NEWSLETTER #2/2024 «ACIDAMORE. Una storia di paraffina e nostalgia». Intervista a Davide Trezzi e altre news interessanti


In questa newsletter numero #2 del 2024 approfondiremo la conoscenza di Davide Trezzi, autore di «Acidamore», vi daremo alcune notizie sugli appuntamenti di Musicaos Editore da oggi al 18 febbraio 2024, vi daremo alcune novità sulle pubblicazioni recenti e sulle prossime uscite.

[1] «Acidamore. Una storia di paraffina e nostalgia» intervista a Davide Trezzi

Davide Trezzi, autore del romanzo «Acidamore. Una storia di paraffina e nostalgia», da poco uscito con Musicaos Editore, nasce a Treviglio (5 dicembre 2000) e vive a Verdello. Nell’anno 2021 viene pubblicato il suo primo romanzo, «I lividi della felicità» per Sicrea libri. Lo stesso anno scrive nella raccolta «Il fiocco viola», per Durango edizioni, il racconto dal titolo Montalbano non risolve tutti i casi. Dalla stessa raccolta nascerà un tour di reading musicale nei teatri.

Abbiamo chiesto all’autore di rispondere ad alcune domande su «Acidamore», sull’ambientazione e su alcune scelte narrative, sulla storia raccontata e sulla sua scrittura. Ecco come ci ha risposto.

Qual è stata l’ispirazione dietro la creazione dei personaggi di Bert, Coco e Jonah, e come si sono evoluti nel corso della storia?

Bert Coco e Jonah non sono stati creati, e nemmeno immaginati. Sono frutto di uno specchio sociale che, in piccolo, ho cercato di ricreare nelle poche pagine di questa storia. Sono figli dell’insoddisfazione odierna, del rapido cambiamento tecnologico, della velocità, del politicamente corretto. Sono manichini, cuciti a misura non per vivere, ma per stare. Nel corso del romanzo tutti e tre cercheranno il riscatto sociale, passeranno dalla paralizzazione al movimento. Saranno piccoli eroi. Dal mio, nelle mie influenze, sento fortemente la presenza della cultura Beat. Kerouac, Ginsberg, Ferlinghetti per citarne alcuni. Contrariamente al dinamismo dei personaggi Beat, Bert Coco e Jonah stanno fermi, non hanno grosse spinte morali, nemmeno intellettuali; ma con un flusso a tratti lento e a tratti sfuggente, quasi assente, troveremo un loro radicale cambiamento quando l’amore entrerà nella loro vita.

La scelta di ambientare la storia in un piccolo paese con una periferia desolata è significativa per il messaggio del libro? Si tratta di un elemento autobiografico, fino a che punto la realtà e la fantasia si mescolano? Qual è il ruolo della musica come sfondo nelle vite dei protagonisti?

Sì, la periferia è l’unico tratto autobiografico di Acidamore. Nasco e vivo in periferia; meglio ancora, nella periferia di un paesino bergamasco. In campagna per di più. Sono periferico, in tutto. Amo personalmente stare ai bordi, anche del progetto letterario, anzi soprattutto. Mi metto un passo dietro come autore, in favore della storia e dell’ideale. Lo stesso vorrei che i lettori trovino in questo libro: un senso di abbandono, il fascino di stare in secondo piano. Quando ho iniziato a scrivere Acidamore ho pensato ironicamente a una nuova forma di romanzo, fatto di “storie in secondo piano”, sia nell’intreccio ma anche nello stile. Insomma, romanzi che si possono leggere anche mentre si ascolta una canzone, si pratica meditazione, si dipinge una tela. Romanzi di secondo piano, periferici.

Per quanto riguarda la musica sarà sempre presente nei miei testi. Scrivo con la musica in sottofondo, leggo, penso sempre con la musica. E poi cos’è la musica? Una melodia, un flusso, mi aiuta a tenere il ritmo. A divincolarmi tra l’intensità e la pausa.

In che modo l’idea del commercio delle candele artigianali di Coco è emersa nella trama, porta con sé un significato simbolico?
In che modo l’idea del commercio delle candele artigianali di Coco è emersa nella trama, porta con sé un significato simbolico?

