stesura del suo Film Capolavoro, incentrato sulla presenza occulta degli alieni nella storia dell’uomo, dai tempi dell’Esodo ai giorni nostri, passando per la Seconda Guerra Mondiale.

La storia de “IL ROMANZO OSCENO DI FABIO” inizia nel settembre del 2012, e prosegue per tre mesi, fino al dicembre dello stesso anno, con la pubblicazione del testo su twitter, frammento dopo frammento, 140 caratteri alla volta. In seguito il profilo twitter è oscurato dall’autore e il romanzo pubblicato in formato ebook. Qualche mese dopo viene pubblicata la versione in formato ‘bilingue’, in italiano e inglese. “IL ROMANZO OSCENO DI FABIO “è ora disponibile nella nuova edizione in formato cartaceo.

LUCIANO PAGANO è nato a Novara nel 1975. All’inizio degli anni ’90 si trasferisce in Salento con la sua famiglia, studia al liceo, si diploma, studia all’università di Fisica, lascia Fisica per Filosofia, frequenta un anno di università in Germania, si laurea con una tesi sul pensiero di Deleuze, Guattari, Foucault e la Società del Controllo, lavora cinque anni in un call-center, lo lascia, vive di scrittura. Pubblica recensioni e articoli, in rete e altrove. Dal primo gennaio del 2004 dirige il sito Musicaos.it, rivista online dedicata alla scrittura che, nel gennaio 2014, diviene musicaos:ed. I suoi profili su twitter sono followati da oltre ventimila persone. Nel 2008 con i suoi racconti vince due concorsi, il Creative Commons in Noir, indetto da Stampalternativa (con ‘Apocalisse di Giovanni’) e il Premio Subway Letteratura (con ‘Testimone Mancato’). Ha pubblicato due romanzi, “RE KAPPA” (2007, Besa Editrice) e “È TUTTO NORMALE” (2010, Lupo Editore).

LA COPERTINA de “Il romanzo osceno di Fabio”
La fotografia che compare nella copertina de “Il romanzo osceno di Fabio” è un’opera di Jay Simmons, di RGBSTOCK.COM e si intitola “Water Pistol”.

Altre informazioni su “Il romanzo osceno di Fabio” qui:
lucianopagano.wordpress.com/il-romanzo-osceno-di-fabio-di-luciano-pagano-smartlit-01/

COVER Gianluca Conte CANI ACERBI musicaos_ed - smartlit 2

“CANI ACERBI” (smartlit, 2)
primo romanzo scritto da Gianluca Conte, racconta le vicende di Riccardo, inviato precario di un giornale locale, e Alessio Delmale, contadino km0 e aiutante fidato dell’amico giornalista.
Nella noiosa routine di un Salento invernale, costellato di discariche abusive di eternit, dove il calore estivo è un ricordo sbiadito, basta poco perché si apra uno squarcio sopra un mondo che specula dove può, dal dissesto idrogeologico all’immondizia, dalla prostituzione alla corruzione politica.
Sembra filare tutto liscio, finché una sera, ai due, non viene riservata una sorpresa. Quale mistero si cela dietro i cerchi di fuoco che fanno la loro comparsa nelle campagne di Scorcia? Cosa si nasconde dietro l’improvvisa ferocia dei Cani?

GIANLUCA CONTE è nato a Galugnano, in Salento, nel 1972. Laureato in filosofia, è poeta, scrittore, operatore culturale. Con il Centro Studi Tindari Patti ha pubblicato la silloge “Il riflesso dei numeri” (2010), finalista al concorso nazionale “Andrea Vajola”. Con Il Filo Editore, ha pubblicato “Insidie” (2008). La sua terza raccolta, intitolata “Danza di nervi” (Lupo Editore, 2012), ha vinto il Premio PugliaLibre 2012 nella sezione ‘raccolta lirica’.
Il blog di Gianluca Conte, “Linea Carsica” è qui: http://glucaconte.blogspot.it/

LA COPERTINA di “CANI ACERBI”

Mirna Maric e Martina Maric, sorelle rispettivamente di 19 e 21 anni, sono due giovani fotografe croate. La loro pagina ufficiale è qui:
http://www.facebook.com/MaricSistersPhotography

Altre informazioni su “Cani acerbi” qui:
https://lucianopagano.wordpress.com/cani-acerbi-di-gianluca-conte-smartlit-02/

Info:
info@musicaos.it
http://www.musicaos.it

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Piano n. 4 – 21 Novembre 2015 – Hong Kong


Piano n. 4 – 21 Novembre 2015 – Hong Kong

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Davide Morgagni Innanzitutto tagliare la testa all’autore! – che ridere che ridere – come si resta distanti…e quanta intelligenza in giro! ma cosa importa, che importa chi parla? – diceva…

Luciano Pagano il fatto è che la prima cosa che si chiedono è… di chi è questo? È un Morgagni, è uno Shakespeare, è.. è, l’autore è un salvagente…

Luciano Pagano molti confondono il teatro con la cronaca, forse, e quest’anno ad esempio andrà molto di moda il romanzo storico… un teatro storico?

