L’Italia del giorno dopo


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A volte mi chiedo come possa succedere che determinati gruppi di persone, molte, tanti, decidano che a un certo punto della storia sia importante, quasi necessario, imporsi di fare un passo indietro piuttosto che un passo in avanti. Rivedere la 194 nella quale e per la quale è stato affermato un diritto da parte di un popolo. A proposito, a quando un bel movimento politico che si ripromette di mettere in discussione la Repubblica rispetto alla Monarchia, magari con un altro referendum? La cosa che mi chiedo è, queste cose accadono soltanto da noi? A quanto pare la risposta è sì. C’è la questione dei medici obiettori, liberissimi. Ci sono quelli che nel duemila non accettano trasfusioni, perché scandalizzarsi di un obiettore – meglio se cattolico – che non somministra la pillola del giorno dopo? Quando frequentavo il liceo, l’ora di religione veniva di preferenza sfruttata per preparare i compiti dell’ora seguente, diciamo che i professori del mio corso di studi ci mettevano abbastanza sotto torchio. Ecco, l’utilizzo alternativo di quell’ora era la discussione dei temi del giorno, partendo da ciò che veniva letto sul giornale. Una volta si arrivò a postulare addirittura la possibilità di togliere il crocifisso appeso alla parete, magari per liberarlo un po’ dal chiasso che facevamo. Per poi discutere non di religione bensì di religioni. Che fine ha fatto il laicismo in un paese dove ogni questione è buona per fare una crociata alla settimana? Il papa che va all’università, il papa che non va all’università. L’aborto, imperdire l’aborto. Già, che fine ha fatto? Resiste nel buon senso delle madri di famiglia che scendono in piazza perché intuiscono che giornalisti, opinionisti, politici, tutti insieme non possono muovere un dito contro qualcosa di più grande di loro. Il buon senso.

La bambina utile (microracconto). Bianca Madeccia


Bianca Madeccia
La bambina utile (microracconto).

La bambina utile un giorno aprì alle bambine inutili.
Era da molto che premevano alla porta, così, le lasciò entrare.
In pochi minuti, le bambine inutili presero possesso della casa.
La loro prima azione fu bruciare pile di libri da cui divamparono storie ardenti.
La fiamma, che mai prima aveva brillato tra quelle pagine, ora svettava incontrastata.
La cenere, bianca e compatta, riposava a terra, cipria cocente di rare pagine avoriate di buona grammatura.

(Da “La bambina utile”, inediti)

Biografia breve:

Bianca Madeccia, è giornalista. Ha pubblicato microracconti, sillogi poetiche, saggi, traduzioni. Suoi testi sono stati pubblicati in svariate antologie di poesia. È autrice di una raccolta poetica “L’acqua e la pietra” (LietoColle, 2007) e di due raccolte poetiche inedite e di un numero consistente di microracconti. È appassionata di fotografia, arte materica e installazioni che ama contaminare con la scrittura. Alcuni dei suoi esperimenti sono visibili sul suo blog: http://biancamadeccia.wordpress.com

(dipinto Cinderella di Sir John Everett Millais, 1881, olio su tela)

Mostra Mercato dell'Editoria Siciliana. Concorso Città di Sortino


Associazione Culturale Pentelite

XIII Mostra-Mercato dell’Editoria Siciliana
Sortino (SR) 03-04-05 ottobre 2008

Concorso Letterario Nazionale “Città di Sortino”

Nell’ambito della XIII Mostra-Mercato dell’Editoria Siciliana che si svolgerà in Sortino (SR) dal 03 al 05 ottobre 2008, l’associazione culturale Pentelite, con il patrocinio del Comune di Sortino, indice per l’anno 2008 il concorso letterario nazionale “Città di Sortino”.

