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Viaggio per altri versi 2: Verso sud


Il Salento (è) dei Poeti.


Associazione culturale Fondo Verri
Città di Lecce, Assessorato alla cultura e allo spettacolo
Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce
Amministrazione Comunale di Minervino



Lecce
Mediterranea – Estate 2008
giovedì 17 luglio
ore 21.15
Teatro Romano

Minervino di Lecce
domenica 20 luglio
ore 21,15
Piazza Umberto I

Qui, se mai verrai…
Il Salento dei Poeti
un concerto-recital dedicato al Salento e ai suoi poeti

Qui se mai verrai…” – un verso di Vittore Fiore, un invito ed un auspicio per i viaggiatori -è il concerto-recital che il Fondo Verri dedica al Salento e alle voci dei suoi poeti.

Le date del debutto, una a Lecce, scena di molti versi e di tanto poetare, giovedì 17 luglio alle ore 21.15 sul palcoscenico del Teatro Romano – per la stagione 2008 della rassegna dell’Assessorato alla cultura e allo spettacolo della Citta di Lecce, Mediterranea – e l’altra a Sud, a Minervino, sulla strada che ci avvicina a Finibusterrae, domenica 20 luglio alle ore 21,15, in Piazza Umberto I con il patrocinio e il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Minervino e dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce.

Qui se mai verrai…” è anche un Cd ed un libro (in vendita a 10€ con QuiSalento), la proposta di un itinerario, di una visita che guarda il territorio cercando nei luoghi il riverbero della poesia: un audioguida poetica, nata dall’incontro di Piero Rapanà, Simone Giorgino, Angela De Gaetano e gli Adria di Claudio Prima, Maria Mazzotta, Redi Hasa, Emanuele Coluccia, Ovidio Venturoso.

L’opera, introdotta da Antonio Errico, è composta di due sezioni. Una ampiamente rivolta al capoluogo Lecce e l’altra al Salento con versi dedicati ad Acaya, a Roca, a Martano, a Otranto, a Castro, a Poggiardo, a Palmariggi, a Vitigliano, a Cocumola, a Porto Badisco, a S. Maria di Leuca e a Gallipoli. I poeti che costruiscono con i loro versi l’itinerario sono: Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Ercole Ugo D’Andrea, Rina Durante, Vittore Fiore, Vittorio Pagano, Claudia Ruggeri, Salvatore Toma, Antonio Verri.

La conferenza stampa di presentazione si terrà martedì 15 luglio alle ore 11,30 presso il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso 8, Lecce

le vie del signore sono sfinite


Lecce, è bello associare i nomi delle tue strade ai quartieri, alle zone, ai ricordi. Dispiace accorgersi con un senso sottile di sarcasmo di come il buon senso e la cultura siano distanti tra di loro quando si tratta di scendere a patti con la praticità del quotidiano. Esempio? I nomi delle strade e il legame tra le personalità della storia, qual’è il grado di istruzione e quali quiz devono essere sostenuti per essere ammessi al catasto? Bando alle ciance. Se vi capita di visitare il bel quartiere di Castromediano (Cavallino-Lecce) vi troverete ad una svolta indicata da un cartello, “Via L. Caro”, dopo esservi spremute le meningi un pensiero balenerà nella vostra mente “ma sì…è proprio lui, Tito Lucrezio Caro, autore del vostro poema di lingua latina preferito, il De Rerum Natura”; non poco distante c’è “Via M. T. Cicerone”, fin qui tutto bene, Marco Tullio Cicerone. I nomi delle gens vengono abitualmente scambiati per cognomi. I più maliziosi potrebbero sostenere un’ipotesi secondo la quale questi sono ragionamenti capziosi, necessitiamo di un experimentum crucis, eccolo qui bello che pronto, sui viali, poco prima dell’incrocio che conduce al Provveditorato ecco una svolta alla nostra destra, “Via G. Desa”, niente paura, questa via non è intitolata ad altri che a “San Giuseppe Desa da Copertino”, il Santo dei Voli, il santo protettore di Copertino, quel santo asino immortalato in uno spettacolo scritto e  irrappresentabile da Carmelo Bene. A proposito, volete sapere come si chiama il piazzale/parcheggio autobus posto all’ingresso di Lecce provenendo da Brindisi? Ma sì, quel bel piazzale che ospita ogni anno la “Sagra de la Cecora Resta?” (il tempo passa-la cecora resta?)…”Piazzale Carmelo Bene”.
Se fosse stato possibile avrei preferito metterlo dietro il centro commerciale posto a metà della circonvallazione, in buona compagnia di piazzetta Bodini; ma tant’è, Piazzale Carmelo Bene è antistante al cimitero, quel cimitero dove Vittorio Bodini aveva ambientato un bellissimo racconto, “Il sei-dita”. Sarebbe bello se i nomi delle strade, quanto meno per ciò che pertiene alla cartellonistica, non ci facessero far fare brutte figure con i nostri morti.