Thomas Pynchon. Inherent Vice. “Vizio di forma” (Einaudi Stile Libero), dal 10 febbraio in libreria


Il 10 febbraio 2011 sarà finalmente in libreria “Vizio di forma” di Thomas Pynchon, ambientato tra il 1969 e il 1970 si tratta di un romanzo atipico per chi è abituato agli ‘affreschi’ pynchoniani (vedi Arcobaleno della gravità o Contro il giorno). Un romanzo godibile, un poliziesco, in America è piaciuto molto di più al grande pubblico e ai giornalisti piuttosto che ai critici bacchettoni. Non vedo l’ora di leggerlo. Quella che sentite nel video è la voce fuori campo di Thomas Pynchon. Mentre l’immagine è la copertina dell’edizione americana, che potete acquistare in originale cliccando sul link.

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 8.092

California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze più strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina. Come sempre nei romanzi di Pynchon, l’indagine genera misteri anziché risolverli, e ben presto ci troviamo in un mondo a parte, uguale ma anche diversissimo rispetto a quello che scorre sulla superficie delle nostre vite.

Einaudi, Stile libero big, pp. 400, 9788806202828