Acidamore anticipa altre due storie, è il primo passo di una trilogia. Scegliere le candele è stata una scelta casuale per introdurre l’AURE. Nel corso del libro viene “definita” ma sarà la chiave di volta per i successivi due libri.  Non voglio dire altro.

Cindy è un personaggio chiave nel libro. Come ha influenzato la dinamica tra i protagonisti e quale ruolo svolge per te nel contesto della trama, senza anticipare molto (o nulla)?

Cindy è la vera protagonista. Il personaggio è affidato quasi totalmente all’immaginazione del lettore, con piccoli cenni di una forte moralità che ribalterà i punti di vista di Bert. Sarà la sua Beatrice, la sua musa. Si uniranno in un’amore così forte da prendere il sopravvento su tutto, anche sulla storia. Cindy è Posto, è vita, è anima prima del corpo, è aspirazione, idea.

Qual è la sua relazione di Bert con il bar in cui lavora, in che modo ciò influenza la sua storia?

Bert troverà posto come cameriere in un chiosco universitario. Si appassionerà delle persone, più che del lavoro, ma andrà bene. Cindy arriverà come collega e insieme criticheranno quelli di ingegneria meccanica, come due cretini. Ma la complicità parte da questo no? il bar concede loro del tempo per diventare complici. Tito, il titolare del bar (Bert nel raccontarsi non se ne ricorda il nome e usa tito da titolare), darà a Bert anche il permesso di assentarsi dal lavoro per avviare il commercio di candele.

La nozione di “acidamore” nel titolo suggerisce una connessione tra amore e qualcosa di più complesso. Come questo tema si sviluppa nel romanzo?

Acidamore non esiste, l’abbiamo creata io e Luciano insieme. Un neologismo per controbattere la banalità. Ci siamo chiesti come rappresentare al meglio le emozioni, e l’amore non è il centro di tutto. La storia, dovete sapere, ruota attorno al dolore. E per immaginare la sensazione ho scritto di un agrumeto, forse il più particolare d’Italia. Cannero Riviera. L’agrumeto è tesoro naturale, profumi, colori, sensazioni, ma anche acidità, fastidio, rifiuto. L’amore misto al dolore. L’amore è dolore, e il dolore è amore. Acidità e amore, ph bassi, basse frequenze, sapori forti. Acidamore.

La storia sembra riflettere l’importanza dei piccoli momenti nella vita. Qual è il messaggio chiave che desideravi trasmettere attraverso questa prospettiva narrativa?

Li chiamiamo piccoli momenti. Ma non lo sono, almeno non credo. Carver ci ha fatto una bibliografia sui piccoli momenti. Sull’inutile apparentemente. Suppongo sia complesso fare caso a tutto, ma il mio è un invito all’attenzione, alla complessità delle cose. niente avviene per caso. Niente succede per niente. Ho sempre avuto un’ossessione per le piccolezze, non solo in questo libro; ma in Acidamore, in particolare, ho deciso di costruire una storia interamente sui piccoli gesti: le situazioni che diamo troppo spesso per scontato, lì ho trovato profondità.

La relazione tra Bert e la sua famiglia, in particolare con la sorella Viola, è un elemento importante. Come contribuisce questa dinamica alla trama e allo sviluppo dei personaggi?

Ho sentito da qualche parte, che una persona è la somma delle cinque persone che frequenta maggiormente. Penso sia terribilmente vero. Siamo tutti influenzati, in continua costruzione su noi stessi. Anche i personaggi, in particolare Bert, vive di rapporti e influenze. Ha una storia famigliare normale, calda, fatta di amore. Tra gli stravolgimenti con cui dovrà fare i conti c’è anche l’infedeltà di sua mamma, per la prima volta, in contrasto con tutto ciò che per lui è famiglia.

Viola, la sorella, è un piccolo prodigio. Un genietto scolastico, una secchiona. Ingarbugliata tra i costrutti sociali, testa bassa e pedalare. Bert è l’opposto, il grande procrastinatore. Avranno idee contrastanti, a volte radicalmente opposte, ma con uno scambio importante. L’uno per la crescita dell’altra.