Davide Morgagni da sbrindellarsi il fegato ah, si chiede chi? il deserto? – non entriamo nel contraddittorio, apriamoci alla contestazione…veniamo via dalla scacchiera…e fine del gioco!

Luciano Pagano il deserto è confortante, a volte confortevole, pensa che bello, le sabbie mobili, il sasso nello stagno, chissà, una scacchiera dove ogni casa è grande quanto un granello di sabbia, il cavallo?

Davide Morgagni linguaggio dominante è il linguaggio economico – Hitler diceva: quanto più la bugia è grossa più la gente ci crederà – bugiardo e liberticida è il linguaggio dominante… la comunicazione… la riflessione… il teatro tutto… il lavoro… tutto ciò che vuole metterci in-forma… in forma appena su due zampe, per produrre e consumare… recitare il copione… l’originale… per poi riprodurre, rendere, affliggere, goal!, riformare, consumarsi… schiattare e avanti il prossimo…

Luciano Pagano è avanti un altro, che tutto questo accada fuori dalla scacchiera è la norma, prima dello spettacolo, nel foyer, non verranno serviti spritz, né patè, né foie gras…

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Luciano Pagano secondo me il teatro è uno dei pochi posti dove simulando l’inautentico si corre il rischio di incontrare l’autenticità

Davide Morgagni ah Luciano Pagano, io parlo agli affamati…sono dalla parte dei cinesi…parlo cinese? – oh io sono un cinese

Luciano Pagano è facile credere di essere (divenuti) cinesi, dato che siamo a Hong Kong… sull’economico una domanda… ma ci sarà economia di mezzi o economia di mercato? L’astante verrà a cavallo oppure troverà una frusta?

Davide Morgagni ho le palle a mandorla…pensa un pò quel che è accaduto al povero Vendola per esempio…certo non si possono più tollerare metodi democristiani, non vanno difesi posti di lavoro, fossero anche un milione, se un’industria, se un’azienda produce morte! – ma ogni azienda produce morte, la morte in serie…la morte del desiderio…

Davide Morgagni lo stile della prostituzione, il suo linguaggio conservatore, misura il clima istituzionale…aziendale…

Luciano Pagano tutto oscilla tra anestesia e origlio, parafrasando un tale, quando compri una scheda di cellulare già ti chiedi se ti frugheranno, sui social network, nell’etere, la politica a colpi di sms, l’informazione di conseguenza, o viceversa, un paese che si mette davanti allo spioncino, la Cancellieri che viene salvata per il rotto della cuffia e, un minuto dopo, Ligresti che la sputtana…

Davide Morgagni noi cinesi ci si prostituisce gratis in cambio di un attestato di partecipazione…

Luciano Pagano l’informazione aiuta l’inchiesta, favorisce un clima di costante interesse, per anni non si è parlato di ILVA, si è solo respirato

Davide Morgagni siamo bacini di voti viventi, siamo mandrie di corpi svenduti, afflitti, sottostipendiati, sconfitti, fottuti dai nostri fratelli, monete scadenti che non ce la fanno nemmeno a incazzarsi, spiccioli viventi, intercettati con paghetta aziendale, 100 euro a settimana se sei fortunato, 200 se conosci un guardiano, viviamo moribondi depressi allo 0% se tutto va bene, respiriamo veleno e ingoiamo rospi grossi così…

Luciano Pagano “il nemico è scappato, è vinto, è battuto”, c’è un modo come un altro, diventa tutto un modo come un altro, un modo come un altro per vivere e un modo come un altro per sottovivere, Napoli, Taranto, mettere il dito nella piaga, sottoterra il rifiuto e sopraterra il dissesto idrogeologico, l’82% dei comuni italiani a rischio dissesto, il 18% sono i deserti, o i comuni al confine, in Italia solo dove c’è il nulla non c’è dissesto, altrimenti è tutto dissestato, a me mi manca Totò…

Davide Morgagni noi cinesi ascoltiamo da troppo troppo tempo chi parla le lingua delle fondazioni e delle forze dell’ordine nel proprio salotto, in camera da letto soprattutto – ci informano!! – sì – è tutto sottocontrollo…a ssociato… contro la violenza e il male… ce la faremo allo 0,2% annuo… da pagare con scadenza trimestrale…

Davide Morgagni e poi bisogna mangiare…

Davide Morgagni sì sì Pagano bisogna dar da mangiare alla nostra terra, i nostri ragazzi, i nostri porci… ma nostri di chi? ho i brividi qui… guarda… a me i cani m’abbaiano contro… non so a te… ma poi cos’è sto corpo-cane che se la morde?