REGOLAMENTO

Art. 1) Il concorso è suddiviso in tre sezioni, è aperto a tutti per opere inedite, senza limiti di età.
A) Racconto breve, max 5 cartelle (12,000 battute circa), in lingua italiana, a tema libero,
in cinque copie stampate di cui una sola firmata, completa delle generalità dell’Autore
con scheda bio-bibliografica dello stesso.
B) Poesia in lingua italiana, (una sola poesia, a tema libero, compresa in una cartella) in cinque copie stampate di cui una sola firmata, completa delle generalità dell’Autore con scheda bio-bibliografica dello stesso.
C) Poesia in dialetto siciliano, (una sola poesia, a tema libero, compresa in una cartella) in cinque copie stampate di cui una sola firmata, completa delle generalità dell’Autore con scheda bio-bibliografica dello stesso.
Art. 2) Le opere dovranno essere inviate presso la tipografia Tumino, via Carlentini 3/A, 96010 SORTINO (SR), entro il 30 giugno 2008. Farà fede il timbro postale. Se si vuole partecipare a più sezioni, occorre spedire le opere in buste separate (una per ogni sezione). Ogni autore partecipando si assume la responsabilità sull’autenticità delle stesse.
Art. 3) Non è prevista alcuna tassa di lettura ma trattandosi di un concorso organizzato nell’ambito di una fiera del libro si chiede, allo scopo di incentivare l’editoria siciliana, che ogni concorrente acquisti un libro edito in Sicilia, inviando euro 15,00 insieme alla busta con il testo. Per quanti non avranno la possibilità di venire in Fiera a scegliere il libro, codesta organizzazione provvederà a selezionarne uno e a spedirlo al recapito del concorrente.
Art. 4) Il comitato di lettura formato dagli scrittori Morena Fanti, Salvo Zappulla, dalle prof.sse Oriana Gazzè, Teresa Gigliuto e dal poeta Marco Scalabrino, selezionerà cinque opere finaliste per ogni sezione che verranno pubblicate nel libro “Pentelite” (insieme a scritti di autorevoli personaggi del mondo della cultura), giunto alla sua tredicesima edizione, edito da un editore siciliano partecipante alla Fiera. La pubblicazione delle opere non comporta diritti d’autore in quanto Pentelite non viene messo in vendita ma dato in omaggio ai nostri collaboratori e a operatori culturali.
Art. 5) Le opere finaliste verranno affidate ad una giuria popolare di trenta lettori, i quali avranno il compito di votare le tre opere vincitrici. Il conteggio dei voti riportati (ogni lettore selezionerà un’opera) avverrà giorno 04 ottobre 2008, alle ore 19.00 nella Biblioteca del Comune di Sortino. Le buste consegnate dai trenta lettori verranno aperte in pubblico. Nome, cognome e professione dei trenta lettori verranno pubblicati nel volume “Pentelite”.
Art. 6) Il primo classificato per ogni sezione riceverà un premio in libri di Euro 50,00 più 5 copie di Pentelite. Tutti i finalisti riceveranno in omaggio 5 copie di Pentelite.
Ogni partecipante autorizza il trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196
Art. 7) Per ogni altro aspetto non contemplato nel bando fanno fede le vigenti norme di legge. Per ogni controversia legale è competente il Foro di Siracusa.

Per ulteriori informazioni telefonare al 3336981694 o scrivere al seguente indirizzo: salvozappulla1[chiocciola]virgilio.it

Il Segretario, Vito Tumino
Il Presidente, Salvo Zappulla

(in foto un particolare della più grande necropoli d’Europa, a Sortino)

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Cielo, un astronauta!


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Una storia che dimostra, nel suo piccolo, che “niente è come sembra”, a volte. Qualche giorno fa mi capitò di imbattermi in alcuni strani video su youtube, non ricordo esattamente come è stato, un link segue l’altro. Non sai mai che cosa puoi trovare. C’era un gioco che facevo da piccolo. Prendevo un volume della GE20 a caso, da una parola saltavo a un’altra, leggevo le definizioni, eccetera. Eccetera. Ieri su Google News leggo che è stato scoperto un sistema solare analogo al nostro a distanza di 5000 anni luce dalla Terra, nella nostra galassia. Non sono mai stato scettico a riguardo dell’esistenza di altre forme di vita. Però. Un po’ come i batteri. Immaginate che la Galassia Centrale sia come una guazza, una pozza putrida piena di batteri. Ebbene, è inevitabile che i batteri si sviluppino un po’ dappertutto. Poi seguendo alcuni link che cosa ti trovo, qualcosa che non mi aspettavo. Ero abituato ai capolavori della fabbrica di Giuseppe Zimbalo scolpiti sulla facciata dei Celestini a Lecce, ma questa mi mancava. L’immagine che vedete raffigurata sulla sinistra è il famoso astronauta scolpito tra le figure della Cattedrale di Salamanca. Ho provato a dirmi che non sembra plausibile. Del tipo: uno se è abbastanza visionario può immaginare qualsiasi cosa, l’importante è essere visionari. Chiunque, anche tu, avresti pensato che nel XVI secolo un’astronauta del secolo scorso è rimasto impigliato nelle maglie del tempo. Un po’ come si diceva di Nostradamus, un uomo che a detta di molti esegeti aveva costruito una sorta di ‘radio’ capace di captare l’audio delle nostre trasmissioni radiofoniche e televisive. Il profetico Nostradamus altro non avrebbe fatto se non trascrivere a modo suo ciò che ascoltava. Visioni che durano cinque, intensi, minuti. Durante i restauri avvenuti nel corso degli anni ottanta i restauratori decisero di sopperire alla mancanza di alcune immagini scolpendo ex novo alcuni simboli del loro tempo attuale. Evoluzione = Progresso = Ricerca scientifica = Conquista dello spazio = Astronauta. Ecco il perché di questa immagine scolpita. “Niente è reale”.