Non si tratta della tua prima prova di scrittura, come hai maturato l’idea del romanzo, e in particolare la sua struttura? Ce ne vuoi parlare?

Siamo al mio terzo progetto letterario. Di già. Nella mia breve esperienza ho maturato l’idea di cambiare le cose. Sto capendo con il tempo cosa voglio fare da grande, ed è invertire la tendenza, essere fuori tempo e lontano dalle logiche di mercato. Sono un profondo idealista, a tratti costretto a frenare l’ego anche in modo frizionante. Scrivere è l’unico contributo che mi sento di dare alle persone per allontanarsi almeno per qualche ora dalla realtà. Che odio. Che rifiuto. Che vomito bulimicamente. Non adattarmi credo sia il mio grande punto di forza. E Musicaos mi ha dato l’opportunità di essere me stesso. Con Acidamore ho sperimentato, non troverete le stanze e gli spazi di un classico romanzo, non troverete personaggi descritti a puntino, ambienti construiti fino in fondo. Acidamore è il mio primo libro di cambiamento, è diverso, a tratti poetico e irriverente. Fatene vostra ogni pagina, ma non esitate a scartarne l’inopportuno. Sono spunti, sprazzi, ricordi.

Una piccola nota anche all’editore. Un grazie enorme per aver creduto in un progetto intellettuale che con fatica porto avanti, a Luciano che con una corrispondenza assidua ha toccate le corde giuste del mio intento, e a voi che leggerete, amerete od odierete Acidamore. Che sia divisivo.

La lettura della sinossi sembra parlare di una storia che si concentra sul vivere “alla giornata”. È davvero così? Esiste questo atteggiamento, influisce sulle aspirazioni e i sogni dei protagonisti?

In parte abbiamo già risposto a questo. La storia è uno specchio odierno, e sempre più spesso l’ansia del futuro e la paura dell’avvenire induce disagio. Abbiamo sempre più casi di stress dovuto alla ‘professione’, disturbi psichici, alimentari, fisiologici. Io ho sofferto di Alopecia, e la macchietta nascosta sotto la mia folta chioma mi ricorda di esser parte del disagio. Siamo decadenti, depressi, piegati, stanchi. E nel corso del libro si ripercuote questa sonnolenza generale verso il mondo. Per scappare da qui, come pagliativo, si pensa alla giornata, si vive ora per ora, il presente senza prospettive. Cazzo. Serve una scintilla per girarsi e a noi scrittori, poeti, editori underground il compito di rivoluzionare e rivoluzionarci. Dobbiamo alzarci dagli studioli e abbandonare le scrivanie. Condividete condividete e condividete. La poesia è solidarietà e la scrittura è spazio e aria. Noi siamo la resistenza alla banalità.

La trama esplora la transizione dalla maturità alla vita adulta. Come si riflette la tua visione della crescita nei personaggi, quali sfide affrontano Bert, Coco e Jonah durante questo processo?

Bert, Coco e Jonah mi hanno fatto innamorare della loro vita sottile. Quasi di sottosuolo, nascosta. Tutti e tre raggiungeranno un punto di realizzazione personale. Chi con le candele, chi con il giardinaggio, con la famiglia. Della sinossi è importante soffermarsi sull’ultimo tratto, l’amore sarà l’unica a rimanere. È una storia di sottrazione, di scelte importanti, di genitorialità. Tante sfaccettature per tutte le piccole sfide fatte di piccoli momenti, che convogliano nella scelta, la più importante, l’unica vitale. Buona lettura.  

[2] Appuntamenti con gli autori e i libri di Musicaos Editore.