Luciano Pagano se la fessura che si usa per mangiare non fosse stata la stessa che si usa per parlare la storia del mondo sarebbe stata diversa

Luciano Pagano quando qualcuno ti dice nostro è perché vuol chiederti una fetta del tuo

Davide Morgagni beh… una sorta di intimidazione, di costrizione, di minaccia si introduce nel corpo, fra il bisogno di mangiare e lavorare e il modo di goderne, lì dove passa una certa sussistenza “assicurata”…

Davide Morgagni quando si accetta e ci si sottomette a certe regole di scambio-favore, si accetta di delimitarsi moralmente all’interno di una categoria di bisogni…all’interno dello stesso linguaggio…

Davide Morgagni ovvero, l’economia reale è andata a farsi fottere, resta un’economia relazionale, l’arte dell’intrallazzo…

Luciano Pagano e quella io l’ho male appresa, qui, a Hong Kong, sta per decollare l’aereo, non c’è più tempo, al massimo il tempo ancora per contare i resti, il 28 novembre si avvicina, spero soltanto di non capitare seduto di fianco a uno di quelli che si alzano per andare sempre in bagno…

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Davide Morgagni siamo educati alla sopportazione…ci si lascia trarre al massimo ovvie conclusioni e malumori e ci si mette a nanna…ci mettono in bocca un ciucciotto per non strillare, ci si mette in bocca l’ovvio…quando invece noi cinesi abbiamo bisogno di problemi! ostacoli da superare!

Davide Morgagni il territorio è l’atto creativo o distruttivo – dicevamo – che modifica un ambiente o un clima – ma ciò che è concesso a noi cinesi è di partecipare alla patria, alla cittadinanza, come consumatori e non fare troppe storie, consumatori d’abusi a oltranza nella produzione d’abusi a oltranza, in perfetta continuità con le nostre radici, per abituarci a consumare part-time prodotti innovativi e distruttibili – per abituarci a perdere ogni concetto di oggetto durevole o senso pubblico, abituarci a produrre minchiate full-time – lo sconto del 40% – party aziendale – iva pil crack – puttane a basso costo – piace al 60% della gente – ma non a noi cinesi…a noi cinesi miserabili…

Davide Morgagni addio Lady Anna…addio…

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per saperne di più

“RICCARDINO III” da WILLIAM SHAKESPEARE
Scritto e Diretto da: DAVIDE MORGAGNI
con DAVIDE MORGAGNI e LUCIANA FRANCO

LECCE – TEATRO PAISIELLO
(Via Giuseppe Palmieri)
giovedì 28 NOVEMBRE 2013 h. 21.15

Info e Prenotazioni

photo di Lorenzo Papadia
tel. 334-6572108
Biglietto di ingresso 8€ – Studenti e loggione 6€

Prevendita
SHULUQ – VIA PALMIERI 37a – LECCE
da MARTEDÌ a DOMENICA (9.30/13 – 16.30/20.30, lunedì chiuso)

Lecce, 28 Novembre 2013 – “RICCARDINO III”, scritto e diretto da Davide Morgagni


Riccardino_III_DavideMORGAGNI_daWilliamShakespeare

“RICCARDINO III” da WILLIAM SHAKESPEARE
Scritto e Diretto da: DAVIDE MORGAGNI
con DAVIDE MORGAGNI e LUCIANA FRANCO

LECCE – TEATRO PAISIELLO
(Via Giuseppe Palmieri)
giovedì 28 NOVEMBRE 2013 h. 21.15

Riccardino III”, da William Shakespeare, prima opera teatrale scritta e diretta da Davide Morgagni, andrà in scena il giovedì 28 Novembre 2013, a Lecce, sul palcoscenico del Teatro Paisiello, inizio ore 21.15.

“Riccardino III” è la tragedia del risentimento. Riccardino III è un corpo minorato, monco, incompiuto, de-forme, in variazione continua, è uno scellerato che produce il suo strumento da guerra, una forza “diversa”, “differente”, in collisione con la visione morale della Forma-Regno, o quel che sarà la Forma-Stato. Una tragedia di teste tagliate, dove il fratello imprigiona il fratello e fa di tutto per creare un deserto attorno a sé, fino a divenire folle, rendersi complice dell’orrido e abbandonare ogni freno. Un potere così grande annienterà Riccardino III, svelandoci un personaggio inedito, immane.

Tutte le tragedie di Shakespeare sono immense ammonizioni, mostrano come una qualunque via di fuga, o tratto vitale, nel campo del potere, implicato col potere, si trasformi in una forza distruttiva, dispotica. Infine, arrivano i buoni, e tutto ricomincia, si imita, si ricalca il supplizio subito. “Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo” è l’amara soluzione di un dramma che vede la lotta del fratello contro il fratello, qualche anno prima che i monarchi d’Europa, stanchi di tanto sangue, inventino l’America.

Davide Morgagni, nato a Lecce, in scena maniaco, monco, orrendo, assassino, ha lavorato come attore e assistente alla regia con il Teatro Asfalto, collaborando alla nascita di Teatro di Ateneo di Lecce. Luciana Franco, al suo esordio sul palcoscenico, ha collaborato con Davide Morgagni in Todo el amor, da Pablo Neruda.

Tecnici luci e audio: PM Service
Costumi: Manuela De Lorenzis
Scenografie e oggetti di scena: Self Agni
Illustrazioni e trucchi: Pamela Morgagni, Mariangela Franco
Grafica locandina: Stefano Palma
Foto di scena: Lorenzo Papadia

Info e Prevendita
tel. 334-6572108
Biglietto di ingresso 8€ – Studenti e loggione 6€

Prevendita
SHULUQ – VIA PALMIERI 37a – LECCE
da MARTEDÌ a DOMENICA (9.30/13 – 16.30/20.30, lunedì chiuso)

Lecce, 30 Novembre 2013, 1 Dicembre 2013 – “Torri che grattano il culo a nessuno.” di Gianluca Marinelli


30 novembre – 1 dicembre 2013
Ammirato Culture House, Lecce

h. 17.00-22.00

TORRI CHE GRATTANO IL CULO A NESSUNO

“Torri che grattano il culo a nessuno” è un’installazione di Gianluca Marinelli che coniuga la ricerca filologica con la pratica artistica, nel tentativo di esplorare alcuni luoghi che ricoprono un valore simbolico per l’area in cui si trova l’Ammirato Culture House (ACH) di Lecce.

L’Ammirato, Villa Della Monica, il complesso di Fulgenzio sono i primi insediamenti nel “quartiere”: nascono come ville extra-urbane, spazi consacrati al ristoro, alla bellezza e alla meditazione. Nel tempo tali strutture hanno conosciuto delle trasformazioni, subendo una riconversione pressoché totale rispetto alle loro originarie funzioni.

Oltre a questi luoghi di antica memoria, ve ne sono altri più recenti, che hanno rivestito un ruolo per la ricerca, per le esigenze strategico-militari, oltre che per l’immagine economica della città (Il Parlangeli, la caserma militare “Pico”, il “Grattacielo”).

Un viaggio tra passato e presente, tra memoria e oblio, per avviare una riflessione sui processi storici e sulle contraddizioni generate dalle trasformazioni.

L’installazione, che ha visto la collaborazione di altri artisti, ricercatori e residenti del quartiere, sarà allestita negli ambienti dell’ACH.

È un’iniziativa che rientra nell’ambito del progetto artistico “Quartiere Ammirato”, realizzato dall’Ammirato Culture House in collaborazione con la Fondazione Musagetes.

http://www.ammiratoculturehouse.org

Zina. Afreeque. In concerto il 5 giugno a Lecce.


05 giugno 2009
via Umberto I – chiesa Santa Croce ore 22,30
Cesare Dell’Anna – ZinA – “Afreeque”

zina_afreeque

ZinA gruppo musicale guidato da Cesare Dell’Anna, dopo il grande successo ottenuto con il primo lavoro discografico omonimo, presenta la pubblicazione di “Afreeque”, con la partecipazione di numerosi musicisti africani provenienti dal Senegal, Tunisia , Marocco e Palestina.

Zina è un viaggio che ci guida dagli spazi infiniti del deserto fino alle pianure del Salento, dalle atmosfere metropolitane, alle magie musicali che abbracciano le terre che si affacciano sul Mediterraneo creando nuove commistioni e sonorità… Progetto aperto di Cesare Dell’Anna, che nasce dall’incontro di alcuni musicisti africani e pugliesi: una fusione che evoca i ritmi della tradizione magrebina, senegalese e le melodie della musica jazz, i suoni del rap, del reggae, del dub.

Zina è una formula musicale che gioca sull’interrelazione dei musicisti coinvolti nel progetto con la loro capacità di adattarsi al territorio pur non dimenticando la propria cultura. Così anche i testi parlano di temi sociali particolarmente legati alla terra africana e a quella che li accoglie.

Sono canti griŏt del cantante senegalese Amadou Faye e quelli free style di Idrissa Sarr; sono le melodie vocali del tunisino Marzuk Mejri. Le interpretazioni si mescolano con quelle del vocalist Jam-P e sono dirette dal trombettista Cesare Dell’Anna, accompagnati da Stefano Valenzano al basso, Egidio Rondinone alla batteria e Mauro Tre alle tastiere.

Zina gioca con l’assimilazione di stili di vita che si mescolano con la tradizione, per creare una moderna chiave di lettura della musica, ed una particolare “metissage” musicale…

Cesare Dell’Anna – tromba
Marzuk Mejri – voce, fiati e percussioni
Amadou Faye – voce
JamP – voce
Idrissa Sarr – voce
Assan Diop – voce
Afrobamba – voce
Davide Arena – sax tenore
Mauro Tre – synt e sequencer
Mario Rugge – chitarra
Stefano Valenzano – basso
Sergio Quagliarella – batteria

Zina – Discografia

zina

ZinA – “ZinA” – 11/8 Records  –  n. cat. 11/8 – 02/2005

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ZinA – “Afreeque” – 11/8 Records   –  n. cat. 11/8 – 09/2009

Aiutiamoli! Seconda raccolta di materiale a Lecce entro il 24 aprile, elenco delle necessità!


SECONDA RACCOLTA DI MATERIALE PER L’ABRUZZO

tendopoli


dal 20 al 24 Aprile
Tutti i giorni, ore 11.00/13.00 – 17.00/20.00
c/o Manifatture Knos – Via Vecchia Frigole, 34 – Lecce
Info: 0832.394873; 340.4722974 – info@manifattureknos.org


Dopo la prima spedizione di materiale, consegnato la scorsa settimana in Abruzzo, le Manifatture Knos organizzano una seconda raccolta di materiale per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. La spedizione è concordata con la Protezione civile di L’Aquila. Il camion partirà Sabato 25 Aprile con alcune delle persone che lavorano al Knos e che consegneranno personalmente il materiale raccolto al Centro di raccolta.
L’elenco dettagliato del materiale richiesto (riportato di seguito), ci è stato fornito da Sergio Nannicola, professore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e originario di L’Aquila, che sta attualmente aiutando le persone sfollate nel campo di Collemaggio e che sarà il nostro referente una volta arrivati in Abruzzo.


La raccolta si terrà presso le Manifatture Knos di Lecce, in via Vecchia Frigole 34, a partire da Lunedì 20 Aprile fino a Venerdì 24 Aprile con i seguenti orari: 10.00/13.00 – 17.00/20.00.


Materiale richiesto: bacinelle per bucato, specchi e specchietti, spugne, scope e palette, saponi e shampoo, detersivi e saponi per bucato, saponi per igiene intima, occhiali di varie diottrie (presbiti, 2, 3, 4), biancheria intima nuova (reggiseni, mutande, magliette di varie misure, calze, collant), asciugamani nuovi, giocattoli, felpe, tute, pigiami nuovi, pantofole nuove, fornelli elettrici usati o nuovi, fili e mollette per panni, copri water monouso, lamette e rasoi, schiuma da barba, pasta per dentiere, guanti in lattice monouso, coperte pulite o nuove, lavatrici funzionanti nuove o usate, stufe nuove o usate, congelatori nuovi o usati.


È inoltre attiva la raccolta di fondi destinati a coprire le spese di trasporto (noleggio camion e carburante) e all’acquisto di lavatrici usate e congelatori usati. L’eventuale resto dei fondi verrà versato sui seguenti conti correnti: c.c. 95863023, IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863022 intestato a Protezione Civile Nazionale e CARISPAQ: IT06H060404440000000155820, entrambi con causale Emergenza Terremoto L’Aquila. Le fatture di acquisto e il versamento sul conto corrente saranno rese pubbliche e per ogni offerta verrà rilasciata regolare ricevuta.

Lecce: un camion di aiuti in partenza per L’Aquila, entro SABATO MATTINA!


Un camion in partenza da Lecce per l’Aquila aspetta di essere riempito!

Raccolta di cibo non deperibile di pronto uso (scatolame), coperte, indumenti, articoli per neonati, cibo per CELIACI, NO ACQUA. Fino a SABATO MATTINA.
Punti di raccolta:
A LECCE: MANIFATTURE KNOS, via vecchia frigole 34 (h.10-13/15.30-18.30).
A NARDO’: LIBRERIA I VOLATORI, piazzetta delle erbe .
Per chi volesse conferme contattare la protezione civile dell’Aquila e chiedere di Francesca Montefusco.

Per info: 320.6586558
Grazie!

Valerio Magrelli a Lecce. Martedì 7 aprile 2009


Valerio Magrelli sarà a Lecce, Martedì 7 Aprile, presso la Libreria Palmieri. Presenterà il suo libro “La vicevita“, di recente pubblicato con Laterza.

Limiti emissioni diossina presso il centro siderurgico ILVA di Taranto


Lecce, 31/10/2008

Sig. Presidente
del Consiglio provinciale
Sede

Oggetto: trasmissione O.d.G..

I sottoscritti Consiglieri, con la presente, chiedono che nella seduta del prossimo Consiglio provinciale venga discusso l’allegato O.d.G..

Cordialità.

Nicolino Sticchi
Vittorio Potì

P R O V I N C I A D I L E C C E
Lecce, 31/10/2008


ORDINE DEL GIORNO relativo a
“Limiti emissioni diossina presso il centro siderurgico ILVA di Taranto”

IL CONSIGLIO PROVINCIALE
PREMESSO CHE

la situazione ambientale a Taranto e in tutta l’area Jonico-Salentina, dovuta alle emissioni dell’impianto siderurgico ILVA, è fortemente compromessa, con conseguenti danni alla salute, così come emerge anche dalla recente pubblicazione dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale-Puglia;

dalle rilevazioni al camino dell’impianto di agglomerazione dell’ILVA, effettuate di recente dall’ARPA e in passato dal Ministero dell’Ambiente, emergono dati preoccupanti di concentrazione totale di diossine.;

i valori di tossicità raggiungono anche alcune centinaia di ng/m3, che, se pure nella norma, sono fortemente lesivi della salute delle persone.

il D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152, che detta le “Norme in Materia Ambientale“, prevede, come valore limite di emissione di PCDD/PCDF (policlorodibenzodiossina/policlorodibenzofurano) provenienti da grandi fonti fisse, tra cui gli impianti siderurgici, come lo stabilimento ILVA di Taranto, 0,01 mg/Nm3 = a 10.000 ng/Nm3;

i detti limiti, appartenenti a sostanze ritenute cancerogene e/o tossiche, sono molto più elevati rispetto al limite richiesto per la combustione di rifiuti solidi urbani, che è pari a 0,1 ng TE/Nm3;

l’indirizzo europeo, a livello di riduzione delle emissioni di PCDD/PCDF nell’industria metallurgica, è quello di contenere il limite entro valori di 0,2 – 0,4 ng TE/Nm3;

lo Stato Italiano, pur avendo con Legge 6 marzo 2006, n.125, recepito tale indirizzo e ratificato il protocollo alla convenzione del 1979 sull’inquinamento atmosferico, relativo agli inquinanti organici persistenti (diossina, furani, etc), fatto ad Aarhus (Danimarca) il 24 giugno 1998, ha adottato poi per gli impianti siderurgici limiti notevolmente permissivi, come quello di 10.000 ng/Nm3;