Giovedì 15 febbraio 2024 – ore 18.00 presso SALENTO PRESTIGE / Martano (Via Cristoforo Colombo, 53) | Presentazione di “Catumerèa. Versi multilingui a sud del sud” (Musicaos) di Leo Luceri | dialoga con l’autore: Luciano Pagano (editore)


Giovedì 15 febbraio 2024ore 21.00 a LECCE presso il centro culturale “CROCEVIA” (Lecce, Via Guido Dorso)
Presentazione e letture: «Il rifiuto» (Musicaos Editore) di Davide Morgagni | dialoga con l’autore: Beatrice Perrone (Ricercatrice e docente di Linguistica Italiana, Unisalento e Università di Macerata)
Letture di: Davide Morgagni


Sabato 17 Febbraio 2024 – alle ore 11.00 | in diretta facebook sul canale: «Ascoli Satriano: la città dei grifoni», raggiungibile a questo link:

https://www.facebook.com/groups/ascolisatrianolivewebcam

si terrà la presentazione del romanzo «Strane voci al castello» (Musicaos) di Gianmichele Cautillo


Sabato 17 febbraio 2024 – ore 20.00CENTO (Bo) – presso B&B Contessa Scarselli
“Cena con autore”: presentazione del romanzo «Nora. Un’estate a Villa Genziana» (Musicaos) di Patrizia Caffiero / prenotazione cena 3207724135 / B&B Contessa Scarselli (Via Albergati, 31 – Cento)


Domenica 18 febbraio 2024 – ore 19.00 a LECCE presso MUSIC TOGETHER LECCE (Via Giovanni Paolo II, 18) | per la rassegna «di margini poetici» a cura di Music Together Lecce in collaborazione con Musicaos Editore presentazione e letture da «La lunga partenza» (Musicaos) di Antonio Palumbo


Venerdì 23 febbraio 2024 – ore 18.00 a NOVARA presso la Libreria LA TALPA (Viale Roma 18) presentazione di «L’ammiraglia di tutte le zattere» (Musicaos) di Paolo Colavero, Massimiliano Mandorlo, illustrazioni di Andrea drBestia Cavallini, presentazione con Paolo Colavero, Massimiliano Mandorlo, Andrea drBestia Cavallini

segnalazioni di presentazioni, eventi e altre occasioni di incontro vanno inviate a ufficiostampa@musicaos.it

[3] Recensioni, Segnalazioni, Video


RUMORE 2/2024Fabio Striani recensisce «Memoria di una lavanderia ad acqua» (Musicaos) di Filippo Maria Cariglia:

«[…] il racconto di quartiere di Pippo Cariglia, la cui Lavanderia Jefferson diviene presidio e testimonianza nei confronti di una gentrification selvaggia, che colpisce oramai anche le città non metropolitane. La voce dell’autore non è mai sopra le righe come quella del vecchio Gallagher in Shameless, ma l’indignazione e il disincanto crescono inesorabili nell’incontro con storie antiche e valorose di fioristi, gommisti, piccoli negozianti costretti ad abbassare la saracinesca, uno dopo l’altro». (Fabio Striani, Rumore)

MONDORADIO/TUTTIFRUTTI – (3/2/2024) Giustina De Iaco intervista la regista Giorgia Cecere, che racconta «La luce che resiste» (Musicaos, Poesia) di Franca Cecere

«TI PRESENTO UN LIBRO» la rubrica di Giuseppe Pascali sul sito SalentoinLinea si occupa di «Il rifiuto» di Davide Morgagni (27/1/2024)(Musicaos, balbec) e «Fuscelli. Versi favole miti» di Beatrice Montenegro (10/2/2024) (Musicaos, Fablet)

LECCECRONACA – (10/2/2024) Raffaele Polo recensisce «Catumerèa. Versi multilingui a sud del sud» di Leo Luceri

PAISEMIU – (23/1/2024) Anna Rita Risola intervista Davide Morgagni, autore de «Il rifiuto» (Musicaos, Balbec)

Davide Morgagni, autore e regista

segnaliamo dal nostro canale youtube:

Paola Maritati, autrice di «Lingua volgare» (Musicaos, Poesia), Lecce, 21 gennaio 2024, con Adriana Polo, Music Together Lecce

vi ricordiamo che potete seguirci sui nostri profili social, su Facebook, TikTok, Instagram, Youtube, X, Pinterest

Lascia un commento