CONSIDERATO CHE

molti Stati hanno recepito le indicazioni della Comunità Europea, adottando, in alcuni casi, limiti anche più restrittivi di 0,2 – 0,4 ng TE/Nm3;

in Italia, nella Regione Friuli Venezia Giulia, vale il limite 0,4 ng TE/Nm3;

presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio vi è in corso la procedura autorizzativa “AIA” (Autorizzazione Integrata Ambientale) dell’impianto ILVA, prevista dal D.Lgs n.59 del 18 febbraio 2005;

l’art.8 del suddetto decreto, prevede: se a seguito di valutazione dell’autorità competente, che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l’autorità competente può prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali misure più restrittive;

la provincia di Lecce, come è stato più volte sottolineato, è fortemente interessata dalle emissioni inquinanti prodotte dall’impianto siderurgico ILVA di Taranto;

tutte le componenti politiche e le Istituzioni devono sentire il dovere di adoperarsi presso le autorità preposte per garantire alle popolazioni interessate una diversa qualità ambientale e una maggiore tutela della salute;

IMPEGNA

IL PRESIDENTE PELLEGRINO

1. ad intervenire presso il Ministero all’ambiente e alla tutela del territorio, per invocare, alla luce delle riflessioni e delle preoccupazioni esposte sopra, che, in sede di AIA e precisamente di valutazione ambientale e di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (procedura in corso e in fase di esame da parte del Comitato tecnico), vengano recepiti nelle prescrizioni i seguenti indirizzi:
a)la decisione della Comunità Europea relativa ai limiti di accettabilità dei microinquinanti PCDD/PCDF, limiti che oscillano tra 0,2 – 0,4 ng TE/Nm3;
b)l’applicazione del campionamento continuo dei microinquinanti ai camini (PCDD/PCDF);

2. a sostenere la Regione Puglia nell’utilizzo delle norme vigenti in maniera più restrittiva e nell’individuazione di altre più cogenti alla tutela ambientale e di salvaguardia della salute delle popolazioni Jonico-Salentine;

3. ad inviare detto O.d.G. ai Parlamentari, Senatori, Consiglieri Regionali e Sindaci della provincia di Lecce, affinché lo sostengano, se ne condividono le ragioni, con atti di competenza, nelle sedi opportune.

Le fiabe di Eliana Forcignanò al FondoVerri.


Fondo Verri a.c.
Presidio del Libro di Lecce
(stagione culturale inverno 2008)
in collaborazione con la Libreria Icaro

Sabato 9 febbraio 2008, ore 19.00
Elisabetta Liguori presenta: Fiabe come rondini raccolta di Eliana Forcignanò (Lupo Editore) – Letture di Mauro Marino

Sabato 9 febbraio 2008, alle ore 19.00, presso il Fondo Verri, Elisabetta Liguori presenta “Fiabe come rondini“, raccolta di Eliana Forcignanò, edita da Lupo con il Fondo Verri.
Tanti modi sono offerti agli uomini per crescere, la fiabe da sempre sono uno di questi. Una strada semplice ed incantevole in cui ogni piccolo eroe senza risposte può cimentarsi coi giganti e uscirne sorprendentemente vivo. Quasi una fede da costruire. Cosa altro c’è, a pensarci bene infatti, al fondo di tutte le religioni del mondo, se non un’ idea come questa? Cosa alla base di ogni forma di spiritualità? Cosa se non il fascino rassicurante di una fiaba per sopravvivere e cambiare? Uno stupore finalmente rassicurante? Il desiderio di soluzione, futuro, pacificazione, meraviglia? La terra di Non so, abilmente raccontata in una delle fiabe di Eliana dal titolo “Le tre bottiglie”, è espressione perfetta della dimensione ambientale e spirituale del Dubbio con la quale tutti, adulti e bambini, siamo oggi chiamati a confrontarci.
E’ sorprendente, ma le fiabe di Eliana, pur non provenendo da antiche tradizioni popolari, raccontano quella ricerca lenta ed affannosa con la levità delle rondini migranti e il fardello dei secoli. Tra le sue pagine il futuro incontra il passato e si riempie di meraviglia e potenziali trasformazioni. Non si deve fare altro che restare ad ascoltare.

Elisabetta Liguori

il Fondo Verri a.c. è a Lecce
in via Santa Maria del Paradiso 8 nei pressi della Chiesa del Rosario
il nostro numero telefonico è 0832-304522
l’email: marinoma8@fondoverri.191.it

Il personale precario della riabilitazione psichiatrica


Lecce 25 gennaio, 2008
Al Presidente della Regione Puglia
On. Nichi Vendola

Al Commissario Straordinario della Asl Lecce
Dott. Rodolfo Rollo

Oggetto: Richiesta stabilizzazione personale precario della riabilitazione psichiatrica

Il Dipartimento di Salute Mentale area Nord di Lecce comprende 6 Centri Diurni, distribuiti sul territorio aziendale e i laboratori espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare: Centro Diurno di Lecce, Centro Diurno di Lequile, Centro Diurno di Campi Salentina, Comunità Socio Riabilitativa Squinzano, Centro Diurno di Galatina, Centro Diurno di Calimera, Laboratori espressivi • Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare di Lecce

per un TOTALE di 30 OPERATORI, per 507 ore settimanali.

I Centri Diurni e i Laboratori espressivi del Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare, rappresentano una realtà imprescindibile nell’attività in rete del DSM per la cura e la riabilitazione, nonché risocializzazione degli utenti. Al loro interno sono attivi laboratori in cui progetti terapeutici-riabilitativi-educativi studiati ad personam, così come le attività creative e culturali, concorrono all’emergere di competenze e potenzialità che stimolano le capacità autorigenerative e alla facilitazione dell’espressione di sentimenti ed emozioni rimossi tramite lo sviluppo delle abilità di problem solving e della creatività.
L’insieme di tali attività, che ha lo scopo di raggiungere gli obiettivi di cura, riabilitazione all’‘essere’ e al ‘fare’, reinserimento sociale e lavorativo è condotto da più di dieci anni dagli operatori convenzionati. Essi, pur con storie personali e forme contrattuali differenti, sin dal 1991, garantiscono con risultati eccellenti, e già documentati, il funzionamento dei suddetti Centri e il raggiungimento della mission assegnata.
Nonostante la loro convenzione con la ASL Lecce sia scaduta lo scorso 31 dicembre 2007, gli operatori continuano, data l’importanza e l’insostituibilità del loro agire, a garantire la continuità del servizio.
Attualmente gli operatori sono in attesa che la Regione Puglia autorizzi la proroga delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2007. Nonostante gli sforzi e i sacrifici per garantire ugualmente la continuità della presenza degli operatori nei Centri, tale situazione è fonte di incertezza e preoccupazione non solo per gli operatori ma principalmente per gli utenti e per le loro famiglie.
La difesa dei posti di lavoro degli operatori, quindi, non è solo difesa della singola dignità degli stessi, ma è soprattutto rivendicazione della qualità dell’operare e della legittimazione di una forma innovativa di gestione della salute mentale che valorizza le risorse interne alla ASL e si basa sulla visione dell’utenza come soggetto da non ‘sanitarizzare’.
In tal senso si vuole sottolineare che il lavoro svolto finora dagli operatori in convenzione ha permesso una significativa riduzione dei ricoveri ospedalieri, il che equivale non solo ad un risparmio della spesa sanitaria, ma soprattutto a ‘produrre’ salute e rinnovata ‘qualità’ del vivere.
Si ritiene, pertanto, che sull’esempio di quanto prodotto dalla Giunta Regionale per dare giusto riconoscimento al ruolo degli operatori dell’integrazione scolastica – ex legge 16, 1987 – come previsto dalla legge regionale n.40 del 31 dicembre 2007, comma 38, è necessario un forte impegno istituzionale al fine di dare stabilità contrattuale e lavorativa, nonché operativa, agli operatori dei Centri.
In particolare, stante il percorso di stabilizzazione del personale precario avviato dalla Regione Puglia, si chiede di estendere i benefici di tale percorso agli operatori su citati.
Pertanto, si chiede alla SV, la possibilità di prevedere all’interno del personale della sanità, in particolare per l’area della riabilitazione psichiatrica, un nuovo profilo professionale quale quello dell’operatore artistico-culturale, in cui inquadrare le attività di cura e riabilitazione su riportate.
Fermo restando che le attività finora svolte dagli operatori possono essere comprese nel profilo professionale attualmente previsto dal CCNL di categoria dell’Operatore Tecnico.
Nelle more, si sollecita la proroga della convenzione al fine di non interrompere il servizio offerto agli utenti e di dare copertura contrattuale alle attività che si continuano a svolgere.

Gli operatori della riabilitazione psichiatrica

(dipinto Jean Rustin)

"per gioco, per scherzo, per una volta, per provare"


Claudio Prima, Emanuele Coluccia e Simone Giorgino al FondoVerri

Prosegue la rassegna “Le mani e l’Ascolto”, il Settimo appuntamento della rassegna di parole e suoni che il Fondo Verri organizza presso la sua sede in Via Santa Maria del Paradiso a Lecce, per il settimo anno consecutivo, con il patrocinio del Comune di Lecce, venerdì 4 gennaio, dalle ore 20.00. In scena Claudio Prima all’organetto diatonico ed Emanuele Coluccia al pianoforte. Due voci musicali sodali di numerose avventure di ricerca e di suoni che si confrontano sui tasti. Gioco improvvisativo, arie mediterranee, tempi ska, jazz e canzoni nel loro repertorio che ha radici nei Manigold e germogli recenti nell’esperienza straordinaria della Banda Adriatica. La spazio della poesia è di Simone Giorgino con il suo Asilo di mendicità (Besa Editrice). Voce da bar, densa di colori che accoglie versi per dirli. Una poesia viva tesa nell’ascolto per essere vivi, presenti: “per gioco, per scherzo, per una volta, per provare”.

(in foto Claudio Prima)
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icaro, sei anni di voli, 19 dicembre, Lecce


Icaro Libreria
sei anni di voli
[ natale 2007 ]

Mercoledì 19 dicembre 2007
presso la saletta della Biblioteca Caracciolo di Lecce (Fulgenzio)
dalle ore 19:30.

Sarà presentato il libro
“Che si racconta alle sorgenti del Nilo?”
di Don Stanislas Ngendakumana

Mercoledì, 19 dicembre 2007, dalle ore 19:30, nella saletta della Biblioteca Caracciolo presso la Chiesa di Fulgenzio in via Imperatore Adriano a Lecce. Sarà presentato il libro “Che si racconta alle sorgenti del Nilo?” di Don Stanislas Ngendakumana, raccolta di fiabe e di racconti africani realizzato dall’associazione “Un Bambino per Amico” Onlus con il patrocinio del Comune di Lecce per i tipi dell’editore Icaro.
Alla presentazione interverranno: Enrica Verderamo, presidente dell’associazione “Un Bambino per Amico” Onlus, Paolo Perrone, Sindaco di Lecce, Don Stanislas Ngendakumana, autore del libro, Don Denis Kibangu Malonda, Coordinatore Nazionale Africani francofoni in Italia c/o Fondazione Migrantes, Anna Maria Pensa, docente di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Tor Vergata, coordina l’incontro Mauro Marino.
Attraverso forme allegoriche che privilegiano gli animali incarnanti vizi e virtù degli uomini, le favole suggeriscono atteggiamenti e comportamenti improntati alla prudenza, alla laboriosità, alla gratitudine, alla solidarietà. Questo genere letterario di antiche origini affonda le sue radici nel folklore di gran parte delle culture del mondo e trasferisce,dalla tradizione orale alla forma scritta, pillole di saggezza popolare, che ritroviamo identica a qualsiasi latitudine. Su questa linea si è mosso e a lavorato Don Stanislas Ngendakumana, unendo alla sua missione di sacerdote quella di appassionato raccoglitore di narrazioni.

Leggere i racconti africani è come spalancare gli occhi sul mondo.

Un mondo pieno di meraviglie e di magiche scoperte: storie, a volte lievi a volte più grevi, di uomini, donne e bambini, di animali e di paesaggi lontani, raccontati da una voce che, ad ascoltarla bene, somiglia a quella di tutti i papà e le mamme, i nonni e le nonne che continuano a dedicare un po’ del loro tempo ai più piccoli, ma anche ai più grandi. Raccontare è un atto antico che sa di buono, che profuma di saggezza e di tenerezza, che accompagna e aiuta la crescita e risulta essere, a tutti gli effetti, uno strumento educativo di alto valore. Raccontare è tempo per sé, per aiutarsi a capire che la vita, anche quando è tortuosa, va vissuta con coraggio e con forza, con entusiasmo e generosità.

le vie del signore sono sfinite


Lecce, è bello associare i nomi delle tue strade ai quartieri, alle zone, ai ricordi. Dispiace accorgersi con un senso sottile di sarcasmo di come il buon senso e la cultura siano distanti tra di loro quando si tratta di scendere a patti con la praticità del quotidiano. Esempio? I nomi delle strade e il legame tra le personalità della storia, qual’è il grado di istruzione e quali quiz devono essere sostenuti per essere ammessi al catasto? Bando alle ciance. Se vi capita di visitare il bel quartiere di Castromediano (Cavallino-Lecce) vi troverete ad una svolta indicata da un cartello, “Via L. Caro”, dopo esservi spremute le meningi un pensiero balenerà nella vostra mente “ma sì…è proprio lui, Tito Lucrezio Caro, autore del vostro poema di lingua latina preferito, il De Rerum Natura”; non poco distante c’è “Via M. T. Cicerone”, fin qui tutto bene, Marco Tullio Cicerone. I nomi delle gens vengono abitualmente scambiati per cognomi. I più maliziosi potrebbero sostenere un’ipotesi secondo la quale questi sono ragionamenti capziosi, necessitiamo di un experimentum crucis, eccolo qui bello che pronto, sui viali, poco prima dell’incrocio che conduce al Provveditorato ecco una svolta alla nostra destra, “Via G. Desa”, niente paura, questa via non è intitolata ad altri che a “San Giuseppe Desa da Copertino”, il Santo dei Voli, il santo protettore di Copertino, quel santo asino immortalato in uno spettacolo scritto e  irrappresentabile da Carmelo Bene. A proposito, volete sapere come si chiama il piazzale/parcheggio autobus posto all’ingresso di Lecce provenendo da Brindisi? Ma sì, quel bel piazzale che ospita ogni anno la “Sagra de la Cecora Resta?” (il tempo passa-la cecora resta?)…”Piazzale Carmelo Bene”.
Se fosse stato possibile avrei preferito metterlo dietro il centro commerciale posto a metà della circonvallazione, in buona compagnia di piazzetta Bodini; ma tant’è, Piazzale Carmelo Bene è antistante al cimitero, quel cimitero dove Vittorio Bodini aveva ambientato un bellissimo racconto, “Il sei-dita”. Sarebbe bello se i nomi delle strade, quanto meno per ciò che pertiene alla cartellonistica, non ci facessero far fare brutte figure con i nostri